Poesie personali


Scritta da: 5am
in Poesie (Poesie personali)

Ho abbastanza inchiostro

Ho abbastanza inchiostro
da spezzare le nuvole
e da scrivere il cielo
di rosso dipinto
da lacrime di sangue

Ho abbastanza inchiostro
da catturare il suono
ascoltare la tua voce
baciare ogni frequenza
di questa nostra armonia

Ho abbastanza inchiostro
da disegnare l'aurora
e il tempo si inchinerà
baciandomi
la mano

Per quanto io possa scrivere
niente può catturare
nei tuoi occhi
l'infinito.
Composta giovedì 20 novembre 2014
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    Scritta da: Fabio Marinaro
    in Poesie (Poesie personali)

    Troppe lacrime in un solo giorno

    Troppe lacrime in sole ventiquattro ore,
    troppe sofferenze per chi non muore,
    troppe consapevolezze in una sola anima.
    La vita passa con o senza te,
    con o senza me.
    Il ricordo mi dà forza,
    il ricordo mi toglie il respiro.
    L'Amore mi aiuta fortunatamente.
    L'Amore mi uccide maledettamente.
    Riconosco il tuo sguardo nello specchio della mia anima; sento il calore
    che mi scalda il petto, lo stomaco si stringe.
    Tutto sembra tacere, eppure le urla silenziose del tuo Amore non cessano di esistere.
    Ieri come oggi sento la tua mancanza,
    ma nel mio cuore, tra noi, non c'è distanza.
    Composta giovedì 20 novembre 2014
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      Scritta da: Luigi Principe
      in Poesie (Poesie personali)

      Le parole predilette

      M'incanta il suono della parola "grazia"
      e adoro i vari significati che ha.
      Amassi una Donna, vorrei si chiamasse Grazia.
      Di "intenso" invece mi rapisce l'essenza,
      la mia ambizione più grande
      è aver bisogno di questa parola
      per tutti i giorni che ancora ho.
      Poi c'è "Amore"
      che è la più venduta fra le parole.
      E pur c'è stato bisogno di grazia, intensità,
      tutte le altre parole
      perché l'umanità avesse necessità
      di forgiare il verbo amare
      e fare esplodere l'energia che ha dentro di sé.
      Composta martedì 11 novembre 2014
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        Scritta da: Dario Pautasso
        in Poesie (Poesie personali)

        Dietro una siepe

        Ho paura sai?
        La vita ti percorre lungo troppe vie
        che non posso conoscere:
        alcune sembrano scendere buie
        in un intimo di riflessi
        altre scorrere limpide
        sulla tua pelle perlacea di giovinezza.

        Così, talvolta, le mani
        s'intrecciano sconosciute, nel sonno,
        in desideri evanescenti,
        foss'anche per un solo vaneggio
        di splendore.

        Perdoniamoci.

        Dimmi: dove vai quando sparisci?
        Riposi forse sui tuoi pensieri,
        oppure ti sollevi caparbia
        al di là delle loro dune maestose?

        Se fossi prensile come suolo
        potrei provare a comprendere
        il tuo sapore agreste,
        Ma sei cielo,
        le tue iridi si fondono
        al mare in risacca:
        non è facile trattenerti.

        Ah, un giorno avrò scarpe
        per percorrere tutti i tuoi sentieri
        e l'infantile calma
        per giacere nell'incavo
        dei tuoi palmi gentili. Chissà.

        Guarda fuori, le stelle già ci chiamano
        al loro vespertino altrove
        nella buia caverna dei nostri segreti
        troppo grandi, maestosi, intimi.
        T'allontani ancora Occhi di giada?

        Sì, danza, sulle galassie
        sì, danza
        un ultimo canto d'allegria
        con nuda meraviglia,
        e il mio occhio fermo sulla nuda terra
        solleva oltre l'inconcepibile.

        Sì, danza!
        Ti guarderò ascoltando l'ultimo gorgheggio
        d'uccello
        nell'imbrunire vasto della notte
        che oscura il mio sguardo
        mentre l'amore attende
        silenzioso
        dietro una siepe.
        Composta mercoledì 19 novembre 2014
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