in Poesie (Poesie personali)
La confusione del cuore
Nella confusione dei giorni che passano distratti,
nei pensieri romantici che riesco a fare a tratti,
nell'alternarsi di gioia e tristezza...
il fatto che ti amo è l'unica certezza!
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Nella confusione dei giorni che passano distratti,
nei pensieri romantici che riesco a fare a tratti,
nell'alternarsi di gioia e tristezza...
il fatto che ti amo è l'unica certezza!
Ora... è la luna che mi spiega...
le parole sono solo punti mentre la luna,
beh lei è l'immagine
definita di quei punti...
Frenetiche vite che si perdono
ai rintocchi monotoni di un
campanile... la vita si smarrisce...
La luna si beffa di noi con un sogghigno...
ci guarda... ma resta lì...
e così capisci che
alla fine è tutto un gioco...
così si mettono le carte in tavola
per giocare con il destino,
per giocare con la luna...
o forse è solo con se stessi la partita...
perché ti accorgi che tutto
ciò che ti circonda è futile...
e allora che resta da fare?
Guardare la luna!
La strada era cosi lunga,
infinita nel buio della notte.
Grigia e rigida;
Dritta...
Dritta come quella riga
tracciata da una lacrima
che lentamente scendeva
sul mio viso
durante il viaggio di ritorno.
E poi un'altra... e un'altra ancora...
Fino pansare che di colpo
fosse iniziato a piovere
tanto la vista di quella strada
era appanata...
Attorno il vuoto.
Ogni paesaggio, ogni semaforo,
ogni luce e ogni stella,
prendevano le astratte sembianze
di un "santo" che risuonava
nella mia mente.
Dentro quella macchina un dolore
color blu elettrico...
Elettrico come la scossa
partita da una speranza prima così
rosa, spontanea risultata poi invana.
Il viaggio parso quasi eterno
si era conluso.
Lo specchio non inganna:
vidi tante strade disegnate e dritte
su quel viso.
Ricordo... "è tutto così strano... "ripetevo...
Ma stavolta di più...
Sensazioni vissute e rivissute.
Scene viste e "bottoni di luce" rivisti...
Ho avuto paura. Ma questa mattina no.
Il calore nel sorgere del sole
mi ha asciugato le lacrime.
Un risveglio ancor più strano, diverso.
"... 2 e 14"... "dilettanti..."
Tranquillità tanto sognata.
Tranquillità tanto desiderata.
Tranquillità donata e rubata...
... Almeno "cento" volte...
In cosa devo credere?
Cosa posso sognare?
Cosa posso permettermi di sperare?
"E fu notte e fu mattino;
E fu notte e fu mattino..."
Quanto? Quanto tempo passerà
prima di poter esser felice
e senza pensieri...?
Attendo ancora quello spirito
portatore di buone conferme...
Fatti vivo!
O continuerò a percorrere
questa strada lunga e vuota
ma ricca di pensieri e sogni
che nessuno, o quasi, può vedere.
Cosa conta amarti così tanto
se non posso rimanerti ancora accanto?
Cosa conta il battito del cuore
se questo amore vuoi far finire?
Cosa conta l'aver atteso invano
di prendere ancora la tua mano?
Cosa conta lo sguardo della gente
se ciò che vuoi ti riempie assai la mente?
A questo mondo solo tu conti
e al rifugio che ti aspetta non ci pensi?
E si signori, la festa è già finita,
adesso quì si chiude la partita.
Abbiamo riso e insiem abbiam scherzato
e quel che resta è che tu te ne sei andato...
Ci si innamora di un sogno?
Non so nulla di te
e ti amo tanto,
amore mio senza rimpianto,
non penso né ieri né domani
ma penso a noi così lontani,
tu sei solo un nome
non hai un corpo,
ma la tua anima
mi da conforto,
non so se ci sarà mai il desiderio
di vivere il dopo, quello vero...
Ho cercato dentro,
mi sono persa intorno,
nei sentieri bui della mente
ho incontrato te probabilmente,
ho lacerato visi,
ho spaccato cuori,
ho offerto fiori,
ho insabbiato il mare,
ho distrutto l'amore,
adesso sono fuori,
si fuori da te
perché io sono l'egoismo
e non c'è posto per me...
Dopo averti sognato
Mi sveglio nella luce del sole
Esco pensando a te
E rivivo quei mometi scolpiti nei ricordi
Ti incontro e tutto diviene realà
Si confonde con la fantasia
Ma tu ingnara di tutto non sai
Dei miei desireri
Nell'essere felice di vedeti sorridere
Nell'attendere l'instante che
Morfeo realizzi il mio sogno...
Vivevo nell'oscurita della notte
Vedevo solo un lontano puntino
Dentro il desiderio di andare
Correre e raggiongere
Incosciente quella luce
Vagavo verso di lei
Ma cercavo te
Raggiunta la fonte del desiderio
Cercavo invano di farla mia
In quel momento ti ho trovato
Sei entrata in punta di piedi nella mia vita
E ho compreso che sei tu
La luce che inonda il mio cuore e che
Riscalda la mia anima.
Canta Popolo mio, canta contento:
è nata finalmente una Nazione
colma di pregi e buona intenzione
(che in verità ci fa un po' spavento)!
Le tasse, hanno detto, caleranno;
le poste, gli ospedali e tutto il resto,
tutto risolveranno molto presto;
tutte le cose, poi, funzioneranno.
Avevamo scordato'sta canzone,
che alle nostre prime votazioni,
ci prometteva ogni mascalzone!
Ora che son passati sessant'anni,
ritornano a parlar di promozioni,
ripromettendo di annullar gli affanni!
Gì! Ho scoperto che la Poesia
nun è fatta pè ggente che lavora;
hai da capì: si manca l'armonia,
è Pentecoste senza Cannelora!
Ma come fai a scrive un ber sonetto,
ricco de ghirigori e fantasia,
si nun stai sdraiato sopr'ar letto
o nun te trovi a beve a l'osteria?
Come lo poi fa, accovacciato
a risorve un probbrema de lavoro?
La Poesia è pè lo sfaticato:
va fatta quanno stai senza fa gnente;
noantri così, appetto a loro,
scrivemo in rima: l'armonia è assente!
E parlanno de peste e de dolori,
de morte bianca, disastri naturali,
nun sai quanti ne trovi de Cantori
che ce scriveno sopra madrigali?
Quanno che diossina e inquinamento
ammazzeno duemila e più perzone,
er Poeta che cià temperamento
te ce ricama intorno'na canzone!
Li zampilli de sangue, pianti e strilli,
diventeno li canti de sirene...
È forse er fatto d'esse alquanto brilli
quanno scriveno "armonica poesia":
le fabbriche saranno cose amene
e tutto è come ritmo e armonia!