Poesie personali


Scritta da: Anna Maria D'Alò
in Poesie (Poesie personali)

Come pesano le tue mani!

Rammenti quel tramonto
che incendiava il cielo?
E quell'alba che aveva il sapore
del mare e dei miei capelli?
Le tue mani, lievi farfalle
carezzavano i miei seni e
il mio corpo che si stringeva al tuo.
"Amore eterno" ci siamo giurati
sotto le stelle, sotto la luna
che danzava sulle onde.

Come pesano le tue mani oggi!
Non le avevo mai sentite così forti
così nemiche: mi sanguinano il naso
e le labbra, ho gli occhi gonfi senza lacrime
strano ... ho terrore di chi un giorno ho amato,
sono stata regina di un despota
di un regno in un castello di sabbia
e tu chi sei? Non ti conosco!

Non può l'amore avere due facce:
una d'angelo e l'altra diavolo,
non può l'amore essere macchiato
di sangue, se prima si è tinto di rosso
dell'ardente passione ...
non può l'amore uccidere

eppure ci siamo detti più volte
"Ti amo!"
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    Scritta da: Anna Maria D'Alò
    in Poesie (Poesie personali)

    Ciò che Caino compie.

    Dolore sul volto scavato e orbo,
    gelo nell'anima trafitta
    deturpata della bellezza
    che fu l'anello della tua fierezza
    sconfitta da vili mani onnipotenti
    dell'uomo padrone e schiavo di se stesso
    dei suoi infimi istinti di bestia feroce, inferiore
    alla dea che ha bendato per annientare
    la sua presenza che lui non più indossava.

    Cosa poteva renderlo ancora più forte?
    Cosa lui non possedeva?
    L'anima che gli occhi parlavano
    dell'innocenza dipinta e statuaria
    sul lungo collo di gazzella
    di donna inerme e altera,
    senza parola, senza volto ai suoi occhi
    di maschio prepotente che s'arroga il diritto
    di acidificare l'intelaiatura
    di quel ricamo della natura.

    Distruggere se non si può possedere
    di nessuna se non sua,
    punita se ha guardato oltre se stesso
    e in un istante si cancella il volto, l'anima
    deturpandola a vita, ma quell'occhio cieco

    dà la vista al mondo del tuo orrore
    del tuo non essere uomo.
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      Scritta da: Anna Maria D'Alò
      in Poesie (Poesie personali)

      Dietro la porta

      Ho sbattuto contro la porta,
      sono scivolata per le scale,
      ho lividi dappertutto...
      ma mio marito, in fondo è buono
      è solo un po' nervoso,
      forse sono io che ho sbagliato
      con lui, sì è mia la colpa!

      Sì... è tua la colpa se ti senti
      in colpa di essere Donna
      Sì... è tua la colpa se taci
      per sempre l'orrore
      e ti rassegni a viverlo
      come se fosse la normalità
      di subire senza reagire.

      Non vedrai mai l'alba
      se resti dietro la porta
      senza urlare il tuo sdegno.
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        Scritta da: Anna Maria D'Alò
        in Poesie (Poesie personali)
        Ascolta... Adamo...

        Vorrei poter uscire anch'io libera
        come te... uomo!
        Senza timore, senza orario
        senza guardarmi alle spalle
        senza ferirmi tra le spine dei tuoi agguati
        senza cadere e imbrattarmi di sangue
        del tuo perverso gioco
        privo d'onore e di cuore.

        Vorrei poter anch'io fare jogging
        nei boschi, nelle pinete
        alla salubre aria mattutina
        senza sentirmi estranea
        nel mio paese, senza cadere
        nei fossi scavati dalle mani perverse,
        senza sentirmi io... Donna con i limiti,
        solo perché tu usi la forza della vigliaccheria.

        Sappi, Adamo, uomo che ti celi
        dietro la colpa di Eva
        per gloriarti della tua innocenza
        della tua onnipotenza,
        non è Eva, la donna del peccato
        ma tu che mangiasti la mela
        fino al torsolo e il male
        lo porti nelle viscere,
        perché il serpente eri tu
        sull'albero dei frutti proibiti.

        Quel frutto che strappi
        senza il suo consenso
        nel giardino all'ombra dell'Eden.
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          Scritta da: Rosanna Russo
          in Poesie (Poesie personali)

          Mare

          Nel piccolo molo i pescherecci ondeggiano quasi a danzare una ritmica ballata.
          Si ode il rumore della risacca, onde s'infrangono contro gli scogli, la bianca spuma smorza quasi il fragore.
          Tutto intorno è silenzio, solo il mare parla l'arcaico linguaggio della vita.
          Assisa sul pontile il mio sguardo scruta quel confine in cui il cielo si fonde con il mare. Solcano le onde i miei pensieri... e si acquieta il mio animo.
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            Scritta da: Mariella Mulas
            in Poesie (Poesie personali)

            Sono donna

            Sono donna
            insondabile menestrello di sogni...
            Sono colei
            che sa cos'è la gioia
            quando con volto d'amore
            animo l'arroganza virile
            mutandola in tenerezza.
            Sono insostituibile,
            la vita ha bisogno
            solo del mio respiro
            per rinnovarlo integro
            sul labbra nascenti
            e già piangenti di ancestrale timore.
            Sono oggetto di sensi
            quando non tengono conto di sentimenti.
            E sono spesso vittima degli esplodenti
            che in me vedono purezza
            da sottomettere e annullare...
            Sono sacrificata ai ranghi
            di peccatrice per far sì
            che mani fanatiche
            lancino uncinanti disprezzi
            a insanguinare di morte
            la mia identità.
            Sono donna, e madre,
            io che avanzo di pianto
            e inciampo in massi di dolore...
            Ma ho voce, e sguardo, e parole
            e mi presento ferrea indagatrice
            contro tutte le ingiustizie a me volte,
            perché so che vuol dire cadere,
            ho spesso ginocchia di vita peste e doloranti,
            ma mi risollevo decisa più che mai
            per accelerare il passo verso
            il varco luminoso della mia femminile
            e sempre verginale dignità.
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