Poesie personali


Scritta da: kikkakokka
in Poesie (Poesie personali)
La nostra vita che scorre,
come una lotta inesorabile
contro il male di sopravvivere a sé stessi,
cercando pace in altri luoghi,
altri luoghi umani...
altri momenti di lotta interiore e infinita,
la nostra vita che scorre via, fra le dita
come sabbia,
mentre ci aggrappiamo ad un sogno,
mai pienamente condiviso
e mentre ci accorgiamo
di essere andati in direzioni opposte
è tardi per cambiare, per nuove soluzioni
è tardi per capire
che sarebbe bastato così poco
un abbraccio silenzioso
un bacio appena sfiorato
una stretta di mano...
e saremmo ancora nello stesso treno
nello stesso vagone
nella stessa destinazione
saremmo ancora un noi
invece...
la nostra vita che scorre
e ci sfugge dalle mani
mentre rincorri lo ieri, passa il presente
ed è già domani...
eppure credevamo fosse amore.
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    in Poesie (Poesie personali)
    Ti ho visto per caso, ti ho incontrato volontariamente e improvvisamente ti ho amato.
    Ho sognato una vita con te, un amore senza fine e ho creduto alla tua buona fede.
    Ho vissuto attimi bellissimi, mi sembra ieri, attimi immortalati dentro me.
    Giorno dopo giorno ho aperto i miei occhi e ho iniziato ad aver paura.
    Temevo che quella persona che amavo era solo frutto di un'illusione.
    Ho sospettato nella speranza di sbagliarmi e invece era tutto vero,
    il destino mi stava girando le spalle, ho ricevuto un'enorme delusione e ho sofferto.
    Ho pianto, mi sono chiusa dentro di me a riccio e ho iniziato a pensare.
    E ho capito che non bisogna dare nulla per certo,
    che tutto ha una fine e non sempre è un lieto fine.
    Il dolore è diventato rabbia, una rabbia così pesante da soffocare il mio cuore,
    da farmi mancare il respiro, da non dormire la notte, da perdere il controllo,
    da farmi impazzire, da farmi agire senza più un minimo di dignità,
    da farmi provare l'odio per quell'amore che sentivo dentro.
    Ho creato uno spazio dentro me per l'odio e ho capito che sentivo qualcosa di veramente pesante che non riuscivo più a trasportare, perché mi stava conducendo per le vie più brutte che l'amore possiede.
    Il mio cuore e la mia ragione ormai comunicavano e si consigliavano l'un l'altro.
    E la mia ragione spiegava al mio cuore che l'amore è irrazionale, imprevedibile, speciale ma allo stesso tempo è molto crudele, perché ti stravolge la vita sia quando arriva sia quando va via...
    ma il mio cuore non smetteva di sanguinare e ho trascorso infinite ore in compagnia dell'odio per te...
    Non ottenendo risulati mi sono chiesta se non era il caso di farne di quest'odio una corazza che mi proteggesse da te, ma nemmeno questo è servito perché non dovevo proteggermi da te, perché tu ormai non c'eri più, ma da me e allora ancora una volta il ruolo di quell'odio dentro di me era inutile, perché odiarti non alleviava il mio dolore...
    L'amore è pazzia mi dicevo, l'amore è qualcosa che ti ferisce dentro e non va via...
    L'amore è incancellabile.
    Per quanto mi sforzassi a starti lontano, quella ferita era sempre con me, era una cicatrice cosi dolorosa che non potevo fare a meno di osservarla.
    Con il tempo però ho capito che non era uno sfregio ma la cosa più bella che la nostra storia poteva lasciarmi, perché protetta da tutto persino dal mio stesso odio e soprattutto profuma del bene per te!
    Quindi a che serve odiarti, allontanarti... continuerei soltanto a lottare contro me stessa.
    Per cui preferisco seguire quel profumo e dimostrarti il mio bene.
    L'amore ha diverse prospettive e può essere guardato con altri occhi...
    Gli occhi di un bene profondo e che non si esaurirà mai...
    tutto il resto è da cancellare e da dimenticare!
    Si riparte!
    Non da zero, ma con un bene sincero e con altre aspettative e altre speranze!
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      in Poesie (Poesie personali)

      Come odi et amo

      Forse provo ancora amore per te,
      forse non saprò più amare,
      forse morirò della mia gelosia,
      forse avrò un altro amore più devastante,
      forse non sarò mai felice,
      forse mi sveglierò da quest'incubo che mi accompagna,
      forse ancora odio le tue labbra e i tuoi occhi per come sono riusciti ad ingannarmi,
      forse ti odio perché hai annullato la mia vita!
      Mi manchi e soffro per te,
      maledico il tuo mondo e il giorno del cambiamento,
      mi pugnala saperti con chi ti ha portato via o con chi ti trattiene,
      mi disprezzo per ciò che ti ho permesso di fare alla mia vita!
      Forse non bastavo più a farti sentire vivo e
      forse la verità è che del mio dolore non ti è importato nulla, perché soffrivo io e non tu.
      I tuoi occhi sono due pugnali che mi ricorderanno cosa sei in grado di fare.
      Attraverso i tuoi errori ho capito qual'era il tuo sogno e
      nel tuo sogno io ho riconosciuto il mio incubo.
      Verrei da te, se svegliandomi da quest'incubo,
      mi rendessi conto che è stato solo un orribile sogno,
      ma purtroppo è la realtà e potrò amarti solo nei miei sogni!

      Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
      Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
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        Scritta da: blackpat
        in Poesie (Poesie personali)
        Amo il mare e le sue onde che si sovrastano, poi si dividono, poi tornano e si rinfrangono,
        spargendo il profumo del sale, misto al calore del sole; come un ballo lento e ritmato, il sole
        che con i suoi raggi sbatte sull'acqua e riflette specchi dorati che abbagliano gli occhi e te
        li fanno socchiudere.
        Amo il mare con i suoi orizzonti perché lasciano in te la sensazione dell'infinito, là dove
        si congiunge con il cielo, quando qui sulla terra tutto è così piccolo e tutto ha sempre una fine.
        Lo amo quando è notte, quando la luna lo attira verso sé come un'amante vogliosa,
        e la marea cresce nera e tenebrosa, s'inarca verso di essa fino a quando al mattino
        tornerà da quell'incanto, con le sue acque tanquille e rilassate,
        cantando un lieve mormorio di stanchezza e soddisfazione, quasi fosse
        il culmine di un amplesso.
        Amo il suo colore, che non è verde non è celeste, ma un indefinito miscuglio
        di chiazze che inneggiano alla natura, dove il firmamento specchia le sue meravigliose
        trasformazioni. Amo le sensazioni che richiama in me, quando a piedi nudi passeggio sulle sue
        rive e le mie gambe stanche vengono lambite, come avvolte da una morsa piacevole e
        rilassante, quasi fosse la carezza del mio uomo e lo amo perché tutta me stessa si sente
        in sintonia con esso; nella sua calma, nelle sue bufere, nei suoi capricci... nel suo andare
        e tornare sempre, nella sua immensa confusione...
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          in Poesie (Poesie personali)
          Il silenzio della notte che ci avvolge...
          le stelle una volta brillanti e dense, preda di poesie e sogni ora ricoperte da questo manto grigio...
          non hanno radice e profumo...
          i colori della notte che sembrano ovattare i miei pensieri...
          che sono sempre la...
          dove il sole non batte...
          dove il sole non nasce...
          dove il sole non ha colori...
          ed io che cerco riparo nel sonno...
          ma più scappo e più sono fermo...
          più chiudo gli occhi più vedo...
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)

            Sotto i Lampioni

            Sull'orlo del marciapiede
            per disperazione
            o semplice perversione
            s'incontrano corpi sconosciuti
            per un'ora.

            Quante mani si sfiorano.
            Quanto lo squallore
            vissuto, sentito.
            Quanta angoscia.

            Quanti orgasmi regalati
            piaceri provati
            o disgusto interiore?

            Prigioniere del bisogno
            schiave di una mafia.

            Distributrici di piacere
            sfruttamento interiore
            corpi martoriati.

            Volti soddisfatti
            volti disperati
            grida di piacere
            grida d'aiuto.

            Sotto i lampioni
            i colori si confondono
            la disperazione si cela
            il trucco nasconde
            ma la disperazione permane.
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              Scritta da: Fabio Ricci
              in Poesie (Poesie personali)
              T'immagini se tutti sognassero anche di giorno?
              Purtroppo non c'è più spazio per i sogni
              tutto quello che è futile ha riempito la nostra mente
              superficialità
              pregiudizi
              apparenze
              impressioni
              le banalità sono diventate i nostri pensieri meno banali
              vendi tutto ma non vendere mai i tuoi sogni diceva il comandante
              adesso è tutto l'opposto
              vendi cari i tuo sogni
              così puoi comprarti tutto il resto...
              ... si ma cos'è tutto il resto!
              E non mi rimane che restare in silenzio
              davanti al bancone del bar
              con le mie idee
              i miei sogni
              le mie ansie
              le mie paure
              e un bicchiere sempre pieno
              osservo e faccio pensieri
              esprimersi è sinonimo di perdita di tempo
              nessuno sa più ascoltare
              ha paura di ascoltare
              non ha voglia di ascoltare
              risparmio il fiato per quando ne avrò bisogno
              la guardo negli occhi una persona
              per capire se sta sognando
              nei tuoi ho visto tanta voglia di amare...
              cambieremo questo mondo
              o sarà questo mondo che cambierà noi?
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                Scritta da: Franco Mastroianni
                in Poesie (Poesie personali)
                Il giorno si prepara per partire, e le ombre naturali
                rimaste a far da coda si mettono a dormire.
                Ridono e scherzano gli ultimi raggi di sole solleticando le ombre della notte nascoste tra le viole, nemmeno il tempo di fare conoscenza,
                e le diurne ombre hanno già cambiato residenza.
                Si muovono le ombre notturne in cerca di luce artificiale, nascoste dietro i pali dei lampioni,
                o nei vicoli del passeggiare,
                vivono per le notturne strade, e muoiono quando una luce, si spegne o cade.
                Forme oleose si allungano colmando le crepe sui muri,
                si sdoppiano accarezzando case, lambendone gli scuri,
                alcune ombre più forti risalgono con disinvoltura le pareti, mettendo in moto fantasie di gioie, talvolta
                di scenari... tetri.
                Si cercano da sempre le due ombre tutto attorno,
                ma tutto è vano, tutto svanisce ad ogni sorgere o partir del giorno.
                Probabilmente si intravedono ogni tanto, ma è un attimo un gioco di riflessi.

                A vole quei riflessi
                accendono le ombre
                nascoste dentro noi stessi.
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                  Scritta da: Franco Mastroianni
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Le foglie si lasciano cullar dal vento che oggi si
                  comporta in modo strano,
                  si calma si avvicina e mi sussurra piano,
                  lasciati andare vieni con me dammi la mano,
                  ti voglio far vader da dove vengo, voglio spiegarti
                  perché a volte la mia forza non trattengo.
                  Nel mio girovagare per il mondo quà e là, son molto preoccupato, da quello che io vedo, state facendo a pezzi la vostra umanità, vi devo dare merito perché
                  sapete correre forte, più di mè.
                  Io bene o male soffio seguendo le mie mappe,
                  ma voi non avete più mete e non fate tappe,
                  il mondo è così bello così vario, e voi?
                  Riuscite a farlo andare all'incontrario,
                  sono sicuro che sballerete anche il fuso orario.
                  Mi accorgo sempre più del vostro modo ipocrita
                  di compiere le azioni,
                  e questo spiega la vostra bravura nel generare confusioni,
                  per colpa vostra faccio fatica a ritrovar le otri di vento, per colorare le stagioni.
                  Ora ti lascio, ti devo salutare ti rimetto a terra, madre natura chiama, mi ha chiesto di provare a spazzar via la guerra.
                  Ma prima di lasciarti in questa splendida mattina,
                  vi prego unitevi e fate in modo di riprendere
                  quello che avevate prima.
                  Da parte mia ti dico che soffierò dentro le vostre menti finché ne sarò capace,
                  parole che parlano d'amore, unione e pace,
                  continuerò a soffiare vento cadldo ai vostri cuori,
                  facendovi sbocciare nuovi amori.
                  E ancor più forte soffierò per liberarvi dai vostri
                  scompigli,
                  ma voi mettetecela tutta, pensate ad un mondo più pulito.
                  Pensate ai vostri figli.
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