Poesie personali


Scritta da: R. Parisi
in Poesie (Poesie personali)

Tesoro

Tesoro,
questa notte
buia, triste
solitaria
Tesoro

dove sei
stato
questa
e altre notti?

Ti aspettavo,
seduta dietro una stella

Ti cercavo, rinchiusa quasi in cella
Tesoro
questo tempo
ci separa

non mi consola
sapere
che ci sei

Tesoro
questa notte
è troppo buia
non ti vedo
non ti sento
ma ti parlo
perché
- forse-
l'eco delle mie parole
ecco
solo questo
-forse-
può raggiungerti

Amore
cercato
fra le pagine
di libri
altrui
di vite
altrui
memoria
mia o d'altri,
solo ricordo

Amore
perso
-forse-
mai conosciuto

Amore
distratto
cosa fai?
Cosa pensi?
Dove sei?

Questa notte
ci divide
ma
quante notti
ancora
tra noi?

Quante notti
ci sarai?

Amore:
Tesoro
cercato
non trovato

ogni notte
finisce
ogni notte
ha un'alba
che le fa compagnia

Lì:
ti aspetterò
seduta
immobile
guardando
addormentarsi
anche l'ultima stella

Amore
sono qui
ascolta
l'eco
delle mie parole

Vieni

Perché
senza
senso
è
questa vita
senza te.
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    Scritta da: Laura Sai
    in Poesie (Poesie personali)
    Oltre i confini della speranza
    La luna è sempreappesa al cielo stellato, sono steso sulla sabbia ancora calda.
    Chiudo gli occhi, penso ai miei cari, lontano, soli nella mia bella terra africana.
    Mi trovo tra le dune di una spiaggia sconosciuta.
    Avevo atteso tutto l'inverno, nella mia terra, nella speranza che "una carretta"
    mi portasse sulle sponde delle italiche genti.
    Nessuno si accorge di me!
    Ma, un profumo di brezza marina mi assale,
    un fiore selvatico, bellissimo, accarezza il mio volto
    e una mia lacrima bagna i suoi petali un po' appassiti.
    Apro gli occhi e lo colgo, aspirando tutto il profumo che ancora riesce ad emettere.
    È l'alba, riprendo il cammino fra la gente ancora assonnata.
    Stringo forte nella mano il mio fiore!
    È autunno, sono tornato nella mia terra, dopo una traversata con un mare tempestoso.
    Ora, il mio fiore è fra le pagine del mio diario sgualcito, ancora pieno di sabbia.
    Leggo spesso il mio diario
    i miei pensieri, sempre tristi, le aspirazioni, le delusioni, la nostalgia cocente.
    Ora, cerco di cogliere l'ultimo alito di profumo, per ricordarmi quelle dune,
    quella lacrima rimasta sulle foglie appassite nel mio diario che accompagnerà
    la mia e la sua vita, tra il mare, la terra e la mia gente.
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      Scritta da: Laura Sai
      in Poesie (Poesie personali)
      Capelli bianchi
      scapigliati dal vento,
      una riga grigia, una riga scura
      sono il ricordo
      della gioventù.

      Gli anni nascosti
      le rughe coperte
      da creme miracolose.

      Fremiti di passione
      brevi, ma intensi,
      sono finzioni
      per fermare il tempo.

      Mi guardo intorno
      e riscopro
      che la realtà
      è bella ed esaltante.

      Una moglie,
      ancora bellissima
      donna e femmina,
      madre tenerissima.

      Una figlia stupenda
      che se non fossi il padre
      avrei sposato.

      Due figli splendidi
      che ricalcano le orme
      professionali del genitore.

      E, allora,
      non voltarti indietro
      i tuoi capelli bianchi
      al vento
      sono il tuo futuro.
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        Scritta da: Laura Sai
        in Poesie (Poesie personali)

        Oltre la vita

        Ora, mi trovo tra le pagine
        di un libro un po' sgualcito.
        Avevo aspettato tutta l'estate,
        nessuno si era accorto di me:
        eppure, ero un bel fiore, selvatico,
        ma con tanti colori ed un profumo
        di brezza marina.
        Un giorno, pieno di sole una
        bimba, saltellando sul prato,
        cadde ed il suo visino
        si poggiò su di me,
        volevo proteggerla, mentre
        una lacrima bagnò i miei petali
        un po' appassiti.
        Aprì gli occhi e mi colse
        e aspirò tutto il profumo
        che, ancora, riuscivo ad emettere.
        La bambina è cresciuta, bellissima,
        ed io sono sempre con lei, come
        segnalibro del suo diario di adolescente.
        La notte, mentre Laura dorme
        (questo era il suo nome)
        A fatica, con un po' di vergogna...
        Leggo i suoi pensieri,
        le aspirazioni, le delusioni.
        Vorrei aiutarla e cerco di emettere
        l'ultimo alito di profumo per ricordarle
        quando, spensierata e felice, correva
        su quel prato, tanto tempo fa,
        per quella lacrima che è rimasta nelle
        mie foglie appassite, in quel diario,
        che accompagnerà la sua vita...
        ed anche la mia!
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          Scritta da: Mariella Mulas
          in Poesie (Poesie personali)

          Spegni il lume...

          Spegni
          il delirio...
          Vedi,
          lacrime rosse
          già segnano
          il supplizio fatale.
          Porgi orecchi alla voce del silenzio...
          vedi,
          urla, attonita, la tua furia.

          Spegni il lume
          della follia...
          vedi,
          già il respiro muore.
          ... E la mia anima, se ne va,
          nel buio di una meta inconscia...
          vedi,
          attende però, già sublime dimensione
          in ricordi d'amore.

          Ma tu, resterai ancora qui...
          marchiato dalle mie lacrime rosse,
          il mio respiro morirà in te
          mille volte in ogni istante;
          la tua anima conscia avrai nel buio,
          vedi,
          tu continui ad esistere
          già vivendo in solitudine
          la tua morte.
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