Arsenico avvelena adesso il mio cuore Che trema davanti a te. Ho sperato che tu tornassi che un lampo ti riconducesse a me
ma oggi cessi d'essere ciò che eri oggi, anche se sola non sento il richiamo del tuo disamore che mi avviluppava mi avviliva come Ulisse innanzi alle sirene.
Così ti saluto, da lontano non saprai che il mio cuore avvelenato non t'appartiene più non sapevi quando esso era tuo ed è buffo che tu non conosca il distacco.
Eppure ho chiesto al cielo di te mille albe, mille tramonti ho atteso il tuo sguardo e tu non c'eri oggi il mio cuore, che era già tuo, troppo a lungo oggi è nuovamente mio, ne dispongo.
A mio piacimento sceglierò i ricordi terrò quelli belli, quelli che avevo scordato quelli di cui mi vergogno. Terrò te nel mio cuore, come un ospite sgradito che lo avvelena indispensabilmente terrò lì una me ormai perduta insieme a te, per sempre.
Tesoro, questa notte buia, triste solitaria Tesoro
dove sei stato questa e altre notti?
Ti aspettavo, seduta dietro una stella
Ti cercavo, rinchiusa quasi in cella Tesoro questo tempo ci separa
non mi consola sapere che ci sei
Tesoro questa notte è troppo buia non ti vedo non ti sento ma ti parlo perché - forse- l'eco delle mie parole ecco solo questo -forse- può raggiungerti
Amore cercato fra le pagine di libri altrui di vite altrui memoria mia o d'altri, solo ricordo
Amore perso -forse- mai conosciuto
Amore distratto cosa fai? Cosa pensi? Dove sei?
Questa notte ci divide ma quante notti ancora tra noi?
Quante notti ci sarai?
Amore: Tesoro cercato non trovato
ogni notte finisce ogni notte ha un'alba che le fa compagnia
Lì: ti aspetterò seduta immobile guardando addormentarsi anche l'ultima stella
Oltre i confini della speranza La luna è sempreappesa al cielo stellato, sono steso sulla sabbia ancora calda. Chiudo gli occhi, penso ai miei cari, lontano, soli nella mia bella terra africana. Mi trovo tra le dune di una spiaggia sconosciuta. Avevo atteso tutto l'inverno, nella mia terra, nella speranza che "una carretta" mi portasse sulle sponde delle italiche genti. Nessuno si accorge di me! Ma, un profumo di brezza marina mi assale, un fiore selvatico, bellissimo, accarezza il mio volto e una mia lacrima bagna i suoi petali un po' appassiti. Apro gli occhi e lo colgo, aspirando tutto il profumo che ancora riesce ad emettere. È l'alba, riprendo il cammino fra la gente ancora assonnata. Stringo forte nella mano il mio fiore! È autunno, sono tornato nella mia terra, dopo una traversata con un mare tempestoso. Ora, il mio fiore è fra le pagine del mio diario sgualcito, ancora pieno di sabbia. Leggo spesso il mio diario i miei pensieri, sempre tristi, le aspirazioni, le delusioni, la nostalgia cocente. Ora, cerco di cogliere l'ultimo alito di profumo, per ricordarmi quelle dune, quella lacrima rimasta sulle foglie appassite nel mio diario che accompagnerà la mia e la sua vita, tra il mare, la terra e la mia gente.
Non c'è più. È volato sopra un arcobaleno. Io adesso ricordo quel bambino. Non l'ho dimenticato. So che non sarà mai più come fu. Il bambino è un ricordo. Il bambino è volato. Lo posso solo ricordare e farlo rivivere nella mia fantasia. Io non sono in nulla ciò che fui.
Sfavillii di luce nei miei occhi, esplosioni di stelle nella mia mente. I battiti dei nostri cuori sincronizzati! Il nostro pensiero unico: desiderare l'incontro di due anime.
Io ti cerco dentro di me E tu mi sfuggi. Io ti cerco negli occhi Di una limpido donna E tu mi sfuggi. Perché temi che io Ti afferri? Io non voglio imprigionarti! So che tu ami La tua compagna Di viaggio Tristezza! Felicità e tristezza, L'Amore saffico Più vecchio e delicato del mondo.