Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Non abbandonarti nelle braccia dell'empio
non fustigare quanti bruciano la tua allegria
né avvinghiarti a sogni sospesi sui burroni
non venderti a nemici che bruciano la gioia.

Il tuo tempo ti è stato regalato per viverlo
con gli occhi pieni di azzurro del tuo cielo
con le tue mani aperte alla pioggia e al sole
in attesa di maturare come un nuovo uomo.

Vivi la tua giovinezza senza vendere l'anima
apri agli amici e nemici la bellezza del cuore.
Sii sempre attento alle suppliche dei poveri
perché sarai ricco in questa vita di ricordi.

Abbracci con forza la verità che germoglia
distruggi l'ingiustizia dei tribunali d'ipocrisia.
La tua voce faccia sbocciare la pura verità:
solo così lascerai un libro aperto all'umanità.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Sono le piaghe della storia umana
    a uccidere l'allegria del nostro cielo
    dove il forte vento spazza ogni giorno
    ricordi e lacrime dalla nostra memoria.

    Cresciamo all'ombra di antiche statue
    di vecchi rancori pieni di ruggine e odio
    con il malumore di politici senza futuro:
    si cambiò la storia da maestra a matrigna.

    Così si uccidono programmi e avvenire,
    si rimuovono morti e si lodano terroristi,
    si uccidono bambini con aborti di legge
    risorgono Sodoma e Gomorra contente.

    Così si prepara il nostro bel pianeta terra
    in questo terzo millennio di false illusioni
    con le bombe atomiche nascoste in fosse
    che saranno le tombe degli umani morti.
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      Scritta da: Antonio Cafasso
      in Poesie (Poesie personali)

      Alzheimer

      Non chiedermi di ricordare,
      non cercare di farmi capire.
      Lasciami riposare, fammi capire che sei con me,
      baciami sulla guancia e tienimi la mano.

      Sono confuso ben oltre la tua concezione,
      sono triste e sofferente e perso.
      Tutto quello che so è che ho bisogno di te,
      stammi vicino se puoi.

      Non perdere la pazienza con me,
      non imprecare, non rimproverarmi, non mi sgridare.
      Non riesco a dirti perché mi comporto così,
      non posso essere diverso, anche se ci provo.

      Ricorda solo che ho bisogno di te,
      che la parte migliore di me se n'è andata.
      Ti prego di non evitare di starmi vicino,
      amami finché la mia vita se ne va.
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        Scritta da: Stefano Cardarelli
        in Poesie (Poesie personali)
        Il cuore tra la Val d’Orcia e l’Amiata
        "lo sguardo si perde sulle terre dell’Orcia
        tra terra e stoppie … vola sui borghi silenti di Montegiovi e Montenero
        con le rondini respira il tepore dell’ultimo sole
        aspetto la sera, tra la val d’Orcia, e l’ombra del gigante
        Il tramonto chiude il giorno in terra di Maremma
        Il monte sacro ai Tirreni piano, piano, sparisce nel respiro della sera.
        Luci di borghi sospesi punteggiano la notte quieta.
        Una leggera brezza sale verso i colli
        e si perde nei vicoli bui dei paesi già addormentati.
        La notte si fa piena di luci dall’infinito.
        Si aspetta l’alba con la sua foschia e i suoi rumori per ridestare... l’incanto.
        Rimango con il ricordo chiuso nelle parole
        e con il cuore tra la val d’Orcia e l’Amiata".
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          Scritta da: Stefano Cardarelli
          in Poesie (Poesie personali)
          Dentro i tuoi occhi
          Potrei essere invisibile per questo mondo
          che non trattiene il respiro per un'emozione
          potrei essere una bolla di sapone
          tra le mani di un bambino
          potrei essere inchiostro nella penna di un poeta.
          Vorrei essere il sentimento di un sogno
          e il bagaglio dei nostri ricordi.
          Vorrei perdermi nella dolcezza di un bacio
          e nella tenerezza di un abbraccio.
          E poi mi accorgo che sono...
          dentro i tuoi occhi.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Don Chisciotte

            Discaro vagolare di fuggiaschi
            rifiutati dall'onda e dalla riva
            sostano sul bagnasciuga,
            una mamma
            un bambino piangenti
            come sogni gremiti di pane
            accarezzano ancora le notti...
            guarda
            dal suo cantuccio logoro dal tempo
            affacciato allo specchio
            don Chisciotte,
            grida ai giganti
            che girano
            come le pale del mulino a vento.
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