Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Lo sforzo della libertà

La libertà non è mai facile,
non è mai comoda,
sicura e scontata,
a volte è precaria,
ed è sempre in pericolo;
la libertà si difende un po',
ogni giorno,
contro gli stupidi,
i troppo furbi,
i calcolatori,
certa gente in malafede,
che è gelosa della libertà altrui,
e te la vuole solo togliere,
limitare, ridurre;
la libertà,
si difende un po' ogni giorno.
Composta venerdì 3 aprile 2015
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    Scritta da: Renzo Mazzetti
    in Poesie (Poesie personali)

    Ottimo italiano

    La frase italiana è composta
    da soggetto e predicato
    espansioni o complementi.
    Tito zappa: tito è il soggetto
    zappa è il predicato verbale
    perché mi dice cosa fa il soggetto.
    Il contadino tito stamani zappa
    la terra del suo orto con la zappa.
    A questo punto ci sono tutte le espansioni
    che sono arricchimento della frase
    che mi dicono chi è tito (il contadino)
    che si chiama apposizione.
    Poi si è detto: stamani
    che è un complemento di tempo (quando?).
    La terra è il complemento oggetto o diretto
    perché risponde alla domanda (chi-che cosa?).
    Del suo orto è complemento di specificazione
    più attributo (suo) perché risponde alla domanda:
    di chi? Di che cosa?
    Con la zappa è un complemento di mezzo
    perché risponde alla domanda:
    con che cosa?
    E mi dice qual è il mezzo usato
    per fare quel lavoro.
    Nota bene: il predicato verbale
    esprime sempre un'azione
    e all'occorrenza può essere sottinteso,
    ma raramente,
    mentre, in un contesto ampio,
    il soggetto può essere spesso sottinteso
    per evitare ripetizioni.
    L'ottimo italiano linguistico fondamento
    di tutte le materie insegnamento-apprendimento
    esalta l'ordine mentale e sublima lo spirito,
    peculiare pregio, affratella orgoglio nazionale,
    aiuta la padronanza delle lingue straniere,
    contribuisce alla formazione della futura umanità.
    Composta martedì 31 marzo 2015
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)

      Insegnami

      Mi hai chiesto: Insegnami!
      A fare cosa?
      Ad amare,
      ti ho preso per mano
      ti ho portato in un prato di fiori,
      mi hai guardata con occhi perplessi,
      ho raccolto un fiore selvaggio
      e te l'ho donato,
      i tuoi occhi erano pieni di domande,
      e, mentre sorridevo, ho sussurrato,
      ecco questo è l'amore,
      guardarsi, guardare, ed amare
      gli attimi, l'attimo di un fiore colto,
      in un attimo d'amore!
      In un universo infinito!
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        Hai mai dato un volto a Dio!

        Hai mai dato un volto a Dio?
        No!
        "Vediamo" Dio come un uomo,
        ma chi è Dio?
        E dove vive Dio?
        Forse in paradiso
        con i suoi angeli?
        Quante volte crescendo
        immaginavo Dio così.
        Ma non è così,
        Dio è in un albero
        che fiorisce,
        nell'essenza di un fiore
        lui è nella pioggia e nel sole,
        lui è nel volo di un gabbiano,
        lui è nei nostri sorrisi e le
        nostre lacrime,
        lui è sempre con noi,
        in ogni nostra emozione,
        in una carezza del vento,
        nell'infinito è lui. Universo.
        E i suoi angeli?
        Essi sono in mezzo a noi,
        negli occhi di un passante,
        nella mano tesa di un'amica,
        nell'abbraccio di chi ti comprende,
        in un sorriso per chi piange,
        angeli in noi, intorno a noi,
        ogni giorno.
        E noi li chiamiamo amici!
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          Scritta da: Susan
          in Poesie (Poesie personali)

          E, vidi la luce della speranza

          Me ne stavo seduta li,
          da sola, con le mie paure,
          i dottori non si pronunciavano,
          mia cognata piangeva.
          Ed io me ne stavo
          seduta lì da sola
          a contemplare il cielo, poi...
          tutto finì nel silenzio assoluto,
          l'attesa, quante ore
          erano passate?
          Una? Due?
          Forse tre, o quattro,
          non lo sapevo,
          il silenzio mi uccideva,
          dovevo vedere mio fratello
          dovevo!
          Parlai con un dottore,
          decisa gli chiesi
          voglio vedere mio fratello!
          Impossibile, mi rispose impossibile!
          No!
          Non era impossibile,
          la forza dell'amore
          lo rese possibile,
          entrai in quella stanza,
          e lo vidi, il mio fratellino,
          pieno di macchine
          che lo tenevano in vita,
          e, poi... la "luce"
          bella che era...
          un senso di pace mi abbracciava,
          una lacrima di gioia,
          accarezzai il volto stanco
          di mio fratello,
          lo baciai sulla fronte,
          e gli sussurrai,
          dai su c'è l'hai fatta!
          E, così fu...
          lungo era il cammino
          che si presentava,
          ma, io sapevo che tutto
          sarebbe passato,
          che avrei rivisto
          mio fratello sorridere,
          e quel giorno cupo,
          rimaneva solo un ricordo,
          si! Un ricordo,
          io, avevo visto la "luce",
          la luce della rinascita!
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie personali)

            Nessuno è immune

            Nessuno è immune
            al dolore del mondo,
            nessuno è immune
            alle lacrime della vita
            e, questo nessuno,
            porta a cambiare,
            a non credere al
            bello della vita.
            e mentre sorridi
            al pensiero che
            nessuno è immune,
            ti accorgi, che sei cambiata,
            e, sì sei cambiata,
            ma la colpa non è tua!
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie personali)

              Riposo di Cuore

              Non mi abbandonare stasera,
              cuore!
              Almeno stasera
              tu non mi abbandonare!

              Non voglio più
              mirare alle montagne
              e, cercando di raggiungerle,
              cadere sul tuo sasso ogni volta.

              A terra vedere qualcuno
              già arrivato, o forse no,
              o forse mai, un'illusione
              la mia, di arrivare sulla cima,
              di volere essere il solo,
              come se proprio solo fossi.

              Mi arrendo alla gara
              e chi ne ha voglia
              non si fermi!

              Perduto lo è già,
              da sempre,
              non esiste un vincitore,
              sol preferisco essere un vinto,
              un vinto dalla ragione.

              Castelli nell'aria,
              l'aria che cerco,
              senza castelli, sul corpo
              mi soffia sensibile.

              Tra il cielo e la terra,
              privato di peso,
              puro già vago
              in cerca di te,
              cuore,
              speranza di incontri
              tra altri in riposo
              ancora ce n'è.
              Composta giovedì 2 aprile 2015
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                Scritta da: Susan
                in Poesie (Poesie personali)

                Rivoglio il mio sole

                Rivoglio il sole,
                quel sole che un giorno
                viveva nell'anima mia,
                quel sole che
                mi faceva sorridere,
                quel sole che, donava
                alla mia anima
                il volo in posti sconosciuti,
                rivoglio quel sole che ho perso,
                strada facendo in questa vita
                senza senso!
                Rivoglio il mio sole!
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