Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Un minuto di silenzio

O dolce suono che sa lenir tensione
nuvola colorata passaggio di stagione
entrare nel silenzio della musica interiore
la porto dentro me nel cuore

Note rubate al vento
intrise di passione
d'amor di turbamento
di magico momento

Perso dentro una nebbia che tutto mi nasconde
mi ferma... e rende questo impatto lieve
affascinato ancor di più da quel silenzio candido
che mi ricorda il cadere della neve

Mercante immaginario d'erbe magiche e pozioni
di rospi e di lucertole da bollir nei pentoloni

L'assenzio...

Ho scritto queste frasi in un minuto di silenzio
silenzio che mi porto appresso
mi fa sentire bene
mi fa sentire tutto

Io sono adesso.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Mercatino dell'Antiquariato

    Accatastate o messe in bella mostra si fanno compagnia
    emozioni e sensazioni
    cercando di nascondere ad occhi incurisiti
    le andate situazioni

    Trofei di guerre combattute elmetti lucidati croci al valore
    il prezzo si concorda scordando le grida di dolore

    Quante le cose inutili ricercate con fervore

    Usato e antico miscela d'economica contrattazione
    già studiata
    amara sensazione l'appropriarsi dell'altrui
    vita passata

    Resto a guardare un tavolo in massiccio legno pregiato
    immaginando i momenti tristi o i brindisi di gioie
    che l'hanno decorato

    Amori e tradimenti antiche gelosie
    intrecci di destini
    traballano nelle ormai stanche gambe
    d'intarsiati comodini

    Ottone lucidato riflette e ancora illumina
    i giochi dei bambini.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Le Rime

      Continuo a percepir segnali strani
      come in un traspotro
      il cuore me li porge nelle mani
      e in men che non si dica
      son già sopra ad un foglio a colorar parole
      con la penna tra le dita.

      Vi giuro questa cosa è molto bella
      è come trovar strada
      illuminato da una stella.

      Per niente aver paura di non trovar le rime
      son sempre tutte pronte le ultime le prime
      il freddo il caldo il sole un temporale
      è sensazione viva far giochi di parole.

      Può capitare a volte d'inciampare in qualche frase
      senza parlar d'amore
      ma subito di colpo con grande mio stupore
      invece della penna mi trovo tra le dita un fiore.

      Ecco... ricomincia a scrivere il mio cuore.
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        Scritta da: Danilo
        in Poesie (Poesie personali)

        Protezione...

        Sento ancora il tuo Respiro
        sul mio collo,
        le tue mani che mi stringono
        al tuo Petto
        come uno scudo,
        per difenderti dalle Incertezze
        del Fututro,
        e i tuoi occhi profondi
        dove le mie Bugie
        non potevano Entrare
        e intanto Leggevano e Decifravano
        i Simboli delle mie Sofferenze,
        noi stretti ancora di più
        in quel pugno chiuso

        che nessun'altro poteva attraversare
        guardavamo alle nostre spalle
        le Strade Bagnate della nostra Vita,
        ma le nostre Mani come Lame
        ci Staccavano da quel Passato
        per spingerci e farci andare avanti
        senza Paura del Futuro,
        ma con la Certezza di

        Esserci...
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          in Poesie (Poesie personali)

          Miele

          Un'ape laboriosa,
          rende la vita meravigliosa.
          Il miele è divina bontà,
          solo quello di sana qualità.
          Gusti delicati o fruttati,
          forti o amari,
          floreali o particolari,
          sono tutti prodotti naturali
          che Madre Natura ci dona.
          Chiari o scuri sono colori
          profumi e gustose sensazioni,
          del palato, sono espressioni.
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            Scritta da: Marcello Scuderi
            in Poesie (Poesie personali)

            Senso di impotenza

            Ed eccomi qui... in questa sera di domenica, noiosa, morta, quasi priva di vita. Eccomi qui a fare probabilmente quello che non dovrei fare, pensare. La mia mente si perde quasi come tra le braccia di Morfeo, che mi trascina in un immaginario onirico pieno di aneliti e utopie. Di false speranze e finzione. Di qualcosa di assolutamente immanente che ai nostri occhi si mostra trascendente. Qualcosa di finto, di sperato ma irrealizzabile, che ci porta a credere che tutto sia possibile ma è solo una convinzione, falsa, quasi come il mondo che abbiamo attorno. Già, questo mondo, cosa tra ciò che ci circonda è vero e cosa porta una maschera di cera pronta a sciogliersi nel momento di calore più intenso per scoprire la sua vera natura? Ecco cosa pensavo... adesso mi fermo, e torno sul mio letto a dialogare con la notte, sicuramente vera, sicuramente scura... il cielo notturno è la transizione tra ciò che penso e il vero. Un cielo nero che però è pieno di stelle, di luce, ma per quante stelle ci siano la maggior parte di ciò che vediamo è nera, scura, ignota, sinonimo di impotenza. Quell'impotenza che è il limite di tutti noi. Quella che ci rende vulnerabili... o semplicemente...
            umani.
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