Poesie personali


Scritta da: Sannino Michele
in Poesie (Poesie personali)

Donna

Donna
resta ciò che sei.
E vivi nella tua unicità,
coltivando il fascino
della semplicità,
che ti rende meravigliosa
ai miei occhi.
Donna,
il giorno più bello
di chi vive della tua presenta
fiore prezioso.
Sii forte contro
il vento del destino
che distrugge,
che mi priva,
d'amare quel fiore raro
del tuo essere
donna.
Composta mercoledì 8 aprile 2015
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    Scritta da: Antonia
    in Poesie (Poesie personali)

    A mio padre

    Padre ti penso
    non solo oggi
    che è la tua festa
    ma in ogni attimo
    dell'esistenza.
    Mi hai dato tanto
    con il tuo esempio
    poche parole
    ma un cuore immenso.
    Che importa padre
    se mi hai lasciato
    ti ha preso il cielo
    non l'hai voluto.
    Vivere a lungo
    non conta niente
    se a tutto e a tutti
    sei indifferente.
    È sempre viva
    la tua presenza
    se pur mi nutro
    della tua assenza.
    Rivedo te
    con me bambina
    le corse al parco
    quella piscina
    le notti insonni
    ad ascoltare
    tutte le fiabe
    che mi leggevi.
    Mi hai insegnato
    a sentire il mare
    a non arrendermi
    all'apparenza
    e a combattere
    per la giustizia.
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      Scritta da: Rosario De Rubertis
      in Poesie (Poesie personali)

      Studente pendolare

      Binario 9, il treno passa in fretta, stracolmo di persone.
      Il posto non mi aspetta, sono arrivato tardi,
      spingendo un po' di più, si entra anche a pressione.
      Il tempo passa lento, sembra fermar le ore.
      Tra una fermata e l'altra, si fuma e si discute, in barba al controllore.
      Le chiacchiere susseguono e conoscenze nascono.
      Le Marche e poi l'Abruzzo, si passa anche il Molise.
      Una ragazza scende e mi dispiace un po',
      si gira e mi saluta e pure mi sorrise.
      Siamo arrivati in Puglia, il cuore si rallegra.
      Mi sento già distrutto ma non ho visto tutto.
      Si scende per il cambio, col treno nazionale, più giù non si può andare.
      Aspetto con ritardo, il mezzo regionale.
      Locomozione lenta, lo fa quasi fermare.
      Si sosta in ogni dove, cappelle e cappellette, ho voglia di gridare.
      Il mare alla mia destra, campagna alla sinistra,
      la casa si avvicina, la sento profumare.
      Si blocca tutto e rido, la gioia è troppo forte, calpesto la mia terra.
      Ho voglia di restare!
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        Scritta da: Rosario De Rubertis
        in Poesie (Poesie personali)

        Tarantata

        Mi avvicinai ad un cerchio di persone curioso,
        e di che cosa e chi ancora non lo so.
        Facendo spazio tra la gente incuriosito,
        mi ritrovai ad assistere ad uno strano rito.
        Vi eran donne impavide, si rotolavan a terra,
        tra polvere e pietrucole, non vi era un filo d'erba.
        In mezzo a questa folla, veniva fuori un suono,
        a terzine battenti, suonava un tamburello.
        Violino e organetto, facevan da cornice
        al giro maledetto.
        La folla che pregava, la dama che imprecava,
        un orgia di stornelli, la mia mente offuscava.
        Dopo la danza strema, veniva raccattata
        e all'acqua di una fonte, di Santo benedetto
        subito rifocillata,
        Rimessa bene in forze, guarita l'ammalata.
        Chiesi a un passante singolo, informazioni vaghe,
        rispose con saggezza, son state tarantate.
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          Scritta da: Rosario De Rubertis
          in Poesie (Poesie personali)

          San Giovanni

          La leggenda parte da lontano e mischia le carte tra sacro e profano.
          Nasce un'attesa che tutti hanno e il 15 luglio sembra già capodanno.
          All'evento del Santo Patrono, tutti si mettono l'abito buono.
          Il miracolo vien rievocato e anche chi è ateo un poco ha pregato.
          Fin dall'alba parte la festa e il forestiero che passa resta.
          Si procede alla gran processione, la gente si unisce con gran devozione.
          Vengon fuori gli usi e i costumi, si sparano i fuochi e si accendono i lumi.
          Noccioline, semini e lupini, accompagnano il gruppo di massa,
          ascoltando la musica, della gran cassa.
          Si conclude la splendida festa e il Bolero accompagna chi resta.
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            Scritta da: Rosario De Rubertis
            in Poesie (Poesie personali)

            Amar la propria terra

            Amar la propria terra
            senza temer quel fil che quando non convien ti lascia a terra.
            Sostiene un po' qualcuno,
            che è giusto che io abbia quel marchio che,
            quand'anche si fa ben ti dice di dir no e ti tiene in gabbia.
            A romper queste briglie,
            ci vogliono un po' di forza e tanta rabbia.
            La libertà acquisita di impegnarmi da me
            per quel che manca a te.
            Non l'ha detto nessuno,
            mi affido un po' qualcuno che pensa come me
            che amar la propria terra è un fatto di passione, non solo di opinione.
            Composta venerdì 12 dicembre 2014
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              Scritta da: Rosario De Rubertis
              in Poesie (Poesie personali)

              Razionalmente

              Si dice che di norma,
              attende taciturno
              il responso finale.
              Si deve stare muti,
              provando ad aspettare,
              che qualche cosa cambi
              oppure rassegnare.
              La logica lo dice,
              la storia lo conferma,
              sprecando tante forze
              poi poco si produce.
              Sarò fuori dal coro
              ma verserò il mio impegno,
              per il più grande sogno.
              Razionalmente dice
              si inclinerà l'orgoglio
              ma s'esco vincitore
              sarò solo felice.
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                Scritta da: Rosario De Rubertis
                in Poesie (Poesie personali)
                Nell'aria sento profumo intenso
                che quando arriva mi fa fermare e penso.
                Penso a stagioni andate,
                in quelle strade di verdi ulivi e fiori nuovi,
                a passi lunghi che scorrevan lenti
                e mi portavan fino alla sabbia
                e al mar d'argento.
                La compagnia in spensieratezza
                mi davan il senso di vita mia
                e si sognava a quel da fare, tra qualche anno.
                Ora mi guardo con nostalgia
                a quel che è stato, ai sogni andati
                e a quelli non ancora realizzati.
                Mi fermo e penso
                e per fortuna lo sento ancora
                questo profumo intenso.
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                  Scritta da: Rosario De Rubertis
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Lunatica... mente

                  Lunaticamente a te mi affido
                  o piccolo satellite, di grande ispirazione sei dotato.
                  Ti cerco dentro il mare, ti cerco all'orizzonte,
                  per dare un po' di senso alle mie scelte avvolte,
                  per dare un indirizzo alla mia lunatica mente.
                  In lupo non mi vario dinnanzi alla tua pienezza,
                  da lupi mi difendo trovando pace e ampiezza.
                  Quando dinnanzi a me oltre alla tua tonda piena,
                  ritrovo solo il mare, ostacolo garbato
                  che i miei pensieri porta, ondeggiando da te,
                  per dare un senso armonico, alla mia
                  lunatica... mente.
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                    Scritta da: Rosario De Rubertis
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Infinitamente grande

                    Niente è come sembra,
                    un fluido surreale mi lega a te anche se,
                    davanti ai miei occhi non ci sei.
                    Non esiste visibil concretezza,
                    nelle mie vene scorri, nei miei respiri vivi.
                    Riesci ad evitarmi ostacoli giganti
                    e anche a supportarmi in scivoloni tanti.
                    Ti porto dentro ovunque, mi hai dato vita e luce,
                    mia entità immortale.
                    Quello che sento forte, non ha una descrizione,
                    è solo tanto esteso e infinitamente grande.
                    Composta domenica 15 marzo 2015
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