Scritta da: Cleonice Parisi
in Poesie (Poesie personali)
Pochezza e Coscienza
L'insicurezza, l'ipocrisia e la tristezza sono i frutti della pochezza; la magnificenza, la lungimiranza e l'appartenenza sono i frutti della coscienza.
Commenta
L'insicurezza, l'ipocrisia e la tristezza sono i frutti della pochezza; la magnificenza, la lungimiranza e l'appartenenza sono i frutti della coscienza.
Quando ciò che è "basso"
chiederà luce per addivenire oltre,
spegnerai le stelle
coprirai il sole
e non avrai parole.
A ciò che è "basso"
l'abisso.
È sorridente,
l'uomo che del suo cor ne ha fatto pendente
mostra alla gente il suo esser guadente.
È triste e smunto,
l'uomo che al suo cor non è giunto
al prossimo mostra il suo disappunto.
Sii felice
la tua luce
esempio di pace.
Quell'odore di fragola
che da sempre mi fa gola;
quel sapore di sale
che sembra acqua di mare;
quel sentire che fa male
di melodie tanto care;
quel vedere un bel sorriso
quando sfioro un rosa viso;
quel tocco che rabbrividisce
quando poi tutto svanisce.
Giro quella clessidra tra le dita,
contemplo la sabbia all'interno,
è un po' secca,
i suoi colori si sono un po' spenti,
soffre,
odia chi l'ha intrappolata,
lei rivuole il mare,
l'aria di un tramonto,
il suono delle conchiglie,
lei ha bisogno di volare...
Rompo il vetro e la lascio andare...
Seguirò il tuo cammino fino al mare.
E come un fiume di rugiada
si assottiglia la passione,
era un filo sottile
ma mi specchiavo e non potevo...
L'avrei rivista
e come note melodiose
mi avrebbe conquistato...
L'aspetto senza sosta,
ogni minuto un'eternità...
Sentir così di corsa,
come una discesa senza fine,
il tramonto era vicino
e ancor più.
Un tramonto di solo suono,
voci calde come cera,
che scivola nelle vene calde.
Berrei sapendo di non potermi dissetare
acqua sei tu per me bisogno naturale
restando fermo sento il tuo scrosciare
barriere umane ostacolano la voglia mia di bere
attratto sempre più da lucentezza che lasci trasparire
rive di sabbia le mie mani si lascerebbero inondare
al tuo passaggio o dolce fiume
che scorri sempre più nel mio pensare.
Lasciatemi vivere
ora che il mio cuore batte...
Lasciate che il respiro
ingoi l'aria
e la mia mente assorba le sensazioni.
Lasciatemi il tempo
di pensare, di gioire,
di soffrire, di amare...
Lasciatemi, vi prego,
l'inconscio ricordo
del caldo suo ventre
ed io potrò
riconoscere tra le sue braccia
il suo calore...
Lasciatemi vivere
e dal mio primo palpito
potrò
scontrarmi con il mio destino
per ammansirlo con i miei desideri
per vincere battaglie
per piangere sconfitte...
Voglio vivere
Sono la vita...
Senza me
il vuoto del rimpianto,
per i miei sorrisi... negati,
per i miei occhi... spenti
per il mio cuore zittito,
dimorerà
anche negli intenti
indifferenti al mio non esserci
è cancellerà lo scoprire
il senso e la dolcezza
del mio amore
a ripagare il dolore...
negli occhi che mi guardano.
"Nella ricerca di un mondo a misura d'Uomo."
Stiamo a seminare
il frutto non puoi trovare,
patisce l'attesa
solo chi questa cosa non l'ha compresa;
Il mondo è terra arida e brulla
da cui fiorisce il nulla.
Di lavoranti c'è ne voglion tanti,
duri come diamanti
e della vita amanti.
Stiamo a seminare
lontano non guardare.
Pensa ad ora
questo è il tempo che ti sfiora,
semina parola.
Sono tornata indietro sui miei passi
salendo i gradini di una vita di sassi,
ho guardato dall'alto il mio oggi
con gli occhi e mente di una donna saggia.
Sono tornata indietro sui miei passi,
volevo cogliere ciò che persi,
ma il mio recinto era fatto di cipressi
e ciò che è andato non torna con i tuoi passi.
Sono tornata indietro sui miei passi,
sperando di vederti una volta ancora,
ma ora corro stanca fino all'oggi
dove c'è soltanto una labile aurora.
Sono tornata indietro sui miei passi,
invano, ma ora proseguo il mio stanco cammino
per vedere dove mi porterà questo triste mattino...