Poesie personali


Scritta da: SaMaps
in Poesie (Poesie personali)

Per una persona speciale

Non posso vederti in questo stato
piccolo angelo mio, adesso spaesato.
Questa vita pone a noi tanti ostacoli
e tu, tesoro, non farti troppi scrupoli.
Combatti, non demordere, non arrenderti
Dio ti da la forza, io il coraggio
tu devi vivere, la fatica ti sarà ricompensata
ma non abbandonarci mai.
Ti voglio bene.
Composta lunedì 11 gennaio 2016
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    Scritta da: SaMaps
    in Poesie (Poesie personali)

    Città Natale

    Perpendicolare ai Due Mari
    fuoriuscite tossiche e torrette industriali
    verticalizzano il magnifico panorama tarantino.
    Il fascino dell'orizzonte del mare, della costa,
    delle sfumature del cielo, si inginocchia servile.

    Il demonio vola indisturbato sopra la città natale,
    case rosse urlano, ma nessuno riesce ad udirle,
    l'immenso cimitero testimonierà per loro.
    Composta mercoledì 20 luglio 2016
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      in Poesie (Poesie personali)

      Ti accolgo fratello

      Ti accolgo fratello
      ho visto cieli mutare in continuazione
      il sole spuntare in gelide giornate d'inverno
      e riscaldare con i suoi flebili raggi
      chi caldo non ha più.
      Abbiamo salvato popoli perseguitati
      dalle guerre e da uomini senza Dio.
      Ho visto tante lune illuminare cieli senza stelle
      guardare verso un mare in tempesta
      indirizzare la sua luce su carrette
      colme di anime da salvare.
      Uomini adagiati sulle spiagge
      bambini soli da adottare e amare
      vecchi prima del tempo,
      sperare in una rinnovata giovinezza.
      Quante volte ha pianto il cielo!
      Ha versato le sue lacrime
      sulla terra e nel cuore
      ha fatto germogliare amore.
      Presto... presto!
      Una casa e un focolare per te fratello
      dammi le tue mani stringile forte
      accetta un sorriso e un po' d'amore.
      Non tutti ti apriranno le braccia
      ti ritroverò per strada
      a elemosinare un pezzo di pane
      tanto abbiamo fatto, ma non abbastanza.
      Vivrai fra la pietà e l'indifferenza
      ma tu resisti, qualcuno ti aprirà la porta
      c'è sempre un spiraglio di luce
      l'arcobaleno sta ovunque.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Ho idolatrato il tuo tempo!

        Ho idolatrato il tempo dell'amore vissuto con te!
        Quegli abbracci erano ancore che fissavano le
        note dell'amore sul mare in burrasca.
        I baci i nostri baci sembravano
        attraccati nel porto della sensualità
        ove onde di carezze c'inoltravano
        in gaie emozioni d'amore.

        Ho idolatrato il tempo vissuto con te
        attimi segnati dalle stelle quando le
        nostre bocche salate sussurravano passione
        sotto la flebile luce di luna falciata.

        Ho idolatrato le tue mani,
        delicate piume sulle mie gote
        a solleticarmi tutto il mio corpo
        in un fremito simile al fogliame di un pioppo
        sballottato dal maestrale.

        Di te non dimentico nulla,
        hai tracciato nell'anima
        tutti i minuti più belli
        momenti che io rievoco come ricordi di
        un ineguagliabile amore vissuto
        con intensa passione!
        Composta martedì 27 giugno 2017
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          in Poesie (Poesie personali)

          Mamma

          Mamma
          quando guardo la tua foto
          sei così viva,
          io ti guardo e vedo i tuoi occhi sorridenti.
          E ti guardo e ti guardo
          cerco un movimento, cerco un sorriso
          e più mi guardi più mi viene voglia
          di abbracciarti, di parlarti
          e allora, stringo forte quella piccola foto
          che tengo nascosta dentro la mia borsa
          e la stringo al petto.
          Per un istante sento il tuo abbraccio impetuoso
          sento il tuo profumo, sento i tuoi baci.
          Cos'è la vita? È un istante,
          quell'istante, per me, è l'eternità.
          Mamma, mamma.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Nell'autobus di linea urbana
            scendono e salgono facce strane.
            Tutti vestiti di silenzio notturno
            con occhi fissi su telefonino muto.

            Giovani occhi in cerca di ragazze,
            vecchi perduti nei loro tanti ricordi,
            mamme con bimbi che vanno a scuola
            tanti profumi che riempiono il vuoto.

            Nell'autobus di linea urbana
            si legge, si ride, si mormora.
            Qualcuno accenna un sorriso
            mentre un bambino sogna.

            È una moderna casa ambulante
            con inquilini sempre nuovi
            dove pochi dicono di conoscersi
            ma ognuno sa i vizi di tutti.

            Nell'autobus di linea urbana
            c'è sempre un pagliaccio nuovo
            c'è sempre una donna bella
            c'è sempre un uomo buono.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Scendevo il grande fiume Zambesi
              con battelli venuti dal Mississippi.
              I coccodrilli guardavano curiosi
              gli allegri e splendidi colibrì.

              Era un giorno di calore tropicale
              con forti odori umani e animali.
              Le gazzelle saltavano sulla riva
              dopo l'amore nella savana.

              Le grandi ruote con pale di legno
              rompevano i colori del tramonto
              mentre il rosso delle piccole nuvole
              si stingeva con il bianco delle onde.

              Scendeva insieme a noi una nenia
              che canticchiava una donna madre
              guardando la verde riva di Luabo
              dove aveva la casa che l'aspettava.

              Rimbombava la musica dei tamburi
              contro l'ombra di canoe sulla riva.
              Danzavano sotto la luna nuova
              i lavoratori dopo il giorno di lavoro.

              Le danze sanno di miti ancestrali
              i piedi battono il ritmo del tempo
              il sudore lava la fatica e la tristezza
              quando il cuore batte e non si arrende.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Anche in città è caduta lenta la neve
                in una notte tranquilla senza sirene.
                Le macchine in fila vestite di bianco
                non emetteno lamenti né rimpianti.

                Si aprono le finestre, nasce lo stupore
                i bambini si svegliano senza malumore.
                Gridano contenti con occhi sonnolenti:
                "è caduta la neve, com'è bella!".

                Ritornano a sognare nei caldi letti
                volando con gli uccelli sui bianchi tetti.
                La neve cade dolce e senza rumore
                la città è sepolta sotto un velo di candore.

                Tutto è bianco, tutto tace, è silenzio nella strada.
                Cadono i fiocchi nel silenzio e il mondo tace.
                Cielo e terra sono uguali in questo mattino di baci.

                Anche in città è caduta silenziosa la neve
                in una notte piena di attesa senza colori.
                I ponti e le tegole con neve e ghiaccioli
                guardano il mondo senza troppi timori.
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Ti offro fiori del campo di maggio
                  in questo mattino di tanta luce.
                  I colori sono troppo delicati
                  li vedrai specchiarsi
                  negli occhi di tua figlia.

                  Non chiudere le mani
                  per stringere il giorno
                  quando il sole scotta
                  a mezzogiorno.

                  Le ore che verranno
                  le vedrai riflesse nei fiori
                  gialli di ginestra
                  e rosse di rose.

                  Quelle già trascorse
                  le vedrai a terra
                  nei fiori morti
                  e nelle stelle.

                  Il nostro sorriso è un fiore
                  nasce, cresce e muore.
                  Lo sentiremo sempre nela voce
                  che matura nei nostri figli.

                  Continuerò a raccogliere fiori freschi
                  nel mattino dell'autunno della vita
                  quando le mie mani tremeranno
                  di pudore accarezzando il tuo viso.

                  Accettali, sono i fiori freschi
                  raccolti da tuo marito
                  appesi alle nostre ombre
                  che ci marcano il cammino.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Voglia di poesia

                    Non siam portati
                    per fare i segreti amanti,
                    il senso di colpa
                    si leggerebbe sul viso
                    ma non privarmi pure
                    del tuo dolce sorriso
                    perché in sua mancanza
                    non scriverei più.
                    Mi bastano, pertanto,
                    questi momenti d'amore
                    tra versi rimati
                    e rime baciate
                    ben lungi, però,
                    da lascive tenerezze
                    se di baci in carezze
                    non si finisce più
                    ed io, tra musa e poesia,
                    non ci capisco più.
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