Creatura, la vita è un avventura che non sempre dura ma tu sei pura non aver paura si sicura niente perdura neanche la paura.
Creatura, avrò di te cura tu sei quel che dura sei la natura sei la verdeggiante radura, sei delle olive la premitura sei dell'età la matura e la pura.
Creatura, non aver paura l'uomo conosce la cura non ha ancor misura, ma niente perdura tu stanne sicura.
E ora sei partito, per un viaggio infinito ma dove vuoi andare se la rotta devi trovare? Ci sono i punti accesi, due fari nella notte uno è il tuo passato, confuso e malandato l'altro è il tuo destino incerto ma vicino. Stringi i pugni e pensi che di certo non puoi stare tutta la vita a navigare...
A fatica sono entrati ma di certo li ho domati. Sul soffice percorso il cavallo tra le noci. Tra le foglie umide con i piedi pesanti. Una quercia davanti al sole una chiesa dietro al colle. Tocco le tue mani in un luogo segreto. Il rio la bagna e il tempo la erosa. Un ape a terra curiosa in cerca dei suoi ricordi. Un ritorno alle origini verso la porta dei sorrisi. La mano nei legumi il contatto con la natura. Un po' di erba medica per la nostalgia. Un po' di fieno per la terra mia. Una carezza e un bacio per te dolce...
Quanta tristezza in questo cuore... Cuore malato: Incurabile voglia di dare il proprio sangue e di ricevere il medesimo. Quanta tristezza in questi occhi... Occhi cechi: Non vedono l'ora... di poter sorridere davvero senza più doversi nascondere dietro di un trucco un po' pesante. Quanta tristezza in questo corpo... Corpo che danza immobile: Ballano solo i pensieri che vivono liberi nalla mente. Tutto li dentro scorre veloce, ma il mio corpo è fermo. Lascia che tutto giri intorno a lui. È un concetto egoistico forse? O è solo paura di reagire?
Appoggiai l'orecchio sul quel petto. Il cuore batteva così forte... Perdon...! Era ritmo. La musica viveva dentro a quel corpo. Alzai la testa. Vidi quelle mani danzare, sembravano disegnare splendide linee in armonia con l'aria e con lo sfondo di miele. Cuore di miele... (corazon de hielo)... Diario segreto ti confido anche questo sogno...
"Papà" all'ennesima potenza chiamato, cercato, rimpianto e amato. Io, speravo che chiamandoti il mio amore ti imprigionasse alla Vita e invece crudele e sorda, Lei, ti abbandonava.
Dopo dieci anni, rimane ancora questa parola sola, intensa e avvolgente che riecheggia nella mia aria, nei miei ricordi e nel legame del mio amore per te infinito. ... e il tempo non scalfisce l'amore.
Tu non sei buona, Minù: come sei cattiva... Hai osato del toccato un po' di più; sei una predatrice alla deriva balìa di ratti enormi, e niente di più. Quanti cuccioli tuoi sepolti sono al sicuro Nell'increduto mondo dei tuoi avi? Mangi da tempo sempre meno, e Clara e Giulia, donne vengono di rado... È primavera Minù, e sai che questa notte al "Grigio " o a qualunque altro e i feromoni sazi si addormenteranno come te, col ventre che trabocca di vita e di dolore ché non sai a chi tocca. Resti per ore vicino al grattatoio Da tanto, immobile sotto le tue unghie; Come un tacito accordo le tue fusa puntuali alle carezze le archiviamo. Sai che ti guardo e so che fai lo stesso: Ma adesso lo facciamo di nascosto Per non vederci vecchi e scrivere col gesso.