in Poesie (Poesie personali)
IL MUSEO STRANO
Non so se restare
in questo posto:
dovrei, più o meno.
Chiudermi in una
trapunta di cristallo
per intascare un cent
da chi mi fissa
e saggio decifra i miei "perché".
Commenta
Non so se restare
in questo posto:
dovrei, più o meno.
Chiudermi in una
trapunta di cristallo
per intascare un cent
da chi mi fissa
e saggio decifra i miei "perché".
Non so perché
ma tutto va da se
senza speranza:
o verde Dea,
non posso ormai più
adorarti; semplicemente
mi hai tradito,
non lo posso dimenticare.
Quindi devo andare avanti
da solo, senza di te...
sarà come andare
ramingo per i deserti,
lasciandomi portare
dal vento, e se il
sole piangerà, i miei
occhi faranno piovere
lacrime d'argento...
I petali si staccano dagli alberi
placando i deboli lamenti.
Sfuma in un pantano
il riflesso dell'iride.
Una tiepida euforia
mendica calore
mentre
le favole di primavera
disinfettano le mie paure.
E mi ritrovo qui...
piu sola di ieri,
a cercare sul viso la stanchezza...
anche se ciò non basta a sentire
la presenza di chi è lontano,
o il suono opaco... della voce...
di un tempo.
Solo pensieri spaventati,
e fuggiti davanti al sole,
per raggiungere o tornare
da chi troppo presto non ha più
nulla... ma deve continuare
a vivere.
Tu sei e non sei,
il passato ti rende così presente
e il presente ti rende così lontana.
Goccia dopo goccia mi bagna il viso, si confonde con le mie lacrime.
La tristezza si nasconde tra l'oscurità del grigio cielo.
Il rumore della pioggia nasconde il singhiozzare del mio dolore
che trova conforto solo sentendo il ticchettare della pioggia che conforta il mio animo.
E piove...
Assaporo
le tue labbra di rosa
ove il silenzio
abbraccia la notte
un grembo silvestre
dove cantano i grilli
le note le stelle le volte celesti
nel lago di carne
il mio essere sangue
oltrepassa i confini
dove muore o rinasce
l'eterno concerto
cara mi sei
ed elenco così al mio saperti.
Uso per te
parole semplici elementari:
mi servono per dirti dolcemente:
ti voglio bene.
Ci sarò
sarò presente
alta la fronte e il petto
e la coscienza intatta
immacolata
vibrante il corpo
affronterò silente
dalle tenebre
l'amica luce
ma
nel non risorgere su questa
infame terra
scintillerà il mio sangue
esploderò potente
oltre i confini
degli spazi
navigherò
farò l'amore
indi risorgerò fantastico
nelle braccia solitare delle mie braccia
semplicemente.
Quando s'addorme il sole
e in me sorge la notte
lasciami il tuo sorriso
sai mio bene
il buio mi spaventa.