Scritta da: Nataly Laganà
in Poesie (Poesie personali)
Le poesie son
Le poesie son
petali che cadono dai fiori
del giardino del cielo.
Composta giovedì 13 novembre 2014
Le poesie son
petali che cadono dai fiori
del giardino del cielo.
Sono
frammenti di me
colori materie sostanze
tenuti insieme da uno spazio
che vuoto non è.
Opera
che è meglio
guardare da lontano
Ora si vede
che ho le mani.
Haftar non t'arrabbiar* (con l'Italia)
e riscopri la grande dignità che
infine al mondo la Libia ha saputo
palesar; quando in chiaro ha messo
che, questa, non è terra di nessuno
dove andar così, a pigolar* (Ong:
soccorso alla tratta), pur senza diritto
alcuno. E ora che la luce della ragione
vi possa illuminar* (Haftar e Serraj),
affinché l'unione del vostro
popolo in un solo Stato possiate
realizzar. L'intesa tra due diverse
anime ci va solo a guadagnar se
queste fattivamente si voglion
confrontar. Ed è anche quel che a
beneficio va di una grande umanità.
Una cosa sola: i diritti umani sempre
siano una vostra priorità.
Spiegalo al cuore il perché batte,
ti risponderà a ritmo eppure
le rotte saranno già impostate e
frantumeranno le tue dolci domande.
Spiegalo alla vita il perché fruisce,
permeata d'essenza, sorride e
bambina-occhi dolci il dolore irride
quando con la mente inciampi
in batuffoli di fenice.
Segnato dal tempo il tuo sorriso stanco
si poserà e tu,
che guardi e mi guardi ed io risplendo,
ringraziamenti e solo quelli avrai
da colui che ti ama.
Vorrei dedicare
poche righe alle donne,
la cui vita deve essere in rime
oppure
come un film da prima serata.
Gli vanno un po' strette le norme
e non gli bastano cose di facciata.
A quelle che
hanno amato un uomo invisibile
oltre ad ogni cosa possibile.
Di esse non puoi dire:... è innamorata
solo perché
si sciolgono per la persona amata
sono semplicemente
donne di cioccolata.
Mitica è per me
la lucciola di Trilussa
protagonista favolosa.
Si fan grandi in tanti,
specie di questi tempi
con parole di sapienti,
ammaestrano
con bell'esempi
e dietro la maschera
ci sono serpenti.
Di lei
approvo l'opinione
e non come la luna
che prendere in giro.
Manifesti ognuno
il proprio dono,
che sia
grande e illuminante
come il sole
o piccolo e grazioso
come la vera lucciola.
La verità non si può dire,
la verità non si vuol sentire,
la verità difficile da scoprire,
la verità è per chi sa capire.
Io non dico bugie,
io non dico la verità.
Si teni n'sirragghiati n'ta li vrazza
ogni sorta di tesori e di ricchizzi.
C'è cu u saluta da terra cu la mano
e c'è cu naviga pi ghiri luntanu.
Quannu lu vasa u suli è na meravigghia
tintu e n'fami quannu a genti si pigghia.
Forsi si senti sulu e abbannunatu
stu mare trarituri ca ni leva u sciatu.
U sentu chianciri di notti ogni tantu
mi unci chiaru e forti stu lamentu.
Mi pari un picciriddu senza matri
u signuruzzu mentri mori n'cruci.
Si fussi figghiu miu ti cunsulassi
strincennuti n'to pettu ti vasassi.
Li peni tua putissi alliviari
si un fussi fattu di acqua e sali.
Sugnu stanca d'avvertiri stu duluri
mi manca l'aria e trema puru u cori.
L'unicu modu pi putiriti cunsulari
è chiddu di moriri nno to funnali.
Traduzione
Il mare
Si tiene stretto tra le braccia
ogni sorta di tesoro e di ricchezza.
C'è chi lo saluta dalla terra con la mano
E chi lo naviga per andare lontano.
Quando lo bacia il sole è una meraviglia
cattivo e infame quando la gente si piglia.
Forse si sente solo e abbondonato
Questo mare traditore che ci toglie il fiato.
Lo sento piangere di notte ogni tanto
mi giunge chiaro e forte questo lamento.
Mi sembra un bambino senza madre
il signore mentre muore in croce.
Se fossi figlio mio ti consolerei
stringendoti al petto ti bacerei.
Le tue pene potrei alleviare
se non fossi fatto di acqua e sale.
Sono stanca di sentire il tuo dolore
mi manca l'aria e trema anche il cuore.
L'unico modo per poterti consolare
è quello di morire nel tuo fondale.
Sono nata in primavera,
nella stagione dove i fiori nascono,
le api volano,
gli uccelli tornano e si amano,
nidificano, depongono e arricchiscono il mondo del loro canto.
Prigioniera in un lungo inverno
ed io primavera impaurita,
avvolta dentro un bozzolo di fili e seta rossa.
Lì immobile a mangiar piccole briciole,
a bere piccole gocce...
ho donato
ho versato
ho creduto
il polline si sparse
e tanto amore dato al vento egoista e sacrilego
lo disperse.
La mia anima balla
con i passi leggeri
e sensibili del cuore.
Ballo scalza,
inno alla libertà
alla vita.
Ho ballato
tutta la notte
con te
di nascosto.
Non te ne sei accorto.
Spero ti sia piaciuto.
Il cuore sente,
sa, comprende.
Mordo la vita
bevo gli istanti.
L'imprevedibilità
è la mia forza
e il mio limite.
Camaleontica
sregolata
innocente
sofferente
oltremodo sensibile
e piena d'umanità,
sbandiero
le mie fragilità,
frammenti di follia
soffi di vento
gocce d'anima.
Genuina, spontanea
anima irriverente
sfarfallo qua e là
rincorrendo
sogni e fantasie.
Sono tutto
e il contrario di tutto.
Sono fatta così
un'anima libera.