Poesie personali


Scritta da: Rosita Matera
in Poesie (Poesie personali)

Un bacio sulla sabbia

Silenzi densi e pieni
tra dita che si intrecciano
per un impeto nel petto
prepotente come un'onda
che non sa più trattenere il suo bacio sulla sabbia.

Io e te, sul treno per il cielo,
cogliemmo nuvole per farne voli da esplorare,
senza funi e senza voglia di tornare a camminare
... perché nel volo dell'Amore
non c'è più niente da volere,
c'è solo luce che suggella l'immenso che ti scioglie
in un fiume che si fonde dentro il mare del mistero.
Mistero cieco e schietto che ci tiene assieme, stretti
che non cerco di spiegarmi o di coglierne i confini,
esso parla quando il cuore nel tumulto canta in due,
lo trattengo tra le dita che si intrecciano in un volo.
Composta sabato 14 febbraio 2015
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    Scritta da: Giuseppe Cangemi
    in Poesie (Poesie personali)

    Appigli

    Dobbiamo ancora destarci e assaporare il nostro tormentato mattino.

    Perdere ogni singolo appiglio e liberarci
    e fuggire nella vastità di un cielo immacolato.

    Dobbiamo ancora conquistare la vita e la morte e lo stupore perduto.

    Dobbiamo ancora diventare bambini folli e beati.
    Dobbiamo ritrovare la strada di casa e perderci nei profumi di un'infanzia perduta.
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      I pazzi siete voi

      I pazzi siete voi,
      che non capite
      che lui mi è entrato dentro al sangue
      trapassandomi gli occhi.

      Pazzi, che non vedete
      lui che mi cammina nelle gambe
      e mi tiene incatenata
      con i miei stessi capelli.

      Poveri voi, che mi curate,
      pensando che la voce che io sento
      viva nella mia testa
      e non sulla mia bocca, come un bacio.

      Io sola conosco la dolcezza
      delle nenie che di notte lui mi canta,
      mentre con le mie braccia lui mi abbraccia
      ed io scivolo nel suo respiro in sonno.

      Pazzi voi, se credete di strappare
      chi vive nella carne, sotto pelle,
      compenetrato nel corpo e dentro al cuore
      di una pazza d'amore.
      Composta sabato 14 febbraio 2015
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        Dovrei

        Dovrei parlar d'amore
        ho in mano la mia penna
        e sotto un foglio invano aspetta.
        Dovrei parlar di pace e del bene
        ma la finestra è aperta
        e fuori osservo solo pene.
        Dovrei indossare i panni del poeta
        e declamare le bellezze del creato
        ma mi ritrovo travestito da pittore
        a fissar su tela un mondo non umano
        che si nutre di orrore e di peccato.
        Dovrei alfine parlare anche di me
        e domandarmi dove son finito
        è tanto che mi cerco e sono stanco
        deluso, avvilito.
        Composta sabato 14 febbraio 2015
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          Scritta da: djfmp3
          in Poesie (Poesie personali)

          Le lacrime di un padre

          Le lacrime di un padre sono racchiuse nei suoi silenzi
          che nasconde fra la rugiada del suo vivere.
          Le lacrime di un padre non posso mai sgorgare verso gli arcobaleni.
          Le lacrime di un padre si devono ingoiare di nascosto e senza mai farle uscire dai suoi occhi stanchi.
          Le lacrime di un padre nascondo dolori infiniti che nessuno riesce a vedere,
          le lacrime di un padre sono i battiti del suo cuore spezzato,
          e nascono nel buio della notte quando nessuno può vedere
          e s'infrangono contro i sogni della notte.
          Le lacrime di un padre spesso bagnano le sue mani.
          Le lacrime di un padre sono le perle nere che la vita gli sa dare,
          le lacrime di un padre si spengo nelle domande che non riesce a darsi, e una lacrima che non scende e un dolore nascosto che condivide sempre con i suoi silenzi, e quella lacrima è un dono nascosto.
          Che l'animo umano non conosce e non conoscerà mai.
          Composta venerdì 13 febbraio 2015
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            Scritta da: Tania Scavolini
            in Poesie (Poesie personali)

            Questa rosa

            Sa di te e me questa rosa,
            d'amore vissuto e paziente
            di piccole e grandi cose,
            che allo sventolio degli anni
            l'umido delle noie asciugano,
            l'odore del dolore scolorano.
            Sa di certezze e conquiste,
            tanto che a morsi e brandelli
            è ancora salda nel suo stelo,
            non appassita, non inclinata.
            Profuma l'aria questa rosa
            di amore complice e segreto
            che di impercettibili malizie
            s'alimenta di nuovo e ancora,
            di coraggio e follia, si nutre.
            E sopravvive al deserto intorno,
            tra le crepe del destino svetta
            e mai di pallore muore,
            ma del colore dell'amore
            si imbeve.
            Composta lunedì 20 ottobre 2014
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              Scritta da: Tania Scavolini
              in Poesie (Poesie personali)

              Perché è vita

              Si colora di nuove speranze
              l'evoluzione del divenire
              ogni volta che la prospettiva
              sfumi e le dai nascente luce,
              ogni volta che muti scenari
              e che da fitte ombre morenti,
              picchietti lo sfondo col pennello
              di aranci e gialli simili al sole,
              di azzurri e rosa simili al cielo.
              È il quadro che proprio tu dipingi
              a seconda dell'umore che muta,
              a seconda della fiducia che poni
              nelle giornate di questa vita,
              che forse a volte ti delude,
              ma che t'inebria ogni istante
              di un profumo inestimabile.
              E lo percepisci se capisci il suo valore,
              senza inseguire false mete distanti,
              falsi ideali impossibili,
              ma assecondando il tuo essere,
              amandoti come solo tu puoi,
              la vita ti appare meno buia
              e riluce per quello che è,
              preziosa perché è vita.
              Composta venerdì 13 febbraio 2015
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                Scritta da: Tania Scavolini
                in Poesie (Poesie personali)

                Luce di riflessi

                Sensazioni impercettibili,
                presenza silenziosa in me,
                da una foto che mi guarda,
                occhi che m'appartengono
                e che sono i miei occhi.
                Dialogo muto tra noi:
                ti racconto com'è dura,
                e quanto sono debole
                senza il tuo supporto,
                specchio nella tua indole
                i miei inquieti pensieri,
                le lucide alchimie
                che a reagire mi spingono.
                È un gioco di sorrisi
                in una luce di riflessi,
                la tua immagine accarezzo.
                Da una pelle di carta
                che credo di sfiorare,
                si sparge il tuo amore,
                senza cornice dilaga
                la tua essenza
                a me intorno.
                Composta domenica 27 aprile 2014
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