Poesie personali


Scritta da: Alessandro Lemucchi
in Poesie (Poesie personali)

Specchio

Immagine riflessa incerta rimane
a contemplar real tristezza.
Universo parallelo ella vive
mani che toccano fragile cristallo
a dividere insuperabile
barriera del sogno
cui l'essenza si crogiola.
Voglia estrema
di trasferir nel riflesso
l'abisso senza fondo del cuore
baratro immane dove l'Io
assiso in bilico sul bordo
assiste smarrito
alla distruzione dell'anima.
Il dolore governa la vita
con leggi all'umano ignote
dal fato scritte senza che lo spirito
abbia potere alcuno.
L'essere pace non trova
catene di fuoco
attorcigliano l'intelletto
e pensiero fisso assedia
maledetti gli Dei
che prigionier di corpo l'han creato.
Guscio cui si sfugge
solo abbracciando la follia
che la morte regala
nell'esalar ultimo respiro
risposta alla domanda.
Se io il riflesso e l'altro
nello specchio il reale.
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Povero essere

    L'uomo non è che
    Un povero essere,
    gettato allo sbaraglio dalla sorte,
    schiacciato dagli eventi,
    oppresso,
    da una società,
    cieca e stupida,
    piena di luoghi comuni,
    di sciocchezze,
    e regole false e ipocrite;
    manipolato dalle mode
    e le tendenze,
    di chi vuole solo,
    indurti,
    a comprare cose inutili;
    un povero essere,
    sbattuto dagli eventi.
    Composta sabato 19 luglio 2014
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Siamo nelle mani del destino

      Siamo nelle mani del destino,
      che ci conduce per sentieri
      segreti,
      che ci fa girare,
      come una giostra
      e tante trottole all'impazzata;
      e nessuno sa mai,
      cosa sarà domani,
      e dove saremo,
      tra un attimo;
      siamo spinti dalla sorte,
      verso il nostro destino;
      tutto può succedere,
      tutto può avvenire,
      sino alla fine.
      Composta sabato 19 luglio 2014
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        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie personali)

        Un pappagallo

        Non volevi mai deluder
        chi a te si affidava
        e una sfida continua
        pareva ogni momento
        della tua giornata,
        così densa e impegnata,
        anche nel realizzare
        quel progetto che collegialmente
        risultava ben accetto.
        Ma dal piumaggio colorato, * (ha visibilità)
        ecco, avevi accanto
        chi tutti avrebbe incantato
        col suo fare appropriato
        e quel ritornello sincopato
        che la lode aveva guadagnato:
        "Io ci avrei pensato".
        Poi s'era allontanato
        nel momento più delicato,
        ed era rimasto il ricordo
        del ritornello sincopato,
        solo ora evidenza
        di un pensiero poco elaborato.
        Giacché regnava attorno
        la distruzione
        che un pappagallo
        sa far per propensione,
        quando si sente libero
        e senza inibizione,
        come volesse all'uomo
        dare una lezione
        per la sua disattenzione.
        E siccome la fiducia
        è una cosa seria,
        quel pappagallo doveva star
        nella voliera.
        Composta mercoledì 9 luglio 2014
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          Scritta da: Luigi Principe
          in Poesie (Poesie personali)

          È notte alta e sono sveglio

          A quest'ora
          i tic tac dell'orologio
          sono cannonate,
          un'ora intermedia
          fra quella in cui
          la notte mi ha ignorato
          e l'altra in cui dormirò.
          A quest'ora intermedia
          fra quel che ho conquistato
          e ciò che desidero,
          ho la mente inspiegabilmente lucida.
          Non dipende dall'orario,
          bisogna stare soli
          per raggiungere l'apice della notte.
          Così, dal primo giorno di scuola
          all'ultimo nostro incontro,
          ho la mia vita che gira tutt'intorno a me.
          Quest'ora sta di mezzo
          al mio retaggio e a te.
          Composta mercoledì 16 luglio 2014
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            sfumature

            Camminare nel mondo,
            e vivere ancora,
            è passato tanto tempo,
            e non essere mai contento;
            tra male e bene,
            cose positive e negative,
            che si contrastano,
            e si danno battaglia;
            al male segue poi il bene,
            e la vita è così;
            il bene esiste,
            come forza reale,
            ma quanta strada,
            per trovarlo;
            per notarlo,
            per coglierlo;
            sfumature,
            che bisogna non perdere;
            male e bene.
            Composta venerdì 18 luglio 2014
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              Scritta da: Antonia
              in Poesie (Poesie personali)

              Amico cane

              Te lo ripeto
              non sono un oggetto
              non puoi accarezzarmi
              soltanto se hai voglia
              e poi scaricarmi
              fuori dalla soglia.
              Mi mandi all'addiaccio
              poi mi prendi in braccio.
              Non riesci a capire
              che anch'io
              tengo un cuore
              che scoppia d'amore.
              Non mi abbandonare
              sulla via del mare
              non farmi finire
              i miei giorni in canile.
              Sono stato tuo amico
              con te ho condiviso
              il pianto e il sorriso
              su restami accanto
              ti chiedo soltanto
              un pasto e un abbraccio
              e in cambio ti dono
              tutto ciò che sono.
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