Poesie personali


Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie personali)
Incantatemi,
meravigliose stelle,
piccole fiammelle danzanti,
ad accorar i pensieri miei,
nascosti tra i meandri
di questo cielo cobalto.

Illuminatemi,
meravigliose stelle,
le notti insonni,
ch'io veda una realtà
che non fa male,
ch'io scorga,
tra i silenzi,
sentieri di pace,
vincendo paure che,
a rievocar,
l'anima trema.

Ora non più,
riemergerò col nuovo giorno,
mi addormenterò,
sull'arco di un sorriso,
cullata dalla calma
della vostra danza.
Composta lunedì 25 novembre 2019
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    Scritta da: Angela MORI
    in Poesie (Poesie personali)
    Raggi tiepidi di sole
    tra i vetri della finestra
    Come un velo leggero
    si snodano
    Al respiro dell'aria.
    I dettagli della stanza
    Come i profumi ed i rumori lontani
    Cornice degli incontri
    Mentre una lacrima
    e'come goccia nel mare
    Sul viso stanco
    Ed è un granello di sabbia
    la tua voce calda
    Che non pronuncia "ti amo".
    Sul letto sgualcito
    Sudore e baci
    Profumo e sudore
    e sono gentili le tue mani
    e mi sfiorano l'anima
    e nella nostra danza
    Di sospiri e passione
    mi cullo e mi conforto
    stremata e arresa
    di quello che mi dai
    un corpo perfetto
    ad amarmi senza amore
    un semplice respiro
    in un intera canzone
    Un ora colma di passione
    Invece dell'intera vita d'amore.
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      PRIMI GELI

      Mattini gelidi e notti bianche
      fredde, scintillanti come milioni
      di brillanti nelle guance
      di neve sono tutte ardenti,
      ora sei accanto al fuoco caldo
      e tostato, bevendo cioccolata calda
      e ti senti benedetto nel vedere
      uno spettacolo così bello
      come diamanti nel gelo che brillano.
      La prima spruzzata di neve scintilla
      con delicata armonia, gelide piccole stelle
      che si attaccano ai rami quasi spogli
      e scendono lentamente come minuscole lacrime
      l'inverno batte i suoi primi colpi,
      piccolo evento magico che prepara al freddo
      adoro l'inverno l'incanto del silenzio
      che fa meditare, correnti ascensionali
      che circondano l'inconscio, l'energia del sole
      è un lontano ricordo, remoto e misterioso.
      Passare nel bosco invernale è come
      leggere un antico passato che non si deve
      mai dimenticare.
      Composta giovedì 24 novembre 2022
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        Scritta da: Gabriele Ceci
        in Poesie (Poesie personali)
        Flotte di turisti
        Assetati e tristi
        Soldi in posti sfitti
        Tra madonne e cristi

        Misera estate in essere
        In fumi di sedere
        Tra cimici federe
        e pruriti misti

        Sognando l'estasi
        In sciami mistici
        Tra stelle e bilici
        Di legna e teschi viscidi

        Lo sfrecciare dei satelliti
        Il parlare attoniti
        Tra alcolici tonici e tonaci
        Di ubriachi maldestri monaci

        e ricercarsi in viaggi magici
        Cammini lugubri
        Sforzi molteplici
        Inseguendo complici

        e con le stelle litighi
        In lingue critichi
        Scelte opinabili
        Di altrui alibi e calibri

        Risposte inconsistenti
        Da darti mediamente
        In velocità latente
        Per smorzare mente

        e il cuore tristemente torna in altri luoghi
        Dove ricorda d'esser stato bene, ma poi?
        Ti rendi conto di sforzarti, vedi la memoria attorcigliarsi,
        e che in fin dei conti bene bene poi, non sei stato mai.
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          Scritta da: Gabriele Ceci
          in Poesie (Poesie personali)

          Calici Amari

          Passanti in cerca di sogni
          come in un sabato sera affollato
          svuotano calici di amaro mistero
          cercando il coraggio per un nuovo sorriso

          Percorsi segnati da orme leggere
          per quanto tracciati da passi pesanti
          inermi alle più fievoli onde di mare maree
          presi di mira dal tempo e dalle folate di vento

          Arrampicarsi sui muri del pianto
          credendo di costruirsi una strada un sentiero
          impegnandosi fino al midollo per vibrare
          di un gesto di un grido sincero

          Soli e accucciati bagnati di pioggia incessante
          l'umanità in panne impone se stessa alle masse
          esiste di esistenza estinta di amore
          di sentimento astinenza di impreciso spessore

          Sotto una pioggia fredda e pesante
          l'umanità resta muta e sferzante
          etichetta il ticchettio di ogni secondo
          escludendo l'esistenza di un intero giorno

          Come se ogni singola goccia avesse il suo nome
          e parlasse in un altro rumore
          e l'insieme non fosse più pioggia ma massa
          incapace di riconoscersi nella sua essenza

          Come se un filo d'erba non si sentisse parte di prato
          o una stella del firmamento parte di cielo
          per questo una goccia ci batte la testa
          e un ombrello non basta che per una sola persona

          Una persona alla volta si forma la massa
          e nella comprensione di questo c'è la sua forza
          Per questo l'umanità non lascia più un orma
          svuotando calici amari di sogni e speranza.
          Composta mercoledì 23 novembre 2022
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Luce misteriosa

            In novembre la luce fugge veloce
            il buio è così pesto, misterioso,
            affascinante! l'oscurità avvolge cielo e terra
            solo qualche stella brilla in cielo, immobile.
            adoro osservare il cielo notturno
            a volte sembra annunciare qualcosa
            di straordinario.
            Dunque, immersa con gli occhi verso l'alto
            a frugare le poche stelle luminose.
            Improvvisamente ecco apparire un aereo di linea
            con il suo lampeggiare di luce rossa e gialla,
            oltre la montagna da ovest, sorrido pensando
            quale sarà la sua meta.
            Sposto i miei occhi verso l'alto, al di sopra dell'aereo
            una strana stella sembrava scivolare lentamente
            con una luminosa luce fissa, rimasi stupita,
            sbalordita e attonita.
            La seguivo con gli occhi, cercando, di non perderla di vista
            sembrava qualcosa di magico!
            Silenziosa, stupenda, scintillava come una grande stella,
            dava senso di leggerezza, come se accarezzasse il buio
            ma scomparve ai miei occhi perché aveva raggiunto
            l'ombra del mio tetto,
            Corsi ad un altra finestra che dava a est... e l'oggetto lucente
            era in quello spazio di cielo, impressionante, imponente.
            Scivolava lentamente, maestosamente brillante! Come
            una principesca di luce, che passeggia nell'universo.
            Uno spettacolo seducente che ammalia, incantesimo
            attrazione, fascino per gli occhi...
            Poi improvvisamente la luce piano, svanì
            nella profondità del buio firmamento.
            Una grande stella? un pallone meteo?
            un satellite? Non lo saprò mai.
            Ma, mi ha fatto sognare.
            Composta martedì 22 novembre 2022
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              Scritta da: Carmine De Masi
              in Poesie (Poesie personali)

              Magia

              Quando la magia affascina lo scenario.
              Voglio restare all'ascolto della mia voce,
              aspettare la luce del tramonto e sentire i pensieri;
              amare la quiete per poter origliare il mio respiro.
              Adoro la tentazione della notte per spiare l'anima.
              Non nascondere gli impulsi della natura,
              preferisco cantare o pregare, leggere o ascoltare;
              magari invitare il cuore a perdonare...
              solo per donare Amore.
              Composta lunedì 21 novembre 2022
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                Scritta da: TERESA ESPOSITO
                in Poesie (Poesie personali)

                Non dimentico...

                È lì che mi troverai,
                nelle mie parole,
                nella tua memoria.
                Ti racconterò dei battiti
                accelerati del mio cuore
                della paura che mi assalì
                quando bussarono alla porta,
                della paura che mi imprigionò
                quando venni deportato.
                Io non ero un uomo,
                ero un ebreo.
                Sulla mia Stella di David,
                gialli i triangoli
                e la pelle marchiata
                come animale da macello,
                mentre echeggiava nel vento
                il mio numero tatuato.
                Ricordo ogni parola ascoltata
                di quando venni picchiato
                sputato, umiliato ...
                Sotto quel cielo di cenere
                vivevano spietati assassini
                Era tempo di Olocausto
                nel campo della morte.
                Provo rabbia e rabbia ancora.
                Provo dolore e dolore ancora.
                Sono tanti e tanti i bambini uccisi.
                Ho visto orrori:
                neonati lanciati come palle
                chiusi in sacchetti e lanciati
                come bersaglio di pistole e bastoni;
                altri soffocati in tinozze d'acqua,
                o bruciati in stufe ardenti.
                Non dimentico i loro occhi,
                i corpicini denutriti,
                le testoline rasate.
                Quelle vocine innocenti,
                le sento nel cuore.
                Le urla,
                le odo nell'aria cupa della sera.
                Quel mucchio di scarpette invocano pietà.
                Non dimentico le donne
                che non erano più donne
                erano là, tutte in fila,
                a essere umiliate
                denudate,
                lavate col petrolio,
                sterilizzate.
                No, non posso dimenticare!
                Non puoi dimenticare!
                È lì che mi troverai,
                nelle mie parole,
                nella tua memoria.
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