Nascono
tra le pietre consumate
del sentiero
che porta a casa,
la casa degli alberi.
Nelle notti di neve
e di lupi
quando il brivido
gela le piume
e i diamanti
trafiggono gli occhi,
i miei versi
come preghiera
cercano il cielo.
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Nascono
tra le pietre consumate
del sentiero
che porta a casa,
la casa degli alberi.
Nelle notti di neve
e di lupi
quando il brivido
gela le piume
e i diamanti
trafiggono gli occhi,
i miei versi
come preghiera
cercano il cielo.
Stregoni incipriati danno spettacoli esaltanti
santoni con cravatta disinti cartomanti
sanno manipolar gli altrui destini con i guanti.
Ritrovi attorno a tavolini illuminati dalla luce fioca
tremori simulati attivano la pelle d'oca
legati alle paure che ci portiamo dietro
occhi sbarrati nel consultar bocce di vetro.
Animi afflitti si contorcono nell'ascoltare
le controversie strade da dover attraversare.
Ma a questo dice il mago si può trovare soluzione
ed ecco prender forma la magica finzione.
Trovano godimento allora i falsi maghi
vendendo sogni vuoti sogni vani
e raggiungono l'orgasmo con lo sfregamento delle mani.
Mani già abituate a ritirare e a soppesar mazzette legate e ben compresse da gente che sta in bilico
sulle taglienti lame delle false promesse.
Adesso basta! Finiamola di dare retta a questi lestofanti.
Ma a guardar bene i polli fuori dal pollaio
sono tanti.
Sono chiusa nel mio guscio
di pensieri senza fine
e non riesco più a sentire
le frivole sensazioni del dolce vivere.
Lontana anni luce
dai miei simili
da amici e nemici.
Sono chiusa nel mio guscio
di pensieri senza fine
e non riesco più a sentire
la stanchezza delle mie immani fatiche.
Trasportata da ideali che non fanno dormire
neanche nelle notti più serene.
Sono chiusa nel mio guscio
di pensieri senza fine
e non riesco più a sentire
la mia voce nel tumulto
della folla che, impazzita, urla senza sosta
verità di ipocrita convenienza
con la stessa passione
di una filastrocca recitata a memoria
Formale
Sciatta
Vuota.
Non so come Taluni riescano a dormire
senza dubbi ed incertezze
Non so se riuscirò a perdonare
chi ha ardito turbare la tranquillità di una casa
dove corrono innocenti bambini
per questo sono chiusa in questo guscio
di pensieri senza fine
perché non riesco a sopportare l'insolenza
di chi ha osato tanto.
Ispeigabile follia la mia mente...
un mondo invivibile dentro che preclude la mia pace...
un mondo giudice fuori che mi ha reso insicura...
Anima mia, sei tu la mia nemica?
Tormento unico, persistente, che strazia il mio cuore stanco ormai di battere veloce, perennemente...
Ci si cheide perché? Tante le risposte, le cause
ma infine... il vuoto...
Inetta in questi nuovi giorni,
l'apice del nulla il mio pensiero di cui non posso fare più a meno... e ora cos'è cambiato?
Nuove strade sembrano prostrarsi dinnanzi a noi, nuove occasioni... uniche... irripetibili...
Ma Anima mia perché non mi consenti di viverle?
Un fiume di silenzio ci separa,
l'alba arriva con la sera,
la pioggia non bagna, resta appesa,
attendo con fiducia la tua resa...
Continuare là dove si è fermato il respiro,
dove non c'era inverno nel tuo cielo,
nei nidi di rondine stesi al vento,
nel ghiaccio del mio triste inverno.
Calpesto le foglie ormai volate
lontane dalla terra che han visto l'estate,
sto attenta a non pestare il nostro amore
che come un lampo mi ha trafitto il cuore.
Succede di amare senza tempo,
succede di gridare al mondo,
succede di morire pur respirando,
succede che forse interrompo il tuo silenzio...
Come un ramo perduto, dal vento celato,
dal mare rubato, cerchi aiuto,
così io attendo, che il tuo dolce cuore
riprenda fiato, per mai più morire...
Le parole che vorrei dire
le scrivo su un foglio di luna piena
bianche come la neve fresca di aprile
segnano il confine tra il dire e il fare...
Pensieri posati sugli aghi di pino
staccati dai rami in un grigio mattino,
silenti si spingono fino alla terra
per far rinascere il giorno col sole d'argilla.
Tu vento dorato che vieni dal nord,
tu soffio fatato che porti un ricordo,
tu estasi e angoscia mescoli dolore,
tu sogno di un sogno chiamato amore...
Senza di te le mie giornate diventano interminabili, ogni istante il mio pensiero è rivolto a te.
Per questo le ore, i minuti, i secondi, non scorrono...
Tu non ci sei.
Sto guardando l'immensità
di questo mare
che si agita
in una psichedelica danza.
Corrono come destrieri alati
i miei pensieri
in mezzo a queste
onde guerriere.
Dolce solitudine
prenditi il mio tempo
e lasciami
gridare forte il suo nome.
Perdonami.
Perdonami per tutte le bugie.
Perdonami per il male procuratoti.
Sappi che ti voglio bene...
non ti farei scappare per tutto l'oro del cosmo.
Perdonami.
Tu, che sei Cicerone per me,
per la mia vita,
mi abbandoni così, senza un perché, o forse c'è...
esiste un essere superiore a te?
Sì, rispondo per te.
Esiste, ed è la causa principale della tua scelta,
anzi, la scelta è solo sua...
game over...
ma ora è per te!