Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Non fu difficile riconoscere il tuo passaggio
anche se in mezzo a tanta gente ci si può confondere
Ma nessuno oltre te sapeva volare.
Composta giovedì 9 aprile 2015
Non fu difficile riconoscere il tuo passaggio
anche se in mezzo a tanta gente ci si può confondere
Ma nessuno oltre te sapeva volare.
Il mio paese è senza pretese
Qualche fiore qua e là
Cotto antico
Un sorriso vero amico
Un bicchiere di vino
Un piatto di pasta al sugo
E una partita a briscola
Tutte usanze vecchie
Andate
Passate
Con un'anima e un cuore
lo so
Non sono fatte per questo tempo
che parla ritmi diversi
freddi
Ma cosa vuoi che sia
Tutto passa
Anche quel viottolo infiorato
A me caro
Da me amato
Ora è risucchiato
in un post su Instagram
Tra culi al vento un fucile a pompa
E tanta pubblicità.
Adoro scrivere i miei pensieri sulla tua pelle
farti provare sempre nuove emozioni.
Adoro sentire la tua pelle
sentirne il profumo, accarezzare la vellutata delicatezza
riflette il tuo animo
leggero, profumato intenso e avvolgente.
Sì, la tua pelle è la mia pelle
il tuo respiro da il ritmo alla mia vita
i battiti del tuo cuore la riempiono di felicità
i tuoi sogni raccontano la tua meraviglia a me,
che mi nutro di ogni tuo semplice gesto
e di ogni tua parola.
Mi addormenterò a fine guerra, sui tuoi seni
dopo aver camminato nella terra del sangue
tra cadaveri sparpagliati inutilmente e tra uomini persi
provo la stanchezza dei santi, invano
riposerò la mia coscienza di ghiaccio
Fino alla prossima battaglia
cercando amore ai tuoi capelli
poi ti porterò nel vento e tu
mi insegnerai a volare
ti proteggerò dalla crudele vita
se tu mi proteggerai dal mio malato mondo di egoismo.
Quanti tasselli da mettere a posto,
specie quando ti sembra tutto perso.
Quando hai chiuso una storia,
non credi più a nulla!
Il mondo ti sembra scuro,
senza via d'uscita.
Vorresti capire cosa ne sarà
della tua vita.
Ecco dopo cosa succede,
diventi una persona che non crede.
Non pensavi che la gente fosse falsa,
non credevi che ti avrebbe deluso,
pensavi che fossero tutti come te.
Ma non importa comincia a vivere un'altra volta,
come quando bevi a sorsi,
così inizia la nuova vita,
anche se qualcuno la spezzata.
Noi due insieme,
io e te,
e il mondo non sa niente,
non capisce un tubo,
noi due,
ci vogliamo bene,
anche se il mondo,
è quello che è,
che vuoi farci;
vedo l'amore nei tuoi occhi,
vedo la gioia di vivere,
e ti imito come posso;
noi due,
io e te,
e intorno un mondo,
che non capisce niente.
Amo ogni parte del tuo corpo.
Perché tu per me.
Sei il sole, sei il mio cielo.
Questo è il mio secreto.
Perché io ti amero.
Più in là dell'universo.
Asfalto, un lungo nastro di asfalto
si stende davanti a me.
Ritrovo me stesso quando viaggio.
Penso.
Penso a te mio dolce amore.
Penso a noi.
Penso a quello che vorrei dirti
quando ti troverò alla fine della strada.
Penso alla bellezza del tuo viso
che si illuminerà vedendomi arrivare.
Sogno il momento in cui potrò toccare le tue mani,
perdermi nei tuoi occhi e, dolcemente sfiorare le tue labbra.
Ritrovo me stesso quando viaggio.
Trovo sempre te ad aspettarmi alla fine.
Lascio i miei pensieri sulla strada.
Ti porto in dono il mio cuore.
Il peso che affligge il mio cuore
Non gli permette di librare leggero.
Nessun sonno è ristoratore
Nessun sogno realizzato lo può calmare.
Solo l'incosciente passato che l'ha fatto sentire tutto
E niente.
Un inconsapevole posto dentro un'anima affollata
Ha preso potere e ha defraudato i presenti
Conducendoli altrove,
ove il mio cuore non era più rifugio.
Estasi di quei giorni
ricordi pungenti
Come fiamme sulla pelle
Come lame sulla carne.
Mancanza è un senso che solo i potenti possono gestire
O il destino appianare.
Un fardello così grande è amare
Da non comprendere cosa realmente è reale.
Il silenzio
davanti ad un amore non spiegabile.
Il silenzio
Con la sua voce
Frantuma uno specchio di cristallo.
Lì, in quella piazza
Molte lune orsono
Si perse la mia anima
Nel vuoto cammino di un labirinto
La cui via mi ha condotta or ora all'uscita
Una sola via,
una sola meta
Una sola visione.
La tua.
Avevo paura
anche un uomo ha paura.
Ho paura.
Avevo negli occhi
quella paura
di chi ha la certezza
di averti persa ormai
da molto tempo
quella paura
di quando guardi
di fronte a te
e vedi un fantasma.
Ero terrorizzato
lo so, da quella paura
che fosse vera
come è stato
avevo ragione ad
avere paura.
Non si deve vergognarsi
di averla.