Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Onore

Porto in salvo queste lacrime
sulla pelle del silenzio.
Fragile, eterna
volteggia la luna
colando su acque raspose.
Lungo il fiume scorre
la speranza di altri sguardi,
nuove maestranze.
Graffia il mattino
oramai
l'urlo delle fronde.
Vacilla il vento
palpitano i saccenti;
è il tempo,
sono pagine
dove scolpire
il rito dell'onore.
Composta mercoledì 4 marzo 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Rossella Porro
    in Poesie (Poesie personali)

    Questo mio pensiero

    Dove si posa
    questo mio pensiero?
    Non su verdi colline
    dove dolce è scivolare,
    non su bianche acque
    che ti sanno abbracciare.
    Non mi è dato ancora sentire
    il vento caldo dell'estate
    che accarezza
    l'anima mia.
    Non ancora
    mi è dato il tempo
    di avere sguardi
    solo miei.
    Non è il tempo
    di fermarmi
    altri posti deve
    attraversare
    questo cuore mio.
    Dove si posa questo mio pensiero?
    Non sulla terra arida
    che anela ad altre piogge
    non su parole
    che troppo dicono
    e nulla sentono.
    Questo mio pensiero
    è tempo che metta le ali
    e abbandoni l'ombra
    imprigionata a questo
    deserto d'assenza
    perché se difficile
    è partire
    doloroso è restare.
    Composta mercoledì 4 marzo 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giacomo Moglia
      in Poesie (Poesie personali)

      Correre

      Il movimento continuo della corsa
      incalza il muscolo
      che stride consapevole
      che quando finirà
      sarà sollievo
      per poi ancora
      tempo che passa
      giunge il trauma
      di per se voluto
      breve il ricordo
      della fatica che
      di riflesso
      il primeggiare
      non sente ragione
      e subito il movimento
      chiama
      corsa corsa
      e trepidante
      metto le scarpette
      e via per faticare.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giacomo Moglia
        in Poesie (Poesie personali)

        Non sento

        La voce sempre più alta
        trapassa e piega
        il mio ascolto
        che già era indeciso e confuso
        ma obbligato
        da quel tenore
        si dilegua in un finto
        interessamento
        fino ad esaurirsi
        sperando che cessi
        crea stupore e aggressività
        non voglio
        perché mi rende fragile
        disturbato e
        inchiodato mi sento solo
        urlo ora
        come non mai
        per imporre il pensiero
        che non verrà mai
        ascoltato
        da quell'essere
        ingombrante
        privo di umanità
        miope il dubbio
        riduce il mio
        cuore che diventa
        sistema
        arrogante
        del caos.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Il principe del silenzio

          Nella mia casa al mare c'è una finestra magica dove ogni notte, a mezzanotte, si spengono le stelle e si accende un incantevole tramonto dai meravigliosi colori rosso passione. Quando il sole si tuffa nel mare, magicamente, in fondo al pontile appare un faro. Quante storie potrebbe raccontare quel faro: di terribili tempeste, di naufragi, di vite salvate. Nel faro abita lui: un uomo di poche parole, il "principe del silenzio", un poeta che scrive con i petali di una rosa. Utilizza le parole solo per amore della sua principessa dagli occhi di miele. Ed io rimango tutta la notte, poggiata al davanzale della mia finestra, a guardare quel faro con gli occhi di bambina ed il cuore di donna.
          Composta sabato 5 luglio 2014
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Il Mare e La Sua Rosa

            Là, dove muoiono le mie onde,
            è nata una rosa.
            Il suo colore ha catturato il mio sguardo,
            il suo profumo inebriato i miei sensi.
            Oramai è diventata il tormento dei miei battiti,
            l'urlo del mio cuore impazzito.
            Questa notte la cullerò tra mie mie onde,
            e domani ci sveglieremo insieme:
            lei rosa ed io mattino.
            Composta martedì 28 ottobre 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Lucia Quarta
              in Poesie (Poesie personali)

              Una vera donna

              Una donna come me riflette su tutto,
              e nella sua testa frullano tanti "perché".
              Una donna come me è diventata più sicura di sé.
              Una donna come me ha superato tanti ostacoli,
              e oggi sa la vita che cos'è.
              Una come me che scrivendo, descrive tutto quello che c'è.
              Oggi dopo molte tempeste, io donna son felice di essere forte,
              ho fiducia nella vita ed il coraggio non mi manca!
              Oggi si, che mi ritengo una vera donna!
              Composta domenica 1 marzo 2015
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Lucia Quarta
                in Poesie (Poesie personali)

                Che donna

                Donna
                Un giorno ti ricorderai di me all'improvviso,
                quando penserai a me ed al mio sorriso.
                Ti mancherò tanto da volermi abbracciare forte.
                Ti ricorderai quando ti aiutavo con le mie mani forti,
                ricorderai tutti i miei gesti, li ti mancherò tanto.
                Penserai a tutti i miei consigli a tutte le mie premure.
                Che avevo per te.
                Mi penserai quando starai seduta,
                ti ritroverai stanca, ricordandoti qualcosa che facevo io,
                non immaginavi di assomigliarmi nei miei gesti.
                Allora ti meraviglierai, pensandomi.
                Che donna oggi sei,
                ma vorrai assomigliarmi perché ero una grande donna,
                la donna che ti ha insegnato a vivere la vita.
                Io la tua grande donna e mamma.
                Composta domenica 1 marzo 2015
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Lucia Quarta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Oh donna

                  Oh donna,
                  tu sei la luna che illumina il cielo,
                  tu sei la stella che brilla davvero.
                  Sei una persona speciale
                  E hai il sole dentro il tuo cuore.
                  La tua grande intelligenza oggi ti premia,
                  per la tua grande bontà,
                  per le tue invenzioni di ogni giorno,
                  per i tuoi risparmi a far quadrare le spese,
                  per i tuoi sacrifici,
                  che a volte sono anche tanti,
                  ma non lo fai mai pesare ad altri!
                  Inventi sempre qualcosa di nuovo per i tuoi figli,
                  perché per loro non solo tu stravedi, ma ti dividi in mille cose da fare.
                  Chi ti ripaga di tutto il tuo lavoro e di tutti i tuoi sacrifici?
                  Tu che non pensi mai a te,
                  Se non ci fossi oh donna! Te lo hanno mai chiesto?
                  Quanto sei importante?
                  Nessuno può immaginare,
                  come sarebbe la casa senza di te,
                  perché con la tua assenza, tutto si spegne e
                  senza di te non c'è più niente di importante.
                  Purtroppo, a volte, sei qualcosa di scontato per gli altri,
                  eppure, tu donna, sei la cosa più bella che può esistere sulla terra,
                  non dimenticarlo mai, Oh donna!
                  Composta domenica 1 marzo 2015
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Rosita Matera
                    in Poesie (Poesie personali)

                    La preghiera dell'albero

                    Verso un cielo bianco
                    d'uggia incerta
                    rami secchi s'inerpicano
                    sui gradini del sole,

                    battuti, provati
                    e da tempo già muti
                    ma brucianti di vita
                    nella scorza ritorta.

                    Come dita protese
                    i rami spogli sul tronco,
                    danzano inerti imploranti di Vita.
                    Mi par di sentire
                    la loro voce che vibra,
                    parole sommesse
                    che il vento echeggia e sospira:
                    è la preghiera dell'albero
                    che desidera nascere ancora.

                    E quel vento che ora carezza
                    ed ora flagella
                    e non da tregua col suo vortice lento
                    ora si strugge per l'albero vecchio
                    che soffre mandando iperboli al cielo.

                    Ma dal ramo più freddo e ricurvo
                    che ha saputo perdonare percosse
                    è sgorgata una lacrima verde

                    gemma di Vita
                    che prepotente scioglie
                    il cuore ferito del gelido inverno.
                    E nella radice ruggisce un fuoco nuovo,
                    si schiude il cielo
                    ed è già primavera.
                    Vota la poesia: Commenta