Abbandono me stessa Nell'istinto assoluto Che si accende dal mio buio Avvolgendomi di sensi E di slanci Si annulla lo spazio Svanisce la materialità delle cose intorno Sono passione, adesso Sono vento Sono l'impeto di attraversare l'inconsistenza del tempo La voglia famelica di superare la tua assenza E raggiungerti sulla tua pelle Abbandonarmi ai i tuoi vortici che mi ingoiano E risucchiano nelle tue profondità di Luce Smarrirmi nella trama della tua carne Sprigionarmi da me nell'ansia assetata delle tue mani coraggiose E liriche Libera Riempirmi di te Lasciarmi inondare dall'impetuoso incedere della tua testa Irretire nella tua ragione, nella tua follia Nella Libertà primordiale della tua Anima piena.
- Passi - auto - mattoni - strade - rumori - il pensiero di te non mi abbandona - voci - balconi - sassi - vetrine - biciclette - il pensiero di te non mi abbandona - semafori - bambini - muri - asfalto - portoni - il pensiero di te non mi abbandona - seduta - cammino - riposo - di fretta - un saltello - il pensiero di te non mi abbandona - tremo - respiro - mi fermo - mi volto - grido - il pensiero di te - ancora - urla nel mio vuoto.
Vorrei gridare e urlare, il nostro creatore maledire! Avevo un dolce bene un caro amore che si chiamava papà e me l'ha fatto morire. Sono rimasto solo a soffrire ad invocare un dolce volto che non posso più baciare. La notte nei miei sogni ancor mi appare, venendomi vicino mi prende fra le sue braccia cercando di cullarmi. Mi sveglio di soprassalto e grido, intorno a me c'è solo buio, scomparsa la sua cara immagine ed il suo dolce sorriso. Scosso da singhiozzi invoco disperatamente un nome: Papà! Ma nessuno risponde al mio grido angosciato. Io che per un attimo credevo mio padre di aver ritrovato, ora son nuovamente solo e disperato. Fanciullo non ti disperare, tu hai un grande bene, un grande amore che a tutte l'ore puoi amare: Papà! Un nome che io non posso più invocare.
Sei andato via così senza un perché lo hai fatto in punta di piedi... in silenzio... nello stesso modo in cui sei entrato nella mia vita... quel silenzio che ancora oggi rimbomba dentro di me... non sai cosa hai fatto per me... hai rivoluzionato la mia vita... mi hai ridato la libertà che avevo perso... mi hai fatta sognare... e poi... via...
In equilibrio tra il silenzio delle strade ed il respiro di cieli inchiodati alla pioggia, la mia mente ripete l'eco di un freddo vivere, dove l'erba ha il profumo del ghiaccio e la luce assorbe tutte le alleanze con il destino. Attrae e spaventa l'urlo del vento che falcia innocenti fatiche della terra. Dove incontenibili speranze aspettano il richiamo di Dio, si sentono orizzonti riascoltare il passato e stringere intimità negli angoli più oscuri dell'infinito. Poi si fondono atmosfere ed aquiloni, come metalli segreti sciolti nell'alabastro del tempo. Palpita piano l'anima. Passano gelidi istanti e crudeli tracce d'amore dimenticato. Il mio volto sembra aver perso il suo confine ed il cielo ora ha le mie labbra.
Mentre si disorienta su un campo di cime di rapa la metodica mandria di pensieri si aggira lungo un prezzemolo, è sommersa da semi di riso i quali impertinenti assoggettano il suo cammino... i pensieri si muovono in gruppo perche da soli potrebbero scoinvolgere la natura rendendola innocua debole morta. Chissà quando le piante capiranno e la smetteranno di rendere conto a un ordine superiore e decideranno di cambiare il corso della storia... perche la divulgazione di false notizie tra loro è piu facile perche il vento è l unico messaggero e non è difficile che possa mentire potrebbe essere strumentalizzato o anche mistificato e riprodotto in maniera meccanica e apatica... proprio lui il primo essere amateriale a carezzare il terreno e il cielo contemporaneamente ad assistere impotente alle disgrazie che egli stesso causa grazie alla sua natura... eccola di nuovo la natura sempre al centro dell'attenzione sempre da proteggere sempre da perdonare perche agisce senza cognizione e senza consapevolezza... il paragone con un malato di mente viene da se.
Bah non sopporto oddio non che ci sia qualcosa da non sopportare o che si renda insopportabile non sopporto e basta le fortune della vita quante ce ne sono le sfortune sono il doppio se hai fortuna eheh che idiozia lamentarsi bisogna reagire ma se fossi incompatibile alla reazione o ci fossero semplicemente degli inibitori sul mio sito attivo? Ci fosse nei miei geni una totAle mancanza di enzimi capaci di abbassare il livello di energia necessario alla mia reazione? Quante sciocchezze si dicono si scrivono ne sono un esempio si io sono un esempio di sciocchezza scritta e chi ha problemi con me non è degno di leggermi sono egoista egoista poi chi siete voi per affermarlo? Chi sono io per affermarlo? Io sono solo una serie di parole di lettere di simboli senza un senso assoluto eccomi sono riuscito a rendermi insopportabile nel giro di un paio di versi eheh ecco cosa non sopporto non sopporto me stesso l'unica cosa che riesco ad ammettere come insopportabile che pare si renda insopportabile quasi con cognizione di causa. Perche non dare la colpa a qualcuno? Sono debole a tal punto da combattere contro l unica cosa che io sia in grado di sconfiggere al 100% tanto se combatto con me stesso perisco e vinco allo stesso tempo l importante è vincere ma perire mi spaventa e allora non è questa la soluzione mannaggia... mentre cerco la risposta vado in bagno a far l'unica cosa che mi riesce e che mi da un po di soddisfazione.