Scritta da: Anna D'Urso
in Poesie (Poesie personali)
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Il tuo silenzio racchiude il mio spazio,
gocce di tempo passato a dormire,
tempo perduto nel dolce soffrire,
ore di notti consumate a sognare...
Mi fermo...
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Il tuo silenzio racchiude il mio spazio,
gocce di tempo passato a dormire,
tempo perduto nel dolce soffrire,
ore di notti consumate a sognare...
Mi fermo...
In questo immenso giardino della vita
noi siamo i fiori
e credo sia per questo
che siam di più colori.
Non serve a niente dire
guarda questo guarda quello
ogni fiore è bello.
Certo ognuno porta con sé le sue radici
ma questo non ci può
render nemici.
Lo so ci sono fiori che vogliono sovrastare
spingedosi più in alto
in odore di potere
dimenticando ahimè
il nero giardiniere
che arriva senza avviso nel suo dover tagliare.
Ma gioia poi rinascere
poter ancor sbocciare.
E poi vado oltre...
perché non ci sono pensieri che spiegano...
perché non c è un senso che da ragione...
e poi vado oltre perché la terra trema...
nel cielo c'è tempesta...
nei colori c'è oro...
nel fuoco c'è sabbia...
nel mare c'è burrasca...
nel vento c'è quiete...
nel silenzio c'è rumore...
e poi vado oltre...
perché sento...
perché parlo...
perché vivo...
perché sogno...
perché ci sei tu...
che sei sole e luna...
che sei vita...
che sei suono...
che sei melodia...
che sei colore...
che sei mare...
che sei... amore!
L'immediato passare del tempo,
ingiallisce le pagine della vita nel mio cuore.
Sempre tanto dolore mi ha provocato.
È forse tempo di buttar via il libro che tanta pena mi provoca?
Vorrei strapparle tutte quelle pagine...
poi mi è apparsa una luce immensa.
Era la luce di un angelo,
sceso dal cielo apposta per me.
Mi ha fatto capire che le pagine dei libri
non si strappano né si cancellano.
Si voltano semplicemente.
Un lieve velo di malinconia
un falso sorriso
la mia reazione è stata questa
nel sentir pronunciare quella frase,
per te stupenda è molto importante.
Non credo ci sia una ragione ben precisa nella mia reazione,
paura, forse...
... delle conseguenze.
Historia vitae magistra est.
Foglia ingiallita
a cavallo di refolo
dipinge
con colori pastello
paesaggi.
Vedo stormi
di uccelli migratori
nel rosso cielo,
suoni garruli
danno un addio.
Odor di mosto
nei tini, fermenta,
l'aria infesta
all'imbrunir del giorno
Chiome verdi
ingemmate
di piccoli e grandi
smeraldi e olivine
splendono nella luce
di chiara luna.
Nella piazza del paese
bambini in fila, seminascosti
da fumi odorosi, aspettano
impazienti le caldarroste.
Occhi di poeta
partecipi vivono
la sua stagione.
Intarsio i miei pensieri dando vita alle parole
tenendo tutti i fogli nella libreria del cuore.
Rilego copertine d'emozione naturale
e leggo quel che scrivo
se qualcuno vuol sentire.
È stretto il mio legame con l'amica fantasia
ed io l'abbraccio forte
quando sa portarmi via.
Continuo è il mio bisogno di parlar con le parole
le trovo dappertutto e mai le lascio sole.
Sedute sopra sedie nella pigrizia del non saper che dir
aprendo porte nelle giornate nuove
o entrando dentro un bar.
Loro mi seguono senza chiedere niente
si aggrappano con forza alle mie mani
contente di sapere che qualcuno
le leggerà domani.
Come se,
quando stiamo insieme,
fossimo noi;
come se,
quando siamo divisi,
fossimo io e te.
Un giorno nuovo devo affrontare
da cui voglio imparare
cose nuove ed interessanti
senza prove stressanti.
Sarà un'illusione
questa pulsione
ma come sopravvivere alla situazione
se non mi do una motivazione?
Apro la finestra,
preparo una minestra
e il caldo tepore
riscalda il mio cuore.
Una tavola imbandita
intorno gremita,
il sorriso dei miei figli
sul viale dei tigli,
la carezza del vento
che non ha patimento,
la mia voglia di amare
imbarazza chi mi vuole odiare.
Nessuna gogna
per chi non ha vergogna?
Allora... indifferenza
per tanta irriverenza!
Ho provato a stringere i tuoi pensieri in un pugno,
sono volati via con il vento,
io sono il tuo foglio e tu la penna,
scrivi ciò che è stato della tua gemma
che tanto risplendeva in assenza di luce
e ora opacizza la tua dolce voce...
Faccio testamento per quando non ci sarò
ti lascio la luce dei miei occhi
accendi un bel falò,
ti lascio le mie rime d'amore
e quando avrai voglia le metterai nel cuore,
ti lascio la mia anima che accompagnerà la tua
per quando ti sentirai solo in mezzo alla tua via,
ti lascio un ricordo mai avuto
un brivido non dato
un amore disperato
un cuore che ha tanto amato...