Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Che ragione c'è di guardare ancora

Che ragione c'è di guardare ancora
il cielo il mare e le stelle
di correre dietro restie illusioni
e attizzare altro fuoco nel cuore.
Si sbriciola e si accorcia la vita
forse domani sarà tutto compiuto
e non gireremo più intorno al nulla
smidollato è già ogni desiderio
rasa al suolo la speranza
e niente e niente più voglio
della schiuma che si è dissolta.
Mi resta sì il respiro in salita
il ricordo di qualche imbarco
sull'arenata goletta dell'avvenire
la conoscenza acuta della realtà
da cui fui sorpreso e sconfitto
quando una scintilla mi illuminò
e l'animo in salute ammalò
dell'incurabile morbo di vivere.
Possiamo appena solo narrare
deglutire davanti a blindate
vetrine di sogni luccicanti,
pensare di vedere e sentire
ciò che da tanto non ci appartiene:
giovinezza e amore.
Che accade di visibile conforto
oltre lo sgocciolio del tempo
e il tedio del prima e del dopo
il venir del vuoto compimento
senza aver visto mai il pieno!
Passano di gitto figure di seta
sorrisi e fili di luce nello sguardo
anteriore di me che ieri fui la sera
spenti toni poi effonde l'arpa muta
tra le grate della cella buia
in cui sconto la mia condanna
bramando condono di giorni futuri.
Oh il sole irraggiunto... irraggiungibile
che conserva il suo oro sorridente!
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Sopra questa terra

    Ma cosa ci facciamo sopra questa terra
    se io ti porgo le mie mani nude
    e la pota tua si chiude

    Ma cosa ci facciamo sopra questa terra
    non ci guardiamo più negli occhi
    guardiamo a terra

    Ma cosa ci facciamo sopra questa terra
    attaccamenti alla materia
    attratti dal denaro
    anime dal gusto amaro

    Ma cosa ci facciamo sopra questo mondo
    se non mi dai una mano
    vedendo... che vado a fondo

    Ma cosa ci facciamo sotto questo cielo
    se quello che diciamo
    non è vero

    Ma cosa ci facciamo vicino a questo mare
    siamo capaci a dir
    che bello
    lui intanto muore
    Ma noi cosa ci facciamo sopra questa terra
    Noi?
    Noi non possiamo mancare sopra questa terra
    Perché?
    Perché noi... siamo la guerra!
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      Scritta da: Armando Martino
      in Poesie (Poesie personali)

      Utile malinconia

      Come la notte buia
      senza chiaror di stelle
      l'incertezza
      a se stringe l'anima
      scalfendo la sua essenza
      Dubbio e paura
      la prendono per mano
      silenti la conducono
      verso l'inquietudine.

      Una docile quiete
      lentamente colma
      il vuoto della mente,
      mentre sopportazione e pazienza
      si mescolano
      ad uno strano dolore.

      Danza l'l'afflizione
      al suono assordante
      della melodia del silenzio
      indifferenza e torpore,
      inseparabili amici
      si divertono mascherati
      nel gioco dell'ipocrisia
      mentre, una dolente calma,
      temperata da una strana dolcezza,
      forgia e rende salda
      la natura dell'essere.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie personali)

        L'Angelo che è in Te!

        Aspettavi un segnale
        che ti parlasse di Me,
        ma vedi solo le nuvole,
        e ti chiedi perché.
        Forse stai pensando
        che questa poesia,
        sia solo il frutto
        di una folle utopia,
        ma se la rileggi
        con molta attenzione,
        troverai le parole
        che appartengono al tuo cuore.
        Tu sei la materia,
        io sono l'astratto
        più volte mi osservi
        col tuo volto distratto,
        tu sei l'artefice
        di una partita infinita
        che da noi è l'eterno,
        e per voi è la vita.
        Più volte mi sfiori
        col tuo dolce pensiero,
        ma ancora non credi
        che mi parli davvero.
        In ogni porta che hai aperto,
        senza alcuna fatica,
        hai trovato di certo,
        una chiave un po' antica,
        che ha vissuto millenni,
        ed è ancora perfetta,
        perché è l'arte di un Uomo
        che all'ultima porta ti aspetta.
        Io sono la tua guida
        il tuo consigliere,
        colui che bisbiglia
        la tua mente a dovere.
        Ma spesso il tuo udito
        al quanto distratto,
        vorrebbe ascoltare
        la voce di un matto,
        che sbatte le porte,
        e ti apre i portoni
        per farti passare
        sventure a milioni.
        Ascolta il tuo istinto
        c'è dentro il mio amore
        vedrai che d'incanto
        spunterà fuori il sole!
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Sorella mia

          Sorella mia
          Il primo lungo abbraccio ieri
          Sei scoppiata in un pianto irrefrenabile,
          no tu non devi piangere,
          tu non devi
          Io posso,
          io so soffrire
          io so sopportare
          io devo lottare
          io devo riconquistare ciò che mi è stato estirpato dalle profondità
          del mio cuore
          della mia anima
          Non guardarmi con pietà
          Con sofferenza
          Sii serena che son venuta
          Sii felice che io ci sono
          Sii felice che respiro
          Il primo vero e lungo abbraccio d'amore fraterno
          ci son passati un ciclone di anni
          ma non importa
          importa che ce stato
          e sento che ce ne saranno altri
          col tempo di serenità avvenire
          Grazie il mio cuore sorride guarisce con gli abbracci
          Veri.
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            Scritta da: Rosazzurra
            in Poesie (Poesie personali)

            Inverno

            Tutto tace:
            il silenzio vaga nei sentieri
            lo sguardo si perde
            nella coltre fitta della nebbia.

            È inverno
            la morte sembra circondare,
            forse un illusione

            un apparire nascosto

            inafferrabile;
            si ode solo un richiamo in lontananza
            un lupo oppure un cane,
            animali inquieti che cercano cibo
            lasciano orme, diventano preda...

            La stagione avanza:
            un vecchio
            dai lunghi capelli e barba bianca
            ricopre la valle,
            e il gelo scende con la sua cappa di cristallo.

            Mistero... vento... tutto un sibilo che trascina
            in un vortice invisibile di fili di seta,
            la parola è muta il respiro è affanno,
            ma...

            Solo nelle case un dolce tepore porta ristoro
            è bello guardare il fuoco acceso...
            riscalda l'anima
            ritorna la fantasia, la mente regala
            emozioni intense...
            il cuore arde d'amore.

            L'inverno è anche questo.
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              Scritta da: Rosazzurra
              in Poesie (Poesie personali)

              Deliri

              Ora... che mangiavo pane e silenzio
              l'angoscia è di nuovo tornata;
              un brivido al suono del campanello
              è arrivato l'inganno...
              Esseri inquieti
              assetati d'orgoglio
              infieriscono
              di nuovo sulla piaga...

              Silenzio è il mio motto:
              ma l'onta subita
              si affaccia di nuovo
              e l'inganno operoso
              dell'intrigo più nero
              abbevera l'egoismo.

              Infinita la sete
              di finto buonismo
              apparire mai essere,
              solo maschere disgustose.

              Ora che mangiavo pane e silenzio
              torna il gioco
              della fame più nera,
              dove perde l'amore e vince
              lo squallore.
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                Scritta da: Irene
                in Poesie (Poesie personali)

                solitudine

                Le braccia ed il volto supino sul cuscino
                gli occhi nel vuoto della notte buia...
                a volte il freddo della solitudine
                mi ghiaccia anche l'anima...
                cosa darei
                per una tua tenera carezza...
                cosa darei
                per il tepore del tuo corpo...
                cosa darei
                perche il respiro
                che sento da sempre
                nel silenzio
                fosse il tuo...
                compagno dell'anima mia...
                a volte vorrei che esistessi...
                nei miei colori...
                nei miei profumi...
                tra le mie dita...
                sulle mie labbra...
                intanto continuerò a sognare...
                di te.
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                  Scritta da: Polly
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Solo mia

                  Così sei andata via
                  senza salutare
                  mi hai lasciata qui
                  passo il tempo ad aspettare
                  seduta in riva al mare
                  sulla nostra spiaggia di ricordi
                  dove sola ora non so più dove andare
                  cosa fare
                  dovrò far finta che non sia successo
                  che non è vero che ti ho perso
                  se ne andrà anche L'odore sul maglione
                  preso di nascosto dal cassetto
                  sentirò la tua voce nel vento?

                  Quale Dio ci ha diviso
                  perché tu e non io?
                  Quale Dio egoista ti ha portato via
                  fin da quando tu sei nata sei sempre stata solo mia.
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