Poesie personali


Scritta da: Blu Finch
in Poesie (Poesie personali)

Ubriaca Notte

Toccami le mani.
Nella via del velluto
mi dirigo curvo sempre
nella stessa direzione.
Ti abbraccio dolcemente e
tocco i tuoi capelli.
Tutte le volte
cado nel tuo cuore
e nell'immenso calore.
Sono un giocoliere
della mia vita...
che ancora non decolla.
A volte mi sbaglio e
a volte mi correggo.
Ti sogno e ti odio e
ti amo e non...
credo di amarti e non...
sogno di amarti.
Sappi che ti amo e
voglio amarti e non...
voglio più nascondermi.
Aiutami a far sbocciare
questo timido fiore
aiutami ad affrontare
questa oscura notte.
Mi son svegliato ora,
e non capisco perché,
non voglio più dormire.
Aiutami a cantare e
a volare come loro:
gli unici angeli
rimasti sulla terra.
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    Scritta da: F4B10Z
    in Poesie (Poesie personali)
    In caduta libera,
    osservo,
    d'angelo le candide ali,
    di innata dolcezza.

    Spargo ceneri in volo,
    col cuore plumbeo,
    di persa speranza,
    e rinnovata paura.

    Tace, la collina,
    in dolce sonno sta,
    mentre poso il piede,
    in scosceso terreno.

    Dolce, la carezza sul tuo volto,
    tranquilla stai,
    con occhio chiuso e
    imperturbabile sonno.

    Nitida immagine,
    di utopia scorcio,
    nell'aere, impacciato,
    vivo.

    Al fianco del buio,
    poco sotto alla luce,
    io, muoio di te,
    in questa notte stellata.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Invidia

      Io sono l'invidia.
      Nessuno mi resiste, nessuno mi sfugge. Io sono la sete, io sono il desiderio.
      Nulla mai mi placherà. Desidero tutto, ma anche se lo ottenessi desidererei di più.
      In una danza infinita. Scateno liti, guerre e conflitti, insidio gli animi degli uomini. Tormento i giusti alletto i malvagi. Io sono l'invidia, eterno desiderio dell'infinito.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Respiro

        Che cos'è un respiro?
        Un attimo, un silenzio una pausa, un'emozione...
        un breve lasso di tempo che dentro di se può racchiudere un millennio

        è un gesto quotidiano, lo viviamo senza nemmeno rendercene conto
        la vita inizia e finisce con un respiro
        in se racchiude mille e mille emozioni: paura, sollievo, dolore, morte e vita...

        cosa siamo noi se non un'insieme di respiri?
        Lenti, veloci, lunghi e brevi
        di ogni sorta e ognuno di essi diverso

        ... e pensare che è solo un movimento meccanico
        un movimento tutto sommato semplice,
        senza il quale noi non ci saremmo.

        Che cos'è la vita?
        Un respiro... ecco questo è il grande mistero...
        in un gesto così semplice un dono così grande.
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          Scritta da: Tommaso Mauro
          in Poesie (Poesie personali)
          Le parole che il
          cuore
          cerca
          per scaricare la
          sua angoscia
          non sono
          nell'aria
          comune
          ma vivono tra i
          sogni
          Le parole che la
          mente
          cerca
          per allontanare la
          sua angoscia
          non sono
          sulla bocca di
          tutti
          ma
          tra le sponde delle
          lacrime
          degli amori impossibili

          Le parole che la
          mano
          scrive
          sono parole forse comuni
          ma che
          per un attimo
          placano l'assenza
          di
          Lei.
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Con fare riverente

            Scrivo del vento perché somiglia a me
            scrivo del vento perché lo sento in me

            È magico mi fa sognare
            mi porta fino a te
            mi fa volare

            Lo abbraccio ogni volta che mi chiama
            sia caldo freddo brezza
            o gelida tramontana

            Mi affascina il suo modo di parlare
            e trovo sempre il tempo
            per stare ad ascoltare
            mi tiene vivo con le sue novelle
            io di nascosto... gli soffio via le frasi
            le più belle

            Lui se ne accorge ma... non mi dice niente
            poi mi saluta e vola via con fare riverente

            e riprendo a camminare
            tra i pensieri della gente...
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              Scritta da: Leandro Mancino
              in Poesie (Poesie personali)

              Porta via tutto...

              Voglio ritornare in me.

              Bruciami tutto.

              Brucia le maglie e i calzoni,
              il diario e le canzoni,
              brucia il cuore e i sentimenti,
              brucia l'anima e gli sgomenti.

              Brucia la notte che non si è mai scottata,
              brucia il sole e la luna ormai sempre più ladra,
              ladra di sono e delle ore,
              ladra sia delle stelle che del dolore.

              Ruba tutta, lei... la dannata.
              Senza ringraziarmi di averla salvata.
              Ruba l'amore e il rosso che ho dentro,
              ruba il dolore e la forza che ormai non sento.

              Non c'è salvezza,
              non c'è pianto,
              non sono all'altezza,
              ho solo il rimpianto.

              Giorni perduti, andati via...
              Spero che tu ritorni ad essere mia.
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                Scritta da: Antonino Gatto
                in Poesie (Poesie personali)

                Bisogna avere il coraggio!

                Tu gestore premuroso
                che per tuo Figlio rinunci al tuo riposo,
                e vendi alcol felice al tuo locale
                agli altri figli, e sai di fare male.

                Tu che da sempre, hai un solo scopo,
                di far cassetto, e non pensi mai al dopo,
                e dietro al banco osservi molte vite,
                che si abbandonano a droghe assai proibite.

                Tu che per soli, due euro di guadagno,
                vedi ragazzi distrutti dentro un bagno,
                che poi escono barcollanti dal locale
                e non ti importa se si faranno male.

                Ed ogni sabato si scrive un altro foglio
                mentre Tu conti il denaro nel cassetto,
                un altro padre sighiozza il proprio figlio
                schiantato contro il solito cassonetto.

                Forse la società non ha ancora perso abbastanza
                per decidere di cessare questa mattanza,
                e quanto caos ancora bisogna fare,
                per convincere i locali che qualcosa deve cambiare.

                Ecco perché Tu leggi questo messaggio,
                perché sei il primo che devi avere il coraggio,
                di iniziare a consigliare cioccolate,
                invece di vendere alcol a tonnellate.
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