Poesie personali


Scritta da: Giacomo Moglia
in Poesie (Poesie personali)

Il destino

Scatola senza significato davanti a me
appari chiusa nell'ermetismo
se tolgo il nastro tu puoi tremare
perché conoscerò il tuo mistero
ti tocco e già tranquilla prendi colore
hai capito chi sono
e ti vuoi svelare
ripasserò domani
ora sai che non ti ritoccherò
dentro di te c'è ciò che già conosco
rossa ora mi appari
come vergogna di chi ha chiuso dentro
il mio destino
trafugato e sporcato dal peccato
avvolgi il nastro con doppio nodo
e piangi
poi quando i miei passi lontani tremano
mi chiami
e sola implori
il vuoto che è dentro te
tu vedi in me
verde scatola
oppure gialla
la nera lacrima che
grande si espande sciogliendo il nastro
per venir svelata!
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    Scritta da: Giacomo Moglia
    in Poesie (Poesie personali)

    La volontà

    Non perde il segno...
    desidera primeggiare
    rincorsa e mai superata
    vacilla solo fra soffici lenzuola
    che avvolgono nei sogni la sua
    fierezza
    che quando il mattino
    atteso la riporta in vita
    sorride e torna alla gran voglia
    di ridare smalto e lucentezza
    nell'idea di realizzare qual si
    voglia
    non sempre viene riconosciuta
    infondo il tempo la consuma
    e quindi non produce in quantità
    formando lo spessore
    e ilarità
    del pigro osservatore che già vecchio
    non si scompone aspettandola
    nell'ozio
    a bassa voce perde il segno
    e se ne va.
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      Scritta da: Giacomo Moglia
      in Poesie (Poesie personali)

      Tulipani

      Domani siepi e tulipani si guarderanno
      le punte dalla terra sentono la primavera
      e ritte spaccano
      trasformandosi
      commossi per la bellezza intorno
      decidono di qual colore appropriarsi
      da lì in poi un crescendo
      di forma longilinea
      acclamano la fuoriuscita
      a loro volta le siepi secche
      dipingeranno di verde intorno
      facendo da riparo ai nuovi nati
      sapendo che per loro
      è vita breve
      per poi tornar nel bulbo
      a dimora per riscoprir nel tempo
      rinascita e gratitudine.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie personali)
        Quante pietre ha dovuto sopportare
        l'anima mia vistasi schiacciata a terra
        ogni volta che sognava di arrivare
        al cielo delle sue ambizioni,
        un bruco nascosto nell'erba,
        la mia ombra, una fionda colpita
        da sassi più grandi dei suoi.

        Quei sassi, farfalle libere
        pestate fino a triturarsi
        hanno atteso nell'ombra la luce.

        Quali pietre ho sopportato
        prima di godermi l'etere,
        misero spiraglio di bianco!

        E tu, che non mi conosci,
        pensi e credi che son fatto
        per restare sulla terra
        a fare ombra alla polvere.

        Ma tu che mi vedi
        spaziare nell'alto
        e pensi che io vi appartenga,
        mi doni complimenti,
        proprio non sai che mi aumenti
        la presa di un nodo
        che vuole impedirmi
        la pace nel cuore.
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          Scritta da: Barbara Brussa
          in Poesie (Poesie personali)

          Chissà cosa, chissà chi

          Chissà che voce hanno
          i desideri che ti sussurrano dentro.
          Chissà quant'è soave la brezza
          che ti spinge lontano,
          e come sibilano i venti
          che ti portano alla deriva.

          Che volto ha il sogno,
          che ogni notte sospende
          il tuo dormire?
          E quanto sono affilate le unghie
          del demone dell'illusione?
          Dimmi che rumore fanno
          i tuoi pensieri, quando cade il velo
          dalle braccia della notte
          e ammutolisce la bocca dell'universo.

          Chissà chi ridonerà i colori
          ai tuoi arcobaleni in bianco e nero.
          Raccontami...
          Nel tuo cuore c'è ancora
          la promessa di una favola?
          Il soffitto della tua vita
          è ancora ricamato di stelle?
          Composta martedì 17 febbraio 2015
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