Chi sa cos'è un poeta...
Lo sanno i fanciulli
per i quali ogni pozzanghera
è l'oceano immenso.
Lo sanno gli insani
per i quali ogni frammento di pensiero
è l'universo tutto.
Lo sai tu figlio mio
quando insieme giochiamo
a nascondino.
Il mare mi trasporta piano piano,
la risacca che viene da lontano,
sul volo lento di un gabbiano,
la mia mente si espande nel cielo.
Lo sguardo sempre fisso a scrutare,
le onde che sguazzano sul mare,
mai nell'attimo e nel domani,
riuscirò a cavalcare questo mare.
Il tempo che accresce le distanze,
non si ferma nemmeno un istante,
e quell'onda che trasborda alla deriva,
porta indietro ogni attimo della vita.
È dal vento che mi lascio trasportare,
chiudo gli occhi e mi sembra di volare,
abbandono sull'estasi di un volo,
questa terra, questo mare, questo luogo.
Nulla di importante
era solo la mia vita.
In uno strano gioco sadico
chi ha permesso che la scoprissi
si arroga il diritto di spegnerla.
Nulla di importante
c'erano avanzi d'anima
lasciati lì in un piatto
scostati con la mano di chi non gradisce
ma era la mia di anima.
Nulla di importante
avevo solo un cuore
e non è bastato
era poco, lo so e me ne scuso,
ma era tutto ciò che avevo.
Brandelli di cuore lasciati in disordine sul pavimento.
I miei pensieri erano disegni colorati
su un lenzuolo bianco steso al sole
ora sono schizzi di fango indelebile,
ma erano i miei pensieri.
Il mio tempo, poco, veloce, consumato.
Piccole perle di secondi impegnate a sentire la tua voce,
a stringere le tue mani, e baciare il tu sorriso.
Ora ci sono scaglie di minuti nascoste sotto il tappeto.
Il mio spazio. Un piccolo nostro mondo.
Fatto di nostre regole e nostri linguaggi.
Ora sono solo rimasti ricordi che arrivano come fulmini
capaci di fermare anche il mondo che gira.
Acqua
che bagna.
Acqua
che non cancella la voglia di vita.
Acqua
scrosciante su di me
come questo cuore rumoroso.
Quando ami un'assenza
ami parte di te che cela
nello scrigno serrato del cuore
il velo dell'ombra
che vesti di luce e di pelle
per donargli un corpo
ma ami solo l'anima
che partorisce la presenza
del tuo desiderio
che non si farà mai carne.
Amore mio...
sento che questo sogno
si traveste di realtà...
sento che questo sogno
non mi appartiene più...
lo sento cosi reale
che inevitabilmente
realizzo che sto sognando...
sogno l'attimo in cui
ci perderemo in quel tanto e
sospirato abbraccio...
sussurrandoci:
io:
"Amore"
tu:
"Piccola"
per poi continuare
a scrivere di noi...
e raccontarci le
nostre sensazioni
vissute in quell'attimo
d'incanto seppur breve
e poter dire:
"Amore esisti per davvero"!
Bastarono due chiacchiere
e scoprimmo di essere
vecchie amiche.
Poche parole per
capire che molte cose
avevamo in comune.
Storie simili di vita vissuta
preoccupazioni e gioie
di mamme ansiose
di mogli incazzate
di donne tenaci.
Un monitor bastava
a trasmettermi
parole dense
di saggi consigli
quelle parole
arrivavano serene
dritte al cuore
pacandolo
certe sere inquietanti
quando la ragione andava
a farsi benedire.
Due anni son passati
e noi ancora qui
a raccontarci come cominciò
a ringraziarci di quel che siamo
di cosa siamo per noi.
Non ci siamo mai
guardate negli occhi
ma ci siamo lette nel cuore
tu mostrando i miei difetti
ed io facendoti notare i tuoi.
A te Immensa amica mia
voglio dire che sei la cosa
più preziosa donatami
da questa virtuale dimensione.
Notte fonda,
cielo immensamente
limpido e stellato.
Un mistico silenzio
mi avvolge
ed al sonno
mi invita.
Non ora...
Voglio godere
le sensazioni notturne
errando coi pensieri
alla ricerca dell'io.
Spiffera il vento,
sbatte l'imposta
il cuore sussulta.
Gocce di pioggia
sul cristallo,
come lacrime
scendono.
Improvvisi
raggi di sole,
placano,
asciugano
e scaldano
i sensi.
Finestra socchiusa
spalancata
all'amore.
Impressioni
Reazioni del tempo
che "ironicamente" gioca
sugli umori.
Non ci chiediamo cosa accadde.
In quale dimensione
abbiamo dimorato,
quanti strani umori
abbiamo trascinato,
quanto tempo siamo
stati senza esserci
e quante volte...
ci siamo cancellati.
Eppure...
non ci chiediamo cosa accadde.
Ci limitiamo a guardarci
negli occhi ora...
complici più di allora.
No...
non ci chiediamo cosa accadde
viviamo questo lungo sogno
ora che la vita si riavvolge in noi...