Con quanta cura ed abilità sappiamo vestire ed abbellire le parole
Quanta arte nell'imbellettarle talvolta smussarle, mitigarle fino a ricoprirle di melassa Quella patina grassa che ne altera il sapore il colore e l'odore
Ma alla fine spogliate di tutti gli attraenti ornamenti le parole escono dal fumo sprigionando il loro vero profumo
È inconfondibile il profumo del credibile
Parole nude di chi non allude di chi non illude Dette in modo semplice soffice e vero anche quando il dire è severo.
Tienimi stretta, stretta al tuo cuore, presto dai vieni senza indugiar, la notte grida, è nostra amica lei è la sola che può perdonar. Dai presto vieni... tienimi stretta, tienimi stretta, stretta al tuo cuor. Dove conduce, questa bugia, dove ci porta per farci sognar... Sarà la speme a trovar la via, in questa stanza, con giusta cura, angusta e scura, senza parlare, senza sentire, parla l'amore, spenger la luce, poi tutto tace, parlano gli occhi, solo d'amor. Godiam degli attimi, che ci concede, dolci carezze, dubbi e incertezze non siano gli ultimi, questi sospiri, godiam degli attimi tutto l'ardor. E caldi baci, non siano gli ultimi, perdon al cor speme e dolor, perdona al core, non siano gli ultimi, vano impedir questo suo ardir.
Cosa sento? Cosa provo? È vita, è musica, è note, è poesia, è andar via È un cielo stellato in un giorno annebbiato, è la pioggia calda sul mio nudo corpo, è un fiore sbocciato in un deserto arido, è mistero tra ciò che è vero, è gioia in mezzo a tanta noia, è luce, è amore in mezzo a tanto rancore. Non so ciò che sento, non so ciò che provo, ma so che ci sarà sempre la mia canzone preferita, la mia ardua salita, la mia poesia mai finita, la mia amicizia riuscita, sento, che per me ci sarà sempre una storia immensamente infinita, la mia vita...
Alterniamo giorni pigri a giorni di continuo movimento non dando ascolto al corpo se ci sentiamo stanchi esagerando a volte facendo movimenti non usuali restando fermi poi per alleviare i fuoriusciti mali.
Oltrepassare i propri limiti non ci rende più speciali.
Sei molto distante... sento che quasi non ci sei... mi stai abbandonando al mio crudo destino, nel mio cupo futuro, in cui tu, sembra non sia presente. Mi manchi, sei parte integrante della mia vita... con te mi sento qualcosa, ma se tu non ci sei mi sento niente mischiato con nulla. Se propro non vuoi più che io sia nella tua vita, dimmelo, mi farò da parte. No, non ti odierò, pregherò affinché Dio ti regali una vita serena e felice, anche senza il mio ricordo. Ti meriti la felicità che io non sono riuscita a darti. E ricorda che ti vorrò sempre più bene...
Il suo viso perso nel vuoto, viaggia e cerca qualcuno, o qualche immagine perduta. Fa finta di ascoltare, e intanto il suo dolce sguardo passa di persona in persona proprio come la parola. Continua ancora una volta, il suo sguardo, a ccorrere nell'immenso dekk'immaginazione. È una visione stupenda vista da fuori. Chissà che pensa.