Poesie personali


Scritta da: Cleonice Parisi
in Poesie (Poesie personali)

Va nel Mondo

Hai tra le mani tesori lontani;
Hai nel cuore la via del dolore;
Hai nella mente la sola sorgente.
Va nel Mondo e aiuta la gente.

Hai nel sorriso il volto di Dio intriso;
Hai nei gesti, modi modesti;
Hai nel dire quel, che si vuol sentire.
Va nel Mondo e comincia a dire.

Hai nei pensieri i veri sentieri;
Hai nel fare, molto da dare;
Hai nei tuoi giorni lo scrigno dei sogni.
Va nel Mondo e ascolta i bisogni.

Non userai la vil moneta
è in te l'acqua che disseta.

Non userai catene e funi
per trascinar la gente
diffonderai profumi.

Hai tra le mani il fare
di chi ha nel cuore il mare
Va nel Mondo e comincia dare.
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    Scritta da: Cleonice Parisi
    in Poesie (Poesie personali)

    Un ragno mediocre

    Un ragno mediocre,
    bene si copre
    di parole non proprie.

    Sa circuir la mente
    col suo poco
    col suo niente;

    Sa apparir vero
    mentre nel petto
    ti inetta veleno;

    Un ragno mediocre
    galleggia se piove
    e la sua malasorte
    gli schiude le porte.

    Un ragno mediocre
    ha in cuor il suo soltanto
    chi lo conosce
    non se ne farà mai vanto.
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      Scritta da: Cleonice Parisi
      in Poesie (Poesie personali)

      Nel sogno

      Ti direi tante cose
      sfiorando il tuo ascolto
      sappi che ti Amo molto;

      Ti parlerei di questo e quello
      ma non eviterei duello;

      Ti sognerei senza penombre
      e per il tuo cuor
      darei fiato alle trombe.

      Nel sogno
      vissuto e non toccato
      sappi che ti ho tanto Amato.

      Ti direi tante cose
      e per te sboccerei rose;

      Ti parlerei di questo e quello
      ma il nostro sarà un falso duello;

      Ti sognerei senza ponte
      e del tuo cuore
      sfiorerei le sponde;

      Nel sogno vissuto e non toccato
      sappi che ti ho tanto Amato.
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        C'è ancora

        C'è ancora tanto amore
        da tirare fuori
        c'è pure la paura per il tuo domani,
        ci sono le tue mani da tenere strette
        mentre la vita scorre troppo in fretta,
        non dire quanto amore provi ancora
        per non spezzare ciò che ti lega ora,
        non dire che il silenzio è una speranza
        se poi decide lei la tua esistenza,
        trova il coraggio di dire al mondo intero,
        che il battito del tuo cuore è sincero...
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          Scritta da: Elisa Nicolò
          in Poesie (Poesie personali)

          Sordo rancore

          Amare queste anime
          mi spengono e tormentano,
          le lacrime mi affogano
          bruciando tutti i lividi,
          bloccando quei brividi
          di una storia ormai passata
          che mai sarà dimenticata.
          Bramosa di vendetta
          rimango ferma, immobile,
          codarda, per ferirti.
          Avvolgo il mio presente
          di sogni un po' infantili
          per spegnere la rabbia
          che soffoca il mio petto.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Dopo l'incidente

            E mi nascondo,
            col volto coperto di pianto,
            lontana dai colori del mondo,
            portando le labbra al tuo manto,
            sperando nel tempo infecondo.

            Mi diparto da chi mi domanda,
            sorridendo di dargli un sorriso,
            mentre il cuore ancor vivo comanda
            una nuova speranza al mio viso...

            ... Non ricordo nemmeno il tuo odore
            che, mischiato nel vento, mi faceva impazzire
            io correvo seguendo il rumore
            di un misto tra amare e soffrire.

            Ma ben presto cadevo....
            nessuno mi offriva la mano
            e solo il destino mi invitava lontano:
            tante e lunghe parole...
            ... per poche illusioni di sole;
            e il piccolo fuoco annidiato nel seno
            intanto cresceva sul verde terreno.

            Un tantino di meno
            sarebbe bastato,
            a non farmi capire il mio gioco spietato:
            quante foglie da allora ho gettato lontano
            quanti rami ho strappato e bagnato...
            ma inutili gesti e sprecati pensieri
            han ben definito i miei desideri.

            Tu eri nel vero:
            io vivevo di un sogno straniero
            e le porte che ho attraversato
            non hanno svegliato il pensare sincero
            di un cuore colpito dal fato
            ... se solo io avessi sfruttato
            le poche parole che avevo imparato:
            altruismo, virtù e forse anche amore,
            ti avrei certamente scordato
            tagliando quel filo sottile e velato
            che imbriglia il mio cuore.

            L'avrei dunque spezzato,
            e senza ricordi lontani
            avrei scelto e forgiato
            un roseo domani....
            ma nulla di ciò che ho narrato
            è parte di me,
            il mio unico e splendido fato
            è intriso di te:
            quell'occhio straviato,
            quel viso sudato
            e quelle parole
            che parlano sempre d'amore;
            la voce un po' strana,
            la fretta e la calma un po' indiana,
            un misto di gioia e timore
            per rendere viva
            l'attesa più lunga e lontana.

            Il tuo corpo non c'è
            ma io non ti chiedo dov'è:
            aspetto nel tempo infinito,
            assieme a chi mi ha capito,
            coperta di zuccheri e ori
            vestendo i veri squallori
            di semi di rose e di prato
            creandomi un mito
            ogni giorno più scarno e sguarnito
            ma di nome Renato.
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              Scritta da: Cleonice Parisi
              in Poesie (Poesie personali)

              La donna abissale

              Aride parole su se stessa lancia
              perché del tuo consolar
              poi si riempia la pancia.

              La Donna Abissale
              conosce il suo male
              nefaste visioni le sue sensazioni.

              Triste e sempre smunta
              per lei il cielo non sarà mai trapunta.

              Inganna e si traveste
              porta ovunque la sua peste.

              La Donna Abissale
              ha al cor solo il male
              lo stesso che adesso
              le chiude l'ingresso.

              Osservala in vero nel magro sentiero
              lei attende la morte
              ma aperte ne ha già le porte.
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                Scritta da: Cleonice Parisi
                in Poesie (Poesie personali)

                L'invidia

                Cammina la formica attraverso gli irti sentieri
                e s'affatica;
                Vola l'aquila attraverso i venti del cielo
                e s'affatica;

                La formica avrà occhio per l'aquila
                ma l'aquila non scorgerà formica.

                La formica guarderà altrove
                e perderà le sue prove;
                L'aquila guarderà innanzi
                lasciando agli altri solo gli avanzi.

                Guarda al tuo sentiero
                qualunque esso sia
                e lì la tua via.
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