Poesie personali


Scritta da: Sabrina
in Poesie (Poesie personali)

Orizzonte

I miei pensieri volano via,
aldilà delle nuvole,
dove il verde e l'azzurro si fondono
dando origine a quella interminabile
linea di confine: l'orizzonte.
Mentre la mia mente si giova
di attimi infinitesimali
di libertà assoluta,
l'anima si libra in volo,
in perfetta sintonia
con il lento palpitare
del mio cuore
tutto cambia aspetto
e le ombre, viste da lassù
sembrano dei ridicoli spettri,
che non mi intimoriscono,
bensì mi ricordano
quando basso e futile
sia il comportamento
degli uomini rispetto
alla grandiosità della vita.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Pasqua

    Pasqua, si levano preghiere
    dai vetri dell'orrore trasparisce
    l'animo umano
    con le sue contraddizioni.
    Segue la notte cupa l'alba buona
    apre la finestra vede il sole.
    Pasqua splende
    gioia di campane,
    anche la primavera prende parte
    con la festa di fiori...
    e il mondo dura
    immerso nella sorte
    del male e del perdono
    in questo ciclo intenso
    che parte dalla Croce
    risuscita nel segno dell'Amore.
    Composta venerdì 3 aprile 2015
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Apparenza

      Viviamo in una
      società ipocrita e meschina,
      basata sull'apparenza,
      sui sentito dire,
      i pettegolezzi,
      i preconcetti,
      le mode imposte dall'alto,
      dai vari guru,
      che si credono di comandarci,
      e di tenerci al guinzaglio;
      di libertà personale,
      ne resta poca,
      se non ci impegniamo.
      Composta venerdì 3 aprile 2015
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Lo sforzo della libertà

        La libertà non è mai facile,
        non è mai comoda,
        sicura e scontata,
        a volte è precaria,
        ed è sempre in pericolo;
        la libertà si difende un po',
        ogni giorno,
        contro gli stupidi,
        i troppo furbi,
        i calcolatori,
        certa gente in malafede,
        che è gelosa della libertà altrui,
        e te la vuole solo togliere,
        limitare, ridurre;
        la libertà,
        si difende un po' ogni giorno.
        Composta venerdì 3 aprile 2015
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          Scritta da: Renzo Mazzetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Ottimo italiano

          La frase italiana è composta
          da soggetto e predicato
          espansioni o complementi.
          Tito zappa: tito è il soggetto
          zappa è il predicato verbale
          perché mi dice cosa fa il soggetto.
          Il contadino tito stamani zappa
          la terra del suo orto con la zappa.
          A questo punto ci sono tutte le espansioni
          che sono arricchimento della frase
          che mi dicono chi è tito (il contadino)
          che si chiama apposizione.
          Poi si è detto: stamani
          che è un complemento di tempo (quando?).
          La terra è il complemento oggetto o diretto
          perché risponde alla domanda (chi-che cosa?).
          Del suo orto è complemento di specificazione
          più attributo (suo) perché risponde alla domanda:
          di chi? Di che cosa?
          Con la zappa è un complemento di mezzo
          perché risponde alla domanda:
          con che cosa?
          E mi dice qual è il mezzo usato
          per fare quel lavoro.
          Nota bene: il predicato verbale
          esprime sempre un'azione
          e all'occorrenza può essere sottinteso,
          ma raramente,
          mentre, in un contesto ampio,
          il soggetto può essere spesso sottinteso
          per evitare ripetizioni.
          L'ottimo italiano linguistico fondamento
          di tutte le materie insegnamento-apprendimento
          esalta l'ordine mentale e sublima lo spirito,
          peculiare pregio, affratella orgoglio nazionale,
          aiuta la padronanza delle lingue straniere,
          contribuisce alla formazione della futura umanità.
          Composta martedì 31 marzo 2015
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie personali)

            Insegnami

            Mi hai chiesto: Insegnami!
            A fare cosa?
            Ad amare,
            ti ho preso per mano
            ti ho portato in un prato di fiori,
            mi hai guardata con occhi perplessi,
            ho raccolto un fiore selvaggio
            e te l'ho donato,
            i tuoi occhi erano pieni di domande,
            e, mentre sorridevo, ho sussurrato,
            ecco questo è l'amore,
            guardarsi, guardare, ed amare
            gli attimi, l'attimo di un fiore colto,
            in un attimo d'amore!
            In un universo infinito!
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              Scritta da: Susan
              in Poesie (Poesie personali)

              Hai mai dato un volto a Dio!

              Hai mai dato un volto a Dio?
              No!
              "Vediamo" Dio come un uomo,
              ma chi è Dio?
              E dove vive Dio?
              Forse in paradiso
              con i suoi angeli?
              Quante volte crescendo
              immaginavo Dio così.
              Ma non è così,
              Dio è in un albero
              che fiorisce,
              nell'essenza di un fiore
              lui è nella pioggia e nel sole,
              lui è nel volo di un gabbiano,
              lui è nei nostri sorrisi e le
              nostre lacrime,
              lui è sempre con noi,
              in ogni nostra emozione,
              in una carezza del vento,
              nell'infinito è lui. Universo.
              E i suoi angeli?
              Essi sono in mezzo a noi,
              negli occhi di un passante,
              nella mano tesa di un'amica,
              nell'abbraccio di chi ti comprende,
              in un sorriso per chi piange,
              angeli in noi, intorno a noi,
              ogni giorno.
              E noi li chiamiamo amici!
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                Scritta da: Susan
                in Poesie (Poesie personali)

                E, vidi la luce della speranza

                Me ne stavo seduta li,
                da sola, con le mie paure,
                i dottori non si pronunciavano,
                mia cognata piangeva.
                Ed io me ne stavo
                seduta lì da sola
                a contemplare il cielo, poi...
                tutto finì nel silenzio assoluto,
                l'attesa, quante ore
                erano passate?
                Una? Due?
                Forse tre, o quattro,
                non lo sapevo,
                il silenzio mi uccideva,
                dovevo vedere mio fratello
                dovevo!
                Parlai con un dottore,
                decisa gli chiesi
                voglio vedere mio fratello!
                Impossibile, mi rispose impossibile!
                No!
                Non era impossibile,
                la forza dell'amore
                lo rese possibile,
                entrai in quella stanza,
                e lo vidi, il mio fratellino,
                pieno di macchine
                che lo tenevano in vita,
                e, poi... la "luce"
                bella che era...
                un senso di pace mi abbracciava,
                una lacrima di gioia,
                accarezzai il volto stanco
                di mio fratello,
                lo baciai sulla fronte,
                e gli sussurrai,
                dai su c'è l'hai fatta!
                E, così fu...
                lungo era il cammino
                che si presentava,
                ma, io sapevo che tutto
                sarebbe passato,
                che avrei rivisto
                mio fratello sorridere,
                e quel giorno cupo,
                rimaneva solo un ricordo,
                si! Un ricordo,
                io, avevo visto la "luce",
                la luce della rinascita!
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