Poesie personali


Scritta da: Forloc
in Poesie (Poesie personali)

Venni consumato

Tra una crisi
una fleboclisi
una glicemia
sogno campi elisi
dove scorazzar felice
e prender l'aria tra le mie
mani
plasmarla di accenti
farne forme e canti
all'imbrunir del giorno
accanto a te
perché di te ho bisogno
insaziabile tempo
che lentamente mi prendi
e mi consumi.
Composta mercoledì 25 febbraio 2015
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    Scritta da: Forloc
    in Poesie (Poesie personali)

    Su di me

    D'attese, non fu mai estate
    e il seme non ruppe
    il gelo della terra

    nasce il sole, ogni mattina
    e non sa se morte o vita
    l'aspetta fino a sera

    corre il fanciullo a primavera
    corre il vento e l'onda stanca

    vivendo
    imparo, la morte.
    Potendo
    protendo
    il tempo su me.
    Composta mercoledì 25 febbraio 2015
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      Scritta da: Rossella Porro
      in Poesie (Poesie personali)

      La poesia non è morta

      Un urlo
      s'innalza dal grembo
      del firmamento mentre tutto tace:
      la poesia non è morta.
      Essa silente
      serpeggia
      negli angoli angusti
      delle vuote stanze
      dove i mille pensieri
      stanno come sentinelle
      a guardia
      dell'uscio.

      La poesia non è morta,
      erra di porto in porto
      sull'onda leggera
      sfiorando le deserte spiagge
      arse dal sole
      saltella di verso in verso
      sfuggendo alle reti
      che vogliono
      imbrigliarla in freddi schemi.

      La poesia non è morta
      s'ode il respiro affannoso
      della lunga corsa
      sui viali cisposi
      nell'ora prima del risveglio.

      La poesia non è morta
      è viva
      io la sento.
      Composta martedì 24 febbraio 2015
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        Scritta da: Mauro Bompadre
        in Poesie (Poesie personali)

        Ti chiamerò

        Ti chiamerò
        passione travolgente,
        come torrente impetuoso,
        come parole in piena
        rovesciate nel mio stagno.

        Ti chiamerò
        incanto ed armonia,
        come coro di angeli,
        come sinfonia d'emozioni
        che mi elevano lo spirito.

        Ti chiamerò
        vento tiepido di notte,
        carezza dell'anima
        che attraversa gli spazi
        ed irrompe nel cuore.

        Ti chiamerò
        rimorso e nostalgia,
        su queste macerie fumanti,
        dove sei ormai
        solo aria e memoria.
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          Scritta da: Mauro Bompadre
          in Poesie (Poesie personali)

          Respiro te

          Respiro te
          e la tua mancanza
          che s'insinua inesorabile,
          mentre le pareti della stanza
          strangolano di ricordi
          quel che resta
          della mia razionalità.

          Respiro te,
          che mi scorri dentro,
          estrema devastante alchimia,
          culmine di spietata
          e selvaggia tenerezza,
          che mi pervade i sensi e l'anima.

          Respiro te,
          ed il tuo ricordo,
          gioco d'azzardo con la follia,
          emozione pura
          che sorvola la realtà,
          e scatena brividi profondi,
          in questa urlante notte di tormento.
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            Scritta da: Giacomo Moglia
            in Poesie (Poesie personali)

            Paura

            Voce sottile dietro la porta
            il mio sguardo subito segue in cerca di chiarezza
            l'udito invece in chiara difficoltà si ritrae
            nella speranza che trapassi dalla serratura
            per poter meglio vedere.
            È così che si ascolta il battito
            come l'onda lontana che si avvicina
            incurante sublime e fragorosa
            che si manifesterà toccando terra
            una voce che naviga in me
            è il rumore della paura.
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              Scritta da: Giacomo Moglia
              in Poesie (Poesie personali)

              Disumano mondo

              Il meccanismo si è inceppato e ridere non guasta... olio e acqua non abbondano
              se il veleno rimane a galla...
              percosse e insulti rumoreggiano per le strade.
              Chi se non io posso decidere quale strada verrà svuotata da disumane creature.
              Olio e acqua non abbondano e il meccanismo si è inceppato
              l'orologio passo passo muove il suo tempo...
              creature instabili troneggiano nelle strade.
              Il cuore non ride più, sepolto da gelide grida di dolore
              ghiaccio, acqua, olio, e poi
              in silenzio costringo gli Dei a guardare.
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