Poesie personali


Scritta da: Carlo Peparello
in Poesie (Poesie personali)

Canzone Miraggio 60

Negli anni 60
camicia a fiori o camicia di forza
fuori la voce, dura la scorza
serviva coraggio
per seguire un miraggio
una chitarra invece di un fucile
per chi sognava, la vita era difficile
un vicolo lucido di lacrime
un accordo per svegliare le anime
di chi di musica sentiva il bisogno
saltare nel buio verso un sogno
non chiamatemi verità, non faccio strofe a caso
canto esperienza ma vado a naso
cerco un palco di stelle e sentieri nascosti
chitarra accordata, che bella sudata
ti serve il fuoco dentro
la notte è passata, lontano è lo spettro
ti serve una strada
una decisione sbagliata
ti serve guardare lontano
qualcuno che ti prenda per mano
chitarra accordata, che bella sudata
ti serve il fuoco dentro
la notte è passata, lontano è lo spettro
ti serve una strada
una decisione sbagliata
ti serve guardare lontano
qualcuno che ti prenda per mano.
Composta mercoledì 16 agosto 2017
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    Scritta da: A. Rinaldi
    in Poesie (Poesie personali)

    Non era poesia

    Non era poesia,
    poca cosa appariva,
    non poteva essere,
    non avevo te.
    La scrissi un tempo
    un tempo lontano
    quando non avevo te
    senza titolo
    né forma
    né rima
    né parole
    nulla che potesse sembrare poesia
    non poteva esserlo
    a quel tempo
    non avevo te.
    Eppure parlava di te
    la mia poesia
    senza titolo
    né forma
    né rima
    né parole,
    sta tutta in un bacio,
    te la regalerò
    così tu
    potrai abbracciarla.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Camminiamo ogni giorno sotto la pioggia o sotto il sole
      con i pensieri che si perdono fra le nere nuvole del cielo
      anche se i nostri semafori della vita si accendono di rosso
      quando sogniamo di camminare su grandi lastre di gelo.

      Camminare in questo mondo senza saper leggere i colori
      che ogni giorno invadono i nostri sensi e le nostre pupille
      vuol dire che siamo in una zona oscura del nostro letargo
      in attesa di purificare i nostri fantasmi con divine scintille.

      Dovremmo apprendere a convivere con i nostri strani sogni
      quando la notte dipingiamo con la nostra mente senza cuore
      quelle fantasie che nascono a mezzanotte senza un calendario
      per indicarci dove ci troviamo in che anno, mese, giorno e ore.

      Camminare come uomini svegli sulle strade di questo mondo
      vuol dire aver tracciato un buon cammino pieno di bei ricordi.
      Il cuore di noi uomini si riempie con Dio, amando una donna
      ma senza perdere la bussola della vita per non essere balordi.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Ogni uomo ha la sua ombra que lo segue nella vita:
        nasce, cresce, si curva, si allunga, sparisce, ritorna,
        ma lei non ci abbandona anche quando non c'è il sole.

        È la nostra compagna nei giorni di pioggia e di nebbia,
        quando siamo allegri o quando il cuore è triste e solo.
        Mi domando: perché ci accompagna senza dire parola?

        Noi ci arrabbiamo, gesticoliamo, piangiamo, preghiamo,
        lei è sempre silenziosa: ci imita, ci segue e si nasconde.
        La nostra ombra ci ricorda che alla luce siamo stesi a terra.

        È la nostra foto fatta d'ombra che ci guarda dal basso in alto:
        è la nostra anima che non ci abbandona mai quando siamo soli
        o è il nostro angelo custode che ci ricorda di essere veri uomini?

        È certo che siamo chiamati a vivere ogni giorno sotto la luce
        se vogliamo specchiarci così come siamo nella nostra ombra.
        Lei ci dirà sempre come ci comportiamo quando la guardiamo.

        È il nostro specchio opaco dove ogni giorno ci ritroviamo:
        arriverà il giorno che anche lei ci abbandonerà silenziosa
        affidandoci in cielo nelle mani di Dio e in terra al pio riposo.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Di mattina presto al sorgere del sole d'agosto
          sono penetrato silenzioso in un bosco di pioppi,
          olmi, salici e tanti rovi pieni di more rosse e nere
          che ho messo in bocca al canto di belle capinere.

          Il silenzio del mattino era rotto da pochi uccelli
          illuminato dai bagliori del sole che lento appariva
          con raggi d'oro fra il fogliame verde che copriva
          lo stretto sentiero di erbe e alto sedano silvestre.

          Udivo le foglie secche chiacchierare sotto i piedi
          forse stanche di volare col vento sotto il cielo,
          preferendo finire per abbellire dei nidi di uccelli
          o essere calpestate per arricchire la loro terra.

          Ho camminato un paio di ore con lo zaino e bastone
          ascoltando come si svegliava questo mattino d'agosto
          in una lunga fascia di bosco verde lungo il fiume Ebro
          con cicogne e garzette beccando le ultime tenebre.

          Il sole lanciava i suoi raggi su anatre dal collo azzurro
          mentre due giovani aironi cenerini mi guardavano
          seduto sulla riva ascoltando la tenue sinfonia delle ore
          con la luce che illuminava lentamente la nuova aurora.
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            Scritta da: Giuseppe Cutropia
            in Poesie (Poesie personali)

            Ombre del cuore

            Mentre i giorni scivolano via,
            tra le ore che sembrano infinite lame che si conficcano nell'anima,
            il tempo porta via con sé ciò che resta della mia vita.
            E mentre la luna sbiadisce nel buio cupo di questa notte
            i miei occhi attendono te.
            Ti cercano tra le ombre dei "perché",
            trovandoti nella certezza di
            un "ti amo".
            I giorni passano inesorabili, calpestando i miei sogni.
            Non so quale abbraccio possa donare sollievo a questo dolore.
            Quello della speranza,
            che un tuo sorriso,
            possa donare tepore a questi occhi stanchi,
            occhi gonfi di tutte le lacrime del cuore.
            L'abbraccio di una tua parola,
            a soffocare questo dannato silenzio che tormenta tutto di me.
            Eppure
            in me fermo questo tempo
            in un eterno "ti amo vita mia".
            Composta lunedì 14 agosto 2017
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              in Poesie (Poesie personali)

              Abbi fede nel destino!

              Ti ho vista e in quel momento
              ho sentito vibrare il cuore,
              ci sei entrata e mai più uscita!
              Ti sento nel petto che irrompe!
              Nelle mani che braman la tua pelle,
              negli occhi che ti cercano,
              le labbra che ti sfiorano,
              ti ho vista e adesso
              risiedi nei labirinti
              della mia anima.
              Composta lunedì 14 agosto 2017
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                Scritta da: Marianna Iannarone
                in Poesie (Poesie personali)

                Perseidi

                Con i detriti
                ci si brucia
                anche se a rilasciarli
                è una cometa
                la terra ne attraversa
                l'orbita
                fatale è l'atmosfera
                frammenti di roccia
                si consumano
                per attrito.
                Splendono
                le scie luminose
                per essere ammirate
                nella notte fitta
                e lunga.
                Così,
                come per ogni fenomeno,
                ciò che si osserva
                è solo
                il risultato finale.
                Animi illuminati
                dopo tante catastrofi.
                Sguardi luminosi
                dopo tanti stravolgimenti,
                ritroverete l'incanto
                sotto questo cielo.
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