Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Un'anima abbagliante

E sognai tra foreste
di arcobaleni colorati
coi brillanti colori
dell'allegria,
l'abbagliante risveglio
di un'anima che giaceva
nell'oscurità.

Essa gioiva e prosperava
come i verdi campi
coltivati da un cuore generoso,
da un cuore d'animo gentile,
quell'animo innocente
che non conosceva
l'incontrollabile sete di onnipotenza,
l'egoismo,
la cattiveria,
né le differenze.

Quell'anima abbagliante
la vide raccogliere
i frutti sani e dolci
dell'amore nella terra della pace.

Quell'anima la vide
illuminata da un sole splendente
chiamato felicità.
Egli la portava per mano
nella strada della serenità
verso un futuro radioso
che li attendeva è ci sarà.
Composta mercoledì 20 agosto 2014
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    Scritta da: Giancarlo Cerbo
    in Poesie (Poesie personali)

    Il sole ed il suo momento di splendore

    Il sole ed il suo momento di splendore,
    Mi fanno chiudere gli occhi,
    Ed ascolto leggeri fiati di nuvole distrutte,
    Che meditano sulla reincarnazione di cristo,
    Non le basta.

    Quando si spengono il sole si camuffa,
    Rimane fermo dietro le montagne,
    A cogliere quell'attimo di pace,
    Che spetta con gli occhi aperti a chi sogna.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Sono io, il serpente

      Sto con gli occhi fissi
      sbarrati sul pensiero di potercela fare
      e guardo me stesso nello specchio col vuoto attorno
      solo
      si aspettano l'impossibile, ma darò il meglio
      in questo cuore che scoppia e ribolle
      non posso vivere in pace, un solo respiro, respiro profondo
      sto per soffocare ma i miei occhi brillano
      brillano di rabbia e potenza mi scorre nelle vene
      consapevole dei rischi e dei presagi
      mi lascio andare agli eventi
      ho le mani legate ma uno spiraglio di luce
      si, lo intravedo
      lontano
      saprò cavarmela, si fidano di me
      sono l'anello mancante
      saprò farmi rispettare
      sono io
      sono il Serpente che tutti temono.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Maledettamente Dannato

        Cammina fra immensi corridoi, in quel posto magico e così reale
        per lui
        perché si, è la sua realtà...
        il Bello, bello e dannato
        così perso e vuoto
        solo e con la voglia di scappare
        scappare via lontano
        dove può sentirsi amato
        non per la gloria
        non per le vittorie
        non per il suo ego così presuntuoso
        non per il modo di guardare dall'alto in basso chiunque d'inanzi a lui...
        amato per quello che è veramente e forse solo un po' eccentrico ma fa parte di lui
        vaga, si nasconde in buchi d'ombra, si affaccia al mondo con lo sguardo perso e le lacrime che non possono uscire
        un dolore sottile e pungente
        un pugno sempre chiuso
        un peso sul cuore
        un ragazzo semplicemente maledetto dalla sorte ma con ancora un bagliore di speranza nel suo accenno di sorriso
        un sorriso che nasconde da tutta la vita.

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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Ci vorrebbe amicizia

          Ci vorrebbe amicizia,
          per scacciare il male,
          e la malinconia,
          che ti prende e
          non se ne va via;
          ci vorrebbe più amicizia,
          per un mondo migliore,
          e meno meschino di questo;
          poter stringere tante mani,
          e mandare via l'odio,
          e l'indifferenza;
          aprire le porte del cuore,
          e dire almeno un sì.
          Composta giovedì 6 novembre 2014
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            Scritta da: Pasquale Laurenza
            in Poesie (Poesie personali)

            È un mostro il domani

            È un mostro il domani.
            Vedo l'albero del futuro
            con i suoi frutti acerbi, sempre più acerbi.
            Angoscia.
            Visioni,
            non vedo giardini, né boschi,
            né montagne,
            ma solo la furia degli uomini
            che sbranano le belve.
            I tentacoli del nulla
            avanzano viscidi sui figli dei miei figli.
            Quando morrò seppellitemi
            nell'Universo
            e forse il mio corpo,
            un giorno,
            giungerà dove la "civiltà" dell'uomo
            non è ancora arrivata.
            Sarò finalmente felice?
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