Poesie personali


Scritta da: Valerio Varaldo
in Poesie (Poesie personali)

A Franco

È come dici tu
caro Gianluca
Basterà guardare il mare...
per osservare il sorriso di Franco
per vedere dentro la sua anima.
Ora stà riposando dopo tante fatiche.
Ha lasciato un dono prezioso
in tutti quelli che l'hanno amato e conosciuto
Una parte di se...
Il mare oggi è agitato
aspetta un amico
ma il cielo è azzurro e limpido
comanda al sole di protrarre
verso di noi
i raggi più caldi
come in un abbraccio infinito.
Ecco è il suo saluto...
Un onda s'infrange sugli scogli
una preghiera sale al cielo.
Franco sarà li
dove il sole finalmente abbraccia la luna
dove la notte si abbandona alla luce
sulla linea dell'orizzonte
dove per noi
non è ancor concesso vedere.
A noi basterà guardare il mare...
assorti sul molo
accarezzati dalla brezza marina
e baciati dall'infrangersi delle onde.
Sarà il suo buongiorno...
Il suo arrivederci...
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    Scritta da: Valerio Varaldo
    in Poesie (Poesie personali)

    In te

    Un tramonto
    la fine della vita.
    La notte
    la maschera dei sogni.
    L'alba
    sei tu
    il mio sogno reale
    l'inizio della mia crescita
    l'inizio della mia vita con te.
    Il mio spirito ti cerca
    la mia anima s'incendia
    il fuoco della passione mi avvolge.
    Quella passione che nasce
    da ogni tuo sguardo
    e sento in ogni mio battito.
    Sei la mia vita
    dolce Amore Mio...
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      Scritta da: Valerio Varaldo
      in Poesie (Poesie personali)

      Croce Bianca

      Ed anche il mio tempo è arrivato.
      Purtroppo ti devo lasciare adorata madre.
      In quel giugno del 1990 mi hai adottato.
      Quanti figli hai creato.
      Dal tuo seno sono cresciuto.
      Con te sono diventato uomo.
      Quante cose abbiamo fatto insieme.
      Quante persone abbiamo salvato.
      Quanta gente abbiamo aiutato.
      Sei stata per me una madre meravigliosa.
      Un amica fedele.
      Una compagna invidiabile.
      Mi hai regalato emozioni indescrivibili.
      Abbiamo vissuto momenti magici.
      Non potrò mai dimenticarti finché avrò vita.
      Non potrò mai smettere d'amarti
      perché hai preso un posto speciale nel mio cuore.
      Ora devo andare...
      Non lo vorrei mai fare.
      Ma in cuor mio sono sicuro che tu mi capisci.
      Sono certo che non ti sentirai sola.
      Ti lascio in buone mani.
      I miei fratelli rimangono con te.
      Ti renderanno sempre più grande.
      Tu lo sei già mamma...
      e quando
      passeggiando per la strada
      vedrò una persona bisognosa d'aiuto
      l'aiuterò secondo i principi che tu mi hai insegnato.
      Grazie mamma di avermi cresciuto.
      Ti voglio bene.
      Ti abbraccio.
      Tuo...
      Per sempre...
      Valerio.
      Composta lunedì 25 maggio 2009
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        Scritta da: Paul Mehis
        in Poesie (Poesie personali)

        Solitudine

        Nel buio e nei fumi
        Io prendo vita fittizia

        Regnavo nel mio ospite inconsapevole
        plasmavo, affliggevo, interrogavo...
        senza mai abbandonarlo...

        Ora sono solo parole.
        Per quanto lugubri e nefaste.
        Sono solo pensieri...

        La mia libertà sarà solo tra sbarre di carta...
        Ma...
        Ho fatto si che il suono della parola "morte" fosse melodia!
        Ho fatto si che la forma della parola "morte" fosse inebriante!

        Sangue, putredine, odio, paura, oscurità, rimorso...
        non sono nulla
        Se paragonate al Mio silente nome!
        Composta venerdì 9 gennaio 2009
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo
          in Poesie (Poesie personali)

          Canzoni e poesia. Mia Martini.

          Oltre la collina un altro Atlantico,
          mondi blu dove il cielo va a finire.
          L'amore è il mio orizzonte... aiutami.
          Cercando il sole dillo alla luna... salvami.

          Dimmelo tu quante volte ho contato le stelle,
          che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto.
          Io appartengo a te, volesse il cielo
          Dio c'è e Gesù è mio fratello.

          Piccolo uomo stai con me,
          padrone, mi basta solo che sia amore,
          tu sei così, la tua malizia.
          Donna sola donna con te, principessa di turno.

          Il guerriero tenero e forte,
          occhi tristi del mio amore...
          gli uomini non cambiano, uomini farfalla.
          Ritratto della mia incoscienza, la vergine e il mare.

          Cosa c'è di strano se mi sfiori,
          danza pagana donna fatta donna,
          a poco a poco piano pianissimo spaccami il cuore,
          ossessione la costruzione d'un amore.

          Ancora lacrime di marzo,
          equilibrista il tuo cuore di neve,
          la porta socchiusa, parlate di me...
          tutti uguali... s. O. s. Verso il blu.

          Senza te son tornata ancora grande,
          Io madre ti regalo un sorriso,
          la musica mi gira intorno, io andrò in Paradiso,
          io donna io persona... e ancora canto.

          Ciao Mimì.
          Composta venerdì 19 giugno 2009
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Grazie Dio

            Grazie Dio per avermi dato la vita
            Grazie Dio per avermi dato la mamma
            Grazie Dio per avermi dato la famiglia
            Grazie Dio per avermi dato la maternità
            Grazie Dio per avermi dato i figli
            Grazie Dio per avermi fatto sentire il nome mamma
            Grazie Dio per avermi dato la forza
            Grazie Dio per avermi regalato il dono dell'abilità
            Grazie Dio per avermi dato il coraggio
            Grazie Dio per avermi dato la forza di vivere
            Grazie Dio per avermi dato la forza di sopravvivere
            Grazie Dio per avermi dato tanto
            Grazie Dio per avermi dato tutto
            Grazie Dio per avermi fatto sentire oggi il tuo regalo che è la mia vita.
            Composta giovedì 18 giugno 2009
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              Scritta da: Ada Roggio
              in Poesie (Poesie personali)

              Riflessioni

              Sono qui,
              sola,
              in queste mura,
              dove nessuno, dove niente
              Nessuno può sapere,
              capire
              Niente può, o deve uscire
              Regina della mia abilità
              finita,
              per colpa della mia fragilità
              Affettiva, e non solo
              Regina di regno incantato
              dove tutto appare soleggiato
              Finito in un torbido squallore
              non ha più forma
              non ha più valore
              Qui dinanzi, a questo schermo
              parlo di me
              definita,
              un essere non più degno
              Poveri cuori a cui voglio bene
              non voglio darvi altre pene
              credo sia giusto
              non tentare, mi farei, vi farei, altro male
              Solo al pensiero
              non ho più respiro,
              figurati se tento...
              Ogni giorno sarà un tormento
              Mentre scrivo queste righe
              piangono i miei occhi
              sento più lenti i rintocchi
              Batte piano, batte lento
              Voglio solo andare via
              Questa non è più casa mia
              Mi volete cementare
              Non posso giurare
              Nel cuore c'è una grossa pena
              con intorno una catena
              Sanguina ogni giorno
              Io fingo che è un bel giorno
              Non mi fate più restare
              qui mi sento in alto mare
              i miei numerosi sbagli
              credo nei valori
              amo i loro cuori
              Ora zitti per pietà
              Non mi fate tornare la
              Ho paura di non sopportare
              Dove ho sentito tanto male.
              Composta giovedì 18 giugno 2009
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                Scritta da: Anna D'Urso
                in Poesie (Poesie personali)

                Perché un sogno?

                Sospinti dal vento come foglie al tramonto
                si segue l'istinto... non c'è ritorno...

                Un cuore viaggia attraverso l'amore,
                non ha meta né tempo, solo calore,
                inciampa nel fiume di mille parole,
                ama, desidera, sogna e poi muore.

                Si susseguono i giorni, gli amori, i ritorni,
                nel vento gettiamo i nostri sogni,
                nessuno li coglie, spariscono al sole,
                perché sognare se poi tutto muore?

                Per dire al domani che non siamo soli,
                per poter proseguire invece di morire,
                per poter sperare di provare ancora,
                per realizzare un sogno e che tutto non muoia...
                Composta giovedì 18 giugno 2009
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                  Scritta da: Maurizio Incorvaia
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Da otto anni

                  Di labbra e voce che di tutto hanno
                  Di quei capelli che il vento non capisce
                  Come di quelle mani che di tutto fanno
                  e di quello sguardo fondo che rapisce

                  Cosa ne sa la gente di quel che provo
                  Cosa ne sa di questo nostro amore
                  Certo non sa che questo io vedo e vivo
                  e te leggera che abiti il mio cuore

                  Senti la vita che ti pulsa dentro ed io,
                  Che nella mia ne ho fatto ispirazione,
                  Ogni momento sto qui e ringrazio Dio
                  Sempre rapito da tanta seduzione

                  è vero il tempo passa senza affanno
                  Vecchio che inganna ogni aspirazione
                  Ed è nel giorno del tuo compleanno
                  Che ancor di più tu vali un'emozione.
                  Composta mercoledì 17 giugno 2009
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                    Scritta da: Denni F.
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Luna e mare

                    Scintilla di seta sull'acqua,
                    riflessi morbidi, trasparenti.
                    Ombra argentata sullo specchio scuro
                    penetra la sua custodita profondità.
                    Il sole illuminerà il mondo sottomarino,
                    ma solo i raggi della luna conoscono
                    il lato taciturno, immerso nel buio.

                    Con immensa, infinita grandezza
                    coglie il mare l'irresistibile pianeta.
                    Dipinge col vento e con le onde
                    quel innocente, pura immagine.
                    Persa nella solitudine tra le stelle,
                    cieca, senza confini, senza orizzonte
                    lei ritrova solo nel sorriso del mare
                    complicità, la luce, la fede,
                    una strada per vivere la notte
                    e nell'alba un luogo per morire.

                    La magia della luna sul mare è unica.
                    Incanta con viso solenne la marea.
                    Il mondo sprofonda nel sogno,
                    si spegne l'azzurro del cielo.
                    In camera da letto della notte
                    luna e mare fanno l'amore.

                    Scintilla di seta sull'acqua,
                    riflessi morbidi, trasparenti,
                    come carezze di corpi di due amanti,
                    che per l'eternità fanno l'amore
                    in un spazio riservato,
                    tra acqua e cielo,
                    non cercare d'interpretare, di capire,
                    è una danza magica,
                    sulla musica dell'anima,
                    mentre il mondo non si accorge di loro,
                    e mentre la luce del sole si spezza nel profondo,
                    l'ombra argentata sullo specchio buio
                    ha segnato per sempre il tuo destino.
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