Poesie personali


in Poesie (Poesie personali, Poesie d'amore)

Sei nel mio cuore

Non pensare che la lontananza
o il silenzio
possano influire
sulle sfaccettature dell'amore.
Sei nel mio cuore,
non so come sei entrata,
ma l'alito infinito
che ti ha condotto, il vento
non potrà spezzare.
Nello spazio di sogni
il tempo vuoto pesa
della calma di baci
sul cuscino.
Vorrei condurti
sulla soglia dell'alba
fino al sole
ma non posso toccare la tua mano.
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    Scritta da: Antonia
    in Poesie (Poesie personali)

    È questa la guerra

    Mi hanno insegnato
    che altrove ho un fratello
    mi sono affannato
    per ritrovarlo.
    Ho scavalcato
    impervie montagne
    mi è apparso davanti
    in braccio un fucile
    ostaggio dell'odio
    del viver o morire.
    Gli ordini eseguo
    così lui mi ha detto
    per me sei il nemico
    me l'hanno insegnato.
    Rimane una croce
    anonima e spoglia
    fratello mi hai tolto
    il corpo non l'anima.
    È questa la guerra
    che affligge il pianeta
    che genera mostri
    violenza inaudita.
    Fratello ti supplico
    sotterra il fucile
    e coltiva il sogno
    di far germogliare
    la pace nel mondo.
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      Scritta da: Sannino Michele
      in Poesie (Poesie personali)

      Donna

      Donna
      resta ciò che sei.
      E vivi nella tua unicità,
      coltivando il fascino
      della semplicità,
      che ti rende meravigliosa
      ai miei occhi.
      Donna,
      il giorno più bello
      di chi vive della tua presenta
      fiore prezioso.
      Sii forte contro
      il vento del destino
      che distrugge,
      che mi priva,
      d'amare quel fiore raro
      del tuo essere
      donna.
      Composta mercoledì 8 aprile 2015
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        Scritta da: Antonia
        in Poesie (Poesie personali)

        A mio padre

        Padre ti penso
        non solo oggi
        che è la tua festa
        ma in ogni attimo
        dell'esistenza.
        Mi hai dato tanto
        con il tuo esempio
        poche parole
        ma un cuore immenso.
        Che importa padre
        se mi hai lasciato
        ti ha preso il cielo
        non l'hai voluto.
        Vivere a lungo
        non conta niente
        se a tutto e a tutti
        sei indifferente.
        È sempre viva
        la tua presenza
        se pur mi nutro
        della tua assenza.
        Rivedo te
        con me bambina
        le corse al parco
        quella piscina
        le notti insonni
        ad ascoltare
        tutte le fiabe
        che mi leggevi.
        Mi hai insegnato
        a sentire il mare
        a non arrendermi
        all'apparenza
        e a combattere
        per la giustizia.
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          Scritta da: Rosario De Rubertis
          in Poesie (Poesie personali)

          Studente pendolare

          Binario 9, il treno passa in fretta, stracolmo di persone.
          Il posto non mi aspetta, sono arrivato tardi,
          spingendo un po' di più, si entra anche a pressione.
          Il tempo passa lento, sembra fermar le ore.
          Tra una fermata e l'altra, si fuma e si discute, in barba al controllore.
          Le chiacchiere susseguono e conoscenze nascono.
          Le Marche e poi l'Abruzzo, si passa anche il Molise.
          Una ragazza scende e mi dispiace un po',
          si gira e mi saluta e pure mi sorrise.
          Siamo arrivati in Puglia, il cuore si rallegra.
          Mi sento già distrutto ma non ho visto tutto.
          Si scende per il cambio, col treno nazionale, più giù non si può andare.
          Aspetto con ritardo, il mezzo regionale.
          Locomozione lenta, lo fa quasi fermare.
          Si sosta in ogni dove, cappelle e cappellette, ho voglia di gridare.
          Il mare alla mia destra, campagna alla sinistra,
          la casa si avvicina, la sento profumare.
          Si blocca tutto e rido, la gioia è troppo forte, calpesto la mia terra.
          Ho voglia di restare!
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            Scritta da: Rosario De Rubertis
            in Poesie (Poesie personali)

            Tarantata

            Mi avvicinai ad un cerchio di persone curioso,
            e di che cosa e chi ancora non lo so.
            Facendo spazio tra la gente incuriosito,
            mi ritrovai ad assistere ad uno strano rito.
            Vi eran donne impavide, si rotolavan a terra,
            tra polvere e pietrucole, non vi era un filo d'erba.
            In mezzo a questa folla, veniva fuori un suono,
            a terzine battenti, suonava un tamburello.
            Violino e organetto, facevan da cornice
            al giro maledetto.
            La folla che pregava, la dama che imprecava,
            un orgia di stornelli, la mia mente offuscava.
            Dopo la danza strema, veniva raccattata
            e all'acqua di una fonte, di Santo benedetto
            subito rifocillata,
            Rimessa bene in forze, guarita l'ammalata.
            Chiesi a un passante singolo, informazioni vaghe,
            rispose con saggezza, son state tarantate.
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              Scritta da: Rosario De Rubertis
              in Poesie (Poesie personali)

              San Giovanni

              La leggenda parte da lontano e mischia le carte tra sacro e profano.
              Nasce un'attesa che tutti hanno e il 15 luglio sembra già capodanno.
              All'evento del Santo Patrono, tutti si mettono l'abito buono.
              Il miracolo vien rievocato e anche chi è ateo un poco ha pregato.
              Fin dall'alba parte la festa e il forestiero che passa resta.
              Si procede alla gran processione, la gente si unisce con gran devozione.
              Vengon fuori gli usi e i costumi, si sparano i fuochi e si accendono i lumi.
              Noccioline, semini e lupini, accompagnano il gruppo di massa,
              ascoltando la musica, della gran cassa.
              Si conclude la splendida festa e il Bolero accompagna chi resta.
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                Scritta da: Rosario De Rubertis
                in Poesie (Poesie personali)

                Amar la propria terra

                Amar la propria terra
                senza temer quel fil che quando non convien ti lascia a terra.
                Sostiene un po' qualcuno,
                che è giusto che io abbia quel marchio che,
                quand'anche si fa ben ti dice di dir no e ti tiene in gabbia.
                A romper queste briglie,
                ci vogliono un po' di forza e tanta rabbia.
                La libertà acquisita di impegnarmi da me
                per quel che manca a te.
                Non l'ha detto nessuno,
                mi affido un po' qualcuno che pensa come me
                che amar la propria terra è un fatto di passione, non solo di opinione.
                Composta venerdì 12 dicembre 2014
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                  Scritta da: Rosario De Rubertis
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Razionalmente

                  Si dice che di norma,
                  attende taciturno
                  il responso finale.
                  Si deve stare muti,
                  provando ad aspettare,
                  che qualche cosa cambi
                  oppure rassegnare.
                  La logica lo dice,
                  la storia lo conferma,
                  sprecando tante forze
                  poi poco si produce.
                  Sarò fuori dal coro
                  ma verserò il mio impegno,
                  per il più grande sogno.
                  Razionalmente dice
                  si inclinerà l'orgoglio
                  ma s'esco vincitore
                  sarò solo felice.
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