Poesie personali


Scritta da: Mare Onda
in Poesie (Poesie personali)

Bianco

Ali, tante ali, belle ali, bianche,
Ali piccole, a volte tanto grandi,
Ali senza forma, ali senza nascita,
Ali con una vita, vuote, bianche,
Ali su dei monti, alti e forti,
ma i monti non ti fan vedere quel che c'è del vero, la verità non è sui monti,
e il vero non è la vita, questa vita,
ma dove, ovunque Ali, Ali sole,
vivono in solitudine, disprezzate,
il bianco è solo nell'anima,
senza colori sono i pensieri, solo monti,
Ali ormai chiuse, Ali ormai stanche.
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    Scritta da: Giulia Guglielmino
    in Poesie (Poesie personali)

    Lacrime di stella

    Ti guardavo con occhi strabiliati,
    lucidi di poesia.
    Parevano musica anche la tue parole
    che mettevano a tacere ogni mio pensiero
    per ascoltare.

    "... Un giorno vidi una stella ballare... e allora..."

    Recitasti questa frase davanti a tanti sguardi sinceri e non sinceri.
    "Sono io! " pensai... "Sono io la tua stella!"
    E mi sentii per un "lungo attimo".
    Musa dei tuoi pensieri folli.
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      Scritta da: Massimo Arienti
      in Poesie (Poesie personali)

      Al mio nemico

      Evviva il crogiuolo colmo di metallo fuso che ti verserò sul muso quando nell'aldilà verrò a trovare proprio te.
      Perché tu sei atrocemente morto da tanto tempo e probabilmente ti sei scordato di me, io invece no.
      Perché quando si muore a ognuno viene dato un ruolo, a te vittima, a me è stato predetto in sogno carnefice di te.
      Già sento le urla di tutti i giorni quando verrò da te per darti il tuo tanto.
      Ti prego non fare così, lo sai che devi purgare tutto il male che in vita hai voluto fare.
      Tutti i giorni la stessa storia, solo per tutta l'eternità.
      Griderai, soffrirai, urlerai "Voglio morire! ", ma morire non potrai, perché sei già atrocemente morto da tanto tempo, siiii!
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo
        in Poesie (Poesie personali)
        Ogni fine ha avuto un inizio, la mia fine come inizierà e che senso avrà se tra inizio e fine non si è assaggiato, gustato, assaporato il più possibile delle cose... Assaggiare, anche per poi sputare e vomitare, gustare sino al punto di odiare un sapore assaggiare controvoglia per la cultura del sapere, sperimentare sino a sentire il palato impastato di sangue... Conoscere per scegliere, per esser libero e talmente ricco dentro da conquistare un'umiltà interiore tanto forte da non essere prosopopeico e supponente... solo saggio.
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          La magica finzione

          Stregoni incipriati danno spettacoli esaltanti
          santoni con cravatta disinti cartomanti
          sanno manipolar gli altrui destini con i guanti.
          Ritrovi attorno a tavolini illuminati dalla luce fioca
          tremori simulati attivano la pelle d'oca
          legati alle paure che ci portiamo dietro
          occhi sbarrati nel consultar bocce di vetro.
          Animi afflitti si contorcono nell'ascoltare
          le controversie strade da dover attraversare.
          Ma a questo dice il mago si può trovare soluzione
          ed ecco prender forma la magica finzione.
          Trovano godimento allora i falsi maghi
          vendendo sogni vuoti sogni vani
          e raggiungono l'orgasmo con lo sfregamento delle mani.
          Mani già abituate a ritirare e a soppesar mazzette legate e ben compresse da gente che sta in bilico
          sulle taglienti lame delle false promesse.
          Adesso basta! Finiamola di dare retta a questi lestofanti.

          Ma a guardar bene i polli fuori dal pollaio
          sono tanti.
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