Abeti finti parlano e si muovono al passaggio babbi natale elettrici ti dedicano un saggio più che natale mi sembra un viaggio
Il canto di sirene ammaliatrici sorrisi ricamati dalle cucitrici fili lucenti fuoriescono da scatole di latta lunghe le barbe intermittenti bianco ovatta
Le corse per non arrivare tardi la gente nei negozi il vuoto negli sguardi
Angosce dentro ai suoni di infreddoliti zampognari unica cosa vera... la gioia di bambini ignari
La gente ossessionata dal solito regalo che ogni anno si ripete le mani giunte verso il cielo per ricercare quiete
Le luminarie accendono le strade del paese la piazza principale il vicolo la siepe le gare per il miglior presepe
Natale con i tuoi e pasqua con chi vuoi è tanto che la sento questa storia per me fai come puoi
C'è gente dolce... amara... forte come il pepe ma siamo tutti qui in questo gran presepe
Chi nasce in una stalla chi segue la sua stella chi porta la sua croce chi canta perché ha voce
Chi muore sul lavoro per colpa dell'orrendo uomo nero chi dice cose false chi piange per davvero
E finiamola di dire che il vecchio uomo dalla barba bianca passa dal camino è un abominio come fanno i bimbi senza o quelli in condominio?
Auguri... auguri soprattutto a chi lotta per non affogare un caro buon natale
Schiaritasi la nebbia dagli occhi, levatasi un'alba dentro, un orizzonte d'immagini e confusioni si estende sul letto di Primavera...
Tolto il chiodo che inchiodava frustrazione, sento un respiro affannarsi nelle vene, giungere forzatamente al cuore per riempirmi d'esaltazione e incanto!
Come fiumi di un desiderio in piena, naufragano sogni di cristallo straripando in gioie e amarezze, reggendo aperti gli occhi d'uomo e tenendo vivo il cuore d'un bambino.
Oramai mi riduco a cumuli di "Timore" e "Speranza": il Timore d'innamorarmi... ... e la Speranza d'amare te...
La solitudine ti fa sentire vuoto dentro non importa quante persone hai intorno continui a sentirti abbandonato didentro la felicità è solo superficiale e dura momenti e quando i tuoi amici ti chiedono: "come va?" tu rispondi: "tutto bene" sapendo che in quel istante menti; la solitudine ti ricolma di tristezza che a lungo andar diventa depressione ed è così che ti ritrovi solo, ad aspettare quell'ultima sentenza pensando che sià l'unica via d'uscita l'unico modo per sottrarti da tutta quella sofferenza così cominci a chiederti: "che senso ha la vita?"
Ho donato il mio cuore alla luna affinché risplendesse nella notte, ho sparso il mio amore al vento affinché ti raggiungesse, ho lavato l'anima dai sogni affinché fosse pronta per un nuovo amore...
Catturato ed intrappolato... nella casa dove mi hanno portato... mi hanno lasciato solo... coloro che dovrebbero essere i miei padroni... portato via dalla mia terra natia... la foresta... che in questo periodo invernale... viene colorata di bianco... da mille fiocchi di neve purissima... ora sono costretto a vivere qui... tra quattro mura... chiuso come in una gabbia... perché tutto questo?... chi ha voluto tutto ciò?... io non di certo... io che son lupo... sogno la libertà... lo scorrazzare allegramente... tra la fauna... sogno di poter guardare la luna e ululare... ogni volta che è nel pieno della sua bellezza... son anni ormai che son chiuso qui... ma sempre con lo stesso desiderio... la stessa voglia... evadere... sono solo ormai... sto pian piano morendo dentro... consumato dalla fame di libertà... dalla fiamma del desiderio... che continua ad ardere... solo tu puoi salvarmi... leggiadro e seducente vento... liberami... ti prego salvami.
Voglio l'attimo. L'ho intravisto nel sogno... Era magia in stelle di desiderio... Le tue mani su di me come raggi di calore. I tuoi occhi, sorgente di sorrisi per illuminare i miei. La tua bocca, estasi di umide labbra, per assaggiare il tuo sapore. Voglio l'attimo che io possa rubarlo al tempo e serbarlo in me quando nel mio cercarti con le mie mani, con i miei occhi, ti bacerò... Voglio non svegliarmi. E, come un primo amore non dimenticherò perché è l'attimo, vigilato dall'illusione, che solo in me vivrà.
Nulla di più triste è avere solo ricordi: il presente sta trascorrendo in assenza di presenze significative e rivolte al futuro. Niente di più facile rimanere nel passato senza reagire in modo positivo alla catastrofe di eventi a cui siamo andati incontro e a cui abbiamo continuamente chiesto una possibilità e una via di uscita reale o una tregua. Tutto procede senza che nessuno si accorga di noi, o si fermi a riflettere su cosa sia effettivamente utile e buono fare. Appare solo tutto una grande finzione di fronte al nostro continuo lottare per rimanere a galla. Buona nuotata a noi!
Alberi scheletrici avvolti nell'ombra del giorno, la luce dorme sotto il tepore del invernale; ricordi seminati al vento verso una speranza di quiete, sradicando il seme dell'abitudine...
Squallida abitudine urlata e gridata senza chiasso solo con il silenzio del piacere.
Scarpe di chi è caduto ma dalla polvere si è rialzato ma anche di chi dalla polvere non si è saputo rialzare Scarpe bagnate di chi per una speranza è andato incontro alla morte morte che alcuni hanno trovato Scarpe che giacciono accanto a una fotografia per una giustizia un po' più vicina Scarpe di chi non sa cos'è Io ma solo cos'è Loro Scarpe che si alzano e anche se è notte lavorano perché non sono sole
Ma anche scarpe che non sanno cos'è la pietà Scarpe sporcate di sangue altrui per un falso Dio Scarpe lucide pulite con il sangue di chi ha paura e non sa difendersi Scarpe di chi pur senza saper niente dice di sapere tutto
E infine scarpe consumate che vanno avanti anche se gli altri non le vedono.