Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)
A volte amiamo un passato immaginato
emozioni sognate sogni inventati.

Amiamo l'ipotesi, la possibilità.
Quel irreale che poteva esserci,
che non c'è stato ma solo desiderato.

Amiamo un'emozione percepita ingrandita
fino all'infinito, fino toglierci il respiro.
Fino a togliere il respiro, fino a starci male.

Amiamo l'infinito di niente,
lasciando l'immenso
di ciò che abbiamo costruito.

Quel caldo abbraccio.
Un sorriso di bimba
quella realtà che ha riempito la nostra vita.
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    Scritta da: Francesco Costanzo
    in Poesie (Poesie personali)
    Il silenzio
    il dono più prezioso
    che ci sia,
    oggi che tutti noi
    abbiamo perso la via
    nel frastuono
    che dovrebbe riempire
    ma è soltanto un tuono
    di una tempesta
    di arida sabbia
    di un deserto fatto
    di pura rabbia.
    Rabbia per il vuoto
    per la solitudine
    per la malvagità
    che sono oggi il moto
    di un andare
    verso il nulla
    illusione meretrice
    che ci culla.
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      Scritta da: Francesco Costanzo
      in Poesie (Poesie personali)

      Il canto di un lupo solitario

      Luna
      stella dell'amore,
      di tutte le stelle
      la più vicina agli uomini,
      si dice che tu hai tante facce
      e che sei mutevole
      nel cielo così uguale.
      Ma gli uomini non sanno che anche tu sei uguale:
      come un girasole che si dischiude alla luce del sole
      e lo segue nel cielo per farsi riscaldare e nutrire,
      anche tu ruoti nell'universo alla ricerca della luce del sole.

      Luna
      stella dell'amore
      che tutti cercano e vogliono da te,
      quando gli uomini
      quanti uomini capiranno
      che le tue tante facce
      sembrano tante perche tanta è la tua sete d'amore?
      Loro non sanno perché
      è così tremula la tua luce
      quando
      si riflette nelle acque del mare,
      negli occhi degli avidi uomini.
      Che ne sanno
      della tua paura di rispecchiarti:
      paura di scoprire
      che l'unico Amore
      che tu possa ricevere
      sia quello che proviene dalla tua immagine riflessa,
      paura che gli insipidi uomini
      come se non bastasse
      ti chiameranno
      Narciso.
      Ma nella notte
      un lupo solitario
      ti grida,
      rivolto alla tua luce,
      il suo Amore.
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        Scritta da: Fausto Feltrinelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Evviva la natura

        È bello tra amici ravvivare la memoria,
        e parlare un po' della nostra storia,
        quando gli unici detersivi in cucina
        erano qualche foglia spinosa e la spolverina.

        Quando si usava la cenere per il bucato,
        eri sicuro che nulla veniva inquinato.
        Quando il vino si faceva nelle piccole cantine,
        prima che la scienza invantasse tante polverine;

        C'era anche allora la scuola di cantina;
        senza andare a Padova, la si imparava in cascina,
        Il papà era il maestro, il nonno il professore,
        ti insagnavan a pigiar ed a dargli il bollore.

        Il vino allora lo si beveva e non faceva male,
        oggi se non stai attento, finisci all'ospedale.
        Pensate che una volta se ti sentivi giù
        il dottore ti incitava a berne un po' di più

        La scienza ed il progresso ci facciano i piaceri:
        di lasciar la natura come era ieri,
        perché lei con noi è sempre generosa,
        se gli facciamo torto diventa dispettosa.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Un vecchio e un asinello
          scendevano dalla montagna
          perdendosi lentamente
          negli ultimi colori
          della valle.
          Una foglia di quercia
          cadeva su mani stanche,
          l'argento degli ulivi
          rinfrescava la speranza.
          Un pettirosso salutava
          il sentiero curvo,
          il vecchio cavalcava
          senza premura.
          Erano ormai due ombre
          il vecchio e l'asinello
          carichi d'umanità
          accumulata dentro.
          Camminavano nel silenzio
          pensando al domani.
          L'oggi era già passato
          pieno di speranze.
          L'asinello odorava
          l'ultimo fiore
          rimastogli negli occhi.
          Il vecchio sognava nella sera
          la gioventù trascorsa.
          Uno sguardo nella valle
          una campana in lontananza
          il viaggio continua
          ma l'asinello non raglia!
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            in Poesie (Poesie personali)

            La mia terra

            Questo destino non mi vuole aiutare,
            lontano da te per forza devo stare,
            ho dimenticato tanti dei tuoi profumi
            ma mi ricordo sempre dei tuoi costumi.

            Quello della mia terra mi piaceva molto,
            ma ovunque io sia stato non ho mai più sentito.
            Quanti figli hai nel mondo che hai perduto
            e quello che non è mai ritornato.

            In molti sono quelli che sono partiti
            ma non devi essere triste nessuno mai ti ha dimenticato,
            io sento molto il desiderio di venirti a trovare
            per vedere te è la mia famiglia accarezzare.

            La sera ti penso sempre prima che mi addormenti
            per ricordarmi di te con quel sentimento.
            Ma adesso solo il ricordo è rimasto
            di questo tuo figlio, che senza volerlo hai prestato
            ad un'altra terra che prima non conosceva,

            da dove aspetta un destino che mai arriva,
            mi piacerebbe molto da te ritornare
            ma il destino insiste che qui devo restare.
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              Scritta da: Assunta De Rosa
              in Poesie (Poesie personali)

              E lui ride

              Quando è che si chiuderà quella finestra,
              quella finestra che dà sul cortile del passato,
              si il passato, che d'accordo con il presente riesce ancora a prendersi gioco di me...
              Lui mi tiene legata e ride,
              si ride di me, perché infondo sono io che non riesco
              a fare a meno di guardare da quella finestra,
              faccio il suo gioco, e lui mi guarda e ride,
              è passato, eppure, è così presente che fa ancora male.
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                Scritta da: Don Juan
                in Poesie (Poesie personali)
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                la porta è aperta e non
                ci son catenacci a tenerti fuori.
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                è la mia vita questa,
                cenere dappertutto
                e un gran puzzo di bruciato.
                Ti servirà un po' di coraggio
                e tanta voglia di iniziare,
                perché è dalla polvere
                che devo ripartire.
                Ma se guardi bene
                laggiù nell'angolo c'è un fiore,
                un bocciuolo ancora acerbo
                che aspetta un sorso
                di vita per crescere e poi sbocciare.
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                porta con te un po' d'amore
                e una favola da raccontare
                perché anche fiori vogliono sognare.
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