Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Persa alla Luna...

Ora... è la luna che mi spiega...
le parole sono solo punti mentre la luna,
beh lei è l'immagine
definita di quei punti...
Frenetiche vite che si perdono
ai rintocchi monotoni di un
campanile... la vita si smarrisce...
La luna si beffa di noi con un sogghigno...
ci guarda... ma resta lì...
e così capisci che
alla fine è tutto un gioco...
così si mettono le carte in tavola
per giocare con il destino,
per giocare con la luna...
o forse è solo con se stessi la partita...
perché ti accorgi che tutto
ciò che ti circonda è futile...
e allora che resta da fare?

Guardare la luna!
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    Scritta da: Giulia Guglielmino
    in Poesie (Poesie personali)

    Scossa di un omaggio blu

    La strada era cosi lunga,
    infinita nel buio della notte.
    Grigia e rigida;
    Dritta...

    Dritta come quella riga
    tracciata da una lacrima
    che lentamente scendeva
    sul mio viso
    durante il viaggio di ritorno.

    E poi un'altra... e un'altra ancora...
    Fino pansare che di colpo
    fosse iniziato a piovere
    tanto la vista di quella strada
    era appanata...

    Attorno il vuoto.
    Ogni paesaggio, ogni semaforo,
    ogni luce e ogni stella,
    prendevano le astratte sembianze
    di un "santo" che risuonava
    nella mia mente.

    Dentro quella macchina un dolore
    color blu elettrico...
    Elettrico come la scossa
    partita da una speranza prima così
    rosa, spontanea risultata poi invana.

    Il viaggio parso quasi eterno
    si era conluso.
    Lo specchio non inganna:
    vidi tante strade disegnate e dritte
    su quel viso.

    Ricordo... "è tutto così strano... "ripetevo...
    Ma stavolta di più...
    Sensazioni vissute e rivissute.
    Scene viste e "bottoni di luce" rivisti...

    Ho avuto paura. Ma questa mattina no.
    Il calore nel sorgere del sole
    mi ha asciugato le lacrime.
    Un risveglio ancor più strano, diverso.
    "... 2 e 14"... "dilettanti..."

    Tranquillità tanto sognata.
    Tranquillità tanto desiderata.
    Tranquillità donata e rubata...
    ... Almeno "cento" volte...

    In cosa devo credere?
    Cosa posso sognare?
    Cosa posso permettermi di sperare?

    "E fu notte e fu mattino;
    E fu notte e fu mattino..."
    Quanto? Quanto tempo passerà
    prima di poter esser felice
    e senza pensieri...?

    Attendo ancora quello spirito
    portatore di buone conferme...
    Fatti vivo!
    O continuerò a percorrere
    questa strada lunga e vuota
    ma ricca di pensieri e sogni
    che nessuno, o quasi, può vedere.
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      Scritta da: Anna D'Urso
      in Poesie (Poesie personali)

      Cosa conta?

      Cosa conta amarti così tanto
      se non posso rimanerti ancora accanto?
      Cosa conta il battito del cuore
      se questo amore vuoi far finire?
      Cosa conta l'aver atteso invano
      di prendere ancora la tua mano?
      Cosa conta lo sguardo della gente
      se ciò che vuoi ti riempie assai la mente?
      A questo mondo solo tu conti
      e al rifugio che ti aspetta non ci pensi?
      E si signori, la festa è già finita,
      adesso quì si chiude la partita.
      Abbiamo riso e insiem abbiam scherzato
      e quel che resta è che tu te ne sei andato...
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        Tu, un sogno...

        Ci si innamora di un sogno?
        Non so nulla di te
        e ti amo tanto,
        amore mio senza rimpianto,
        non penso né ieri né domani
        ma penso a noi così lontani,
        tu sei solo un nome
        non hai un corpo,
        ma la tua anima
        mi da conforto,
        non so se ci sarà mai il desiderio
        di vivere il dopo, quello vero...
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          Scritta da: Manuele Malatesta
          in Poesie (Poesie personali)
          Vivevo nell'oscurita della notte
          Vedevo solo un lontano puntino
          Dentro il desiderio di andare
          Correre e raggiongere
          Incosciente quella luce
          Vagavo verso di lei
          Ma cercavo te
          Raggiunta la fonte del desiderio
          Cercavo invano di farla mia
          In quel momento ti ho trovato
          Sei entrata in punta di piedi nella mia vita
          E ho compreso che sei tu
          La luce che inonda il mio cuore e che
          Riscalda la mia anima.
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            Scritta da: Pierluigi Camilli
            in Poesie (Poesie personali)

            Ricorsi storici 1948, 1953,... 1994... 2008...?

            Canta Popolo mio, canta contento:
            è nata finalmente una Nazione
            colma di pregi e buona intenzione
            (che in verità ci fa un po' spavento)!
            Le tasse, hanno detto, caleranno;
            le poste, gli ospedali e tutto il resto,
            tutto risolveranno molto presto;
            tutte le cose, poi, funzioneranno.
            Avevamo scordato'sta canzone,
            che alle nostre prime votazioni,
            ci prometteva ogni mascalzone!
            Ora che son passati sessant'anni,
            ritornano a parlar di promozioni,
            ripromettendo di annullar gli affanni!
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              Scritta da: Pierluigi Camilli
              in Poesie (Poesie personali)

              All'Amico Giggi

              Gì! Ho scoperto che la Poesia
              nun è fatta pè ggente che lavora;
              hai da capì: si manca l'armonia,
              è Pentecoste senza Cannelora!
              Ma come fai a scrive un ber sonetto,
              ricco de ghirigori e fantasia,
              si nun stai sdraiato sopr'ar letto
              o nun te trovi a beve a l'osteria?
              Come lo poi fa, accovacciato
              a risorve un probbrema de lavoro?
              La Poesia è pè lo sfaticato:
              va fatta quanno stai senza fa gnente;
              noantri così, appetto a loro,
              scrivemo in rima: l'armonia è assente!
              E parlanno de peste e de dolori,
              de morte bianca, disastri naturali,
              nun sai quanti ne trovi de Cantori
              che ce scriveno sopra madrigali?
              Quanno che diossina e inquinamento
              ammazzeno duemila e più perzone,
              er Poeta che cià temperamento
              te ce ricama intorno'na canzone!
              Li zampilli de sangue, pianti e strilli,
              diventeno li canti de sirene...
              È forse er fatto d'esse alquanto brilli
              quanno scriveno "armonica poesia":
              le fabbriche saranno cose amene
              e tutto è come ritmo e armonia!
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