Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Gregge

Gregge,
sempre più la gente
sembra un gregge di pecore,
in preda e vittime
delle mode,
dei condizionamenti
dei luoghi comuni,
di tutte le stupidità;
e c'è razzismo e rifiuto
del diverso,
del differente,
di chi non la pensa
come noi;
società schizoide e
dissociata,
dalle molte facce
false e ipocrite,
e dietro il consumismo
e i beni materiali,
si nasconde violenza e degrado
morale e intellettuale.
Composta venerdì 14 novembre 2014
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    Scritta da: Erika Baini
    in Poesie (Poesie personali)
    La pioggia
    si lascia cadere
    dai vetri, gocce a
    righe di lacrime.
    Bambini scendono
    dallo scivolo, fragile,
    del parco dell'ospedale
    di provincia.
    Ho visto piogge piangere
    quante ne ho piante e
    quante ne verranno ancora
    a farmi compagnia
    mentre fuori ridono,
    a scrosci,
    i bambini senza voce.
    Composta mercoledì 12 novembre 2014
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)

      Poter

      Poter addormentarmi
      senza pensare,
      potermi dire domani,
      domani un giorno
      speranzoso,
      poter addormentarmi
      e svegliarmi in un
      mondo d'amore,
      poter,
      quanto vorrei poter
      riprendere quel sorriso
      spensierato,
      quel battito del cuor mio
      sentir ancora,
      poter vorrei,
      poter, si poter
      e non posso,
      e vivo con
      la voglia di poter,
      senza poter.
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        Scritta da: ROBERTO POZZI
        in Poesie (Poesie personali)

        Domani

        A qualche anima fortunata
        è stata pure concessa
        la facoltà di sprecare
        la preziosa vita,
        alla fine dei conti,
        arriviamo tutti al quel fatidico dunque.
        Riflettendo sullo scorrere del tempo
        non ne rimane mai abbastanza,
        il futuro che uno s'immagina
        può non esistere,
        neanche nei sogni.
        Cosa si vuole veramente fare
        nell'ultimo giorno
        della propria esistenza
        è la domanda che ha un senso,
        cosa stiamo aspettando...
        finché siamo in tempo
        è meglio scoprire
        per cosa vale la pena
        vivere... domani.
        Composta lunedì 10 novembre 2014
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          Scritta da: tivo laurici
          in Poesie (Poesie personali)

          Fuori sincrono

          L'aria m'è indigesta
          masticando bocconi d'inerzia.
          Sale un rigurgito di tedio
          che vomito sui miei piedi
          ancorati
          su una terra liquida
          come la voglia di sentirmi
          parte della scena nella foto del presente,
          già passato da troppo tempo
          perché il mio respiro stanco
          potesse coglierne il senso.
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