Legata ad un filo di speranza, viaggia la mia mente Io quasi sdoppiata dalla mia anima, vago, vago, in quel bagliore che appare e scompare, lasciandomi inerme. Frivola la vita di chi sussurra, e non ha il coraggio di uscire fuori ad affrontare la vita allo scoperto. Nascondendosi dietro le spalle di chi sembra forte e coraggioso Io legata ad un filo per colpa mia, non essendomi svegliata prima dal tunnel in cui mi ero infilata, quasi senza accorgermene come un automa accettavo tutto ciò che altri insidiosamente mi dicevano ed io davo tutto per vero e giusto ora che farò? Non so ma la speranza non muore mai, aggrappati al filo della vita che detta speranza in ognuno di noi, cerchiamo di costruirci un domani orami dilaniato dalla società che ha fatto del patrimonio della vita un indice di assoluta nullità.
Piove nel buio acqua nell'acqua Così come nei miei pensieri Cade il freddo e non passa più Ho il sole che non illumina più Ho la pioggia che viene giù Lontano un sorriso che non avrò Nel mio cuore non sento il calore Quando tutto questo passerà? Basterebbe un attimo di felicità Basterebbe un numero magico Mi chiedo quanto sono a volte tragico.
Ascolterò il tuo silenzio del tempo con brusio, nel ticchettio di un orologio, in odor di quadrifoglio, fra le onde del mare, mentre ti vengo a pescare, nel volo di una farfalla quando nasce la tua alba.
È nelle onde più violente che ho letto il mio destino, nel rumore della rabbia che ho sentito la mia voce. Sbatte dentro il mare di paure che gelido uccide i germogli di pensieri e speranze nascoste, brucia sulla pelle scoperta il sale della verità, graffiano l'anima quelle schegge di me che ondeggiano perse tra le onde e il cielo.
Cosi arrogante, cosi volatile, cosi debole l'equilibrio dei sessi un misto di anima carne ed arroganza dei conquistatori ci sfidiamo ormai in un orgia di violenza senza fine sembriamo incapaci di raccontarci, di usare la parola l'unico linguaggio la spada, la forma di comunicazione più facile le battaglie si consumano ovunque, in casa, fuori, sul lavoro in viaggio tra gli amici, non vi è luogo dove l'arroganza del pretendere del dominare non sia presente, ovunque lapidi dei cuori senz'anima e corpi vagabondi in cerca di trapianto, un cuore che non si trova zombi in cerca di speranza vagano senza meta convinti di un sesso veloce che gli porta solievo come una droga che per un po' ti annebbia i pensieri donne che sfidano gli uomini sullo stesso piano dell'arroganza memori di un passato di sottomissione e di un rispetto che non c'è uomini che finite le misere parole uccidono non accettando l'abbandono uomini che fuggono dall'anima e dalle responsabilità quella del figlio che diventa padre e del padre che diventa figlio solo campi di battaglia, corpi flagellati, anime disperse e amori perduti dov'è l'equilibrio, dov'è la parola, dov'è l'etica del comportamento del rispetto della comprensione dov'è la capacità del sedimentare dove sono le regole del piacere, la lentezza della mente dov'e la connessione ad un livello che ci unisce nell'orgasmo della carne e dell'anima, insieme per sempre a piegare l'acciaio dov'e finito il segreto della vita del femminino, quello sacro dov'e la donna quella che ci può salvare ora ormai ridotta ad una pseudo femmina ermafrodita organismi geneticamente modificati fermiamoci... l'equilibrio è sempre a metà, l'equilibrio è non accusarci l'equilibrio è la parola, l'equilibrio è la lentezza, l'equilibrio e posare la lama l'equilibrio e guardarsi negli occhi, l'equilibrio è il silenzio dei corpi l'equilibrio e essere se stessi semplicemente donna, semplicemente uomo l'equilibrio è...
Dio ho solo 20, 00 euro in tasca, e nulla più, una casa, ma non da soldi un mattone!, Da solo calore. Se poi è vuota? Piena di cartoni!, calore non ne da. Devo decidere e in fretta, tutta questa ostilità nei miei confronti qui non mi va, Tu, tu, tu, tu, tu, mi sei stata amica, Quante amicizie svanite solo perché ero uscita fuori dai vostri parametri Diversa! Qualcuno ha bussato alla mia porta, da molto lontano uno spiraglio di salvezza! Che faccio?