Poesie personali


Scritta da: Elisa Nicolò
in Poesie (Poesie personali)

Sordo rancore

Amare queste anime
mi spengono e tormentano,
le lacrime mi affogano
bruciando tutti i lividi,
bloccando quei brividi
di una storia ormai passata
che mai sarà dimenticata.
Bramosa di vendetta
rimango ferma, immobile,
codarda, per ferirti.
Avvolgo il mio presente
di sogni un po' infantili
per spegnere la rabbia
che soffoca il mio petto.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Dopo l'incidente

    E mi nascondo,
    col volto coperto di pianto,
    lontana dai colori del mondo,
    portando le labbra al tuo manto,
    sperando nel tempo infecondo.

    Mi diparto da chi mi domanda,
    sorridendo di dargli un sorriso,
    mentre il cuore ancor vivo comanda
    una nuova speranza al mio viso...

    ... Non ricordo nemmeno il tuo odore
    che, mischiato nel vento, mi faceva impazzire
    io correvo seguendo il rumore
    di un misto tra amare e soffrire.

    Ma ben presto cadevo....
    nessuno mi offriva la mano
    e solo il destino mi invitava lontano:
    tante e lunghe parole...
    ... per poche illusioni di sole;
    e il piccolo fuoco annidiato nel seno
    intanto cresceva sul verde terreno.

    Un tantino di meno
    sarebbe bastato,
    a non farmi capire il mio gioco spietato:
    quante foglie da allora ho gettato lontano
    quanti rami ho strappato e bagnato...
    ma inutili gesti e sprecati pensieri
    han ben definito i miei desideri.

    Tu eri nel vero:
    io vivevo di un sogno straniero
    e le porte che ho attraversato
    non hanno svegliato il pensare sincero
    di un cuore colpito dal fato
    ... se solo io avessi sfruttato
    le poche parole che avevo imparato:
    altruismo, virtù e forse anche amore,
    ti avrei certamente scordato
    tagliando quel filo sottile e velato
    che imbriglia il mio cuore.

    L'avrei dunque spezzato,
    e senza ricordi lontani
    avrei scelto e forgiato
    un roseo domani....
    ma nulla di ciò che ho narrato
    è parte di me,
    il mio unico e splendido fato
    è intriso di te:
    quell'occhio straviato,
    quel viso sudato
    e quelle parole
    che parlano sempre d'amore;
    la voce un po' strana,
    la fretta e la calma un po' indiana,
    un misto di gioia e timore
    per rendere viva
    l'attesa più lunga e lontana.

    Il tuo corpo non c'è
    ma io non ti chiedo dov'è:
    aspetto nel tempo infinito,
    assieme a chi mi ha capito,
    coperta di zuccheri e ori
    vestendo i veri squallori
    di semi di rose e di prato
    creandomi un mito
    ogni giorno più scarno e sguarnito
    ma di nome Renato.
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      Scritta da: Cleonice Parisi
      in Poesie (Poesie personali)

      La donna abissale

      Aride parole su se stessa lancia
      perché del tuo consolar
      poi si riempia la pancia.

      La Donna Abissale
      conosce il suo male
      nefaste visioni le sue sensazioni.

      Triste e sempre smunta
      per lei il cielo non sarà mai trapunta.

      Inganna e si traveste
      porta ovunque la sua peste.

      La Donna Abissale
      ha al cor solo il male
      lo stesso che adesso
      le chiude l'ingresso.

      Osservala in vero nel magro sentiero
      lei attende la morte
      ma aperte ne ha già le porte.
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        Scritta da: Cleonice Parisi
        in Poesie (Poesie personali)

        L'invidia

        Cammina la formica attraverso gli irti sentieri
        e s'affatica;
        Vola l'aquila attraverso i venti del cielo
        e s'affatica;

        La formica avrà occhio per l'aquila
        ma l'aquila non scorgerà formica.

        La formica guarderà altrove
        e perderà le sue prove;
        L'aquila guarderà innanzi
        lasciando agli altri solo gli avanzi.

        Guarda al tuo sentiero
        qualunque esso sia
        e lì la tua via.
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          Scritta da: Cleonice Parisi
          in Poesie (Poesie personali)

          Mille passi

          Mille passi

          Tra il dato e l'andato;
          Tra il tolto e il molto;
          Tra il dire e il fare;
          Mille passi tra te e il mare.

          Tra bianco e nero;
          Tra pioggia e sereno;
          Tra l'alto e il basso;
          Mille passi prima di un sorpasso.

          Tra il dire e il fare;
          Tra terra e mare;
          Tra sole e luna.
          Mille passi e più di una duna.

          L'orologio del vivere
          scandirà mille passi
          tra te e i tuoi successi,
          affinché gli stessi
          possan restarti impressi.
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            Scritta da: Cleonice Parisi
            in Poesie (Poesie personali)

            Ferma il Tempo

            Inchioda il tempo
            accendilo di un sorriso.

            Si cruccia mica sole
            quando un pochino muore?

            O dal suo sonno al mondo grida,
            l'inizio di una nuova sfida?

            Ferma il tempo
            legalo al tuo ieri,
            assaporalo nel tuo oggi,
            mentre lo proietti nel domani.

            Mica la foglia ingiallita
            grida alla vita la sua dipartita?

            O del suo cadere sà
            che in un altro corpo
            presto ritornerà?

            Ferma il tempo
            asservilo oggi
            a quel che il futuro chiede,
            e del passato fanne sgabello
            per appoggiarci il piede.

            Affinché il tuo guardare
            di molto si possa innalzare.

            Ferma il tuo tempo
            non ti crucciare
            molto ancora c'è da fare.
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