Scritta da: Patrice Sangiorgio
in Poesie (Poesie personali)
Superpoteri
Ho questi occhi larghi e convessi
che arrivano al molle delle persone
una grande fame sporca
lunghe gambe d'insetto
il respiro paziente
del buio.
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Ho questi occhi larghi e convessi
che arrivano al molle delle persone
una grande fame sporca
lunghe gambe d'insetto
il respiro paziente
del buio.
Mi manchi, anima mia.
Tanta tristezza ho nel cuore,
perché non sento la tua voce
fra queste fredde mura.
Silenzio intorno a me!
Non si sente squillare il cellulare,
né il clacson con cui mi chiami
per andare a ballare.
La tua voce non mi riscalda il cuore.
Tanto silenzio che mi soffoca
togliendomi la voglia di volare.
Poeti che mi ascoltate,
sceglietemi i più bei versi
per attirare il mio amore a me.
Sfoglio tutta la mia vita
osservando delle semplici foto
e una lacrima mi persiste.
I ricordi fanno parte del passato,
ma riviverli è il presente.
E cosa provoca dentro me tutto ciò?
Un brivido che come musica
lentamente mi trascina in un posto speciale.
Le emozioni mi provocano forti palpitazioni,
è il cuore che vive al posto mio.
I ricordi forse sono solo dei sogni,
ma ripercorrerli mi sembra toccare per mano
tutto quello che un giorno era stato vissuto.
Mi manchi, e
ti cerco nel
volto di un altro che
non è il Tuo
nelle sue mani lunghe, e
affusolate, che non sono
le tue, più tozze ma
delicate!
Ti cerco nell'aria morbida
che mi accarezza come
solo tu sai fare,
nel cielo grigio che
s'illumina di te,
nei meandri della
mia mente
sconvolta dalla
tua permanente assenza,
nel buio dei miei
insignificanti giorni,
riempiti da rituali
comuni, facce note
ed arrabbiate, sempre
nervose, altezzose,
rumorose, troppo intente
al loro desueto vivere,
trascurando il mio voler
cambiare e desiderare
chi non c'è, e
quello sei tu...
perché mi Manchi!
Ed anche oggi...
Il sole finisce sempre
per succedere alla pioggia...
la nebbia lentamente si dissolve
lasciando traccia di rugiada
Il giorno si sussegue alla notte...
Una cattiva notizia è arginata ad una buona...
l'infelicità si perderà tra le crepe della felicità
e la neva lentamente darà vita ad un germoglio fiorito...
con il tempo, perché...
Così è la vita.
Ogni giorno rappresenta
un nuovo motivo di speranza...
per coltivare i nostri sogni spronare la nostra anima...
e per crederci sempre, senza mai arrendersi...
e affrontare quello che ci sembra inaffrontabile...
perché un età non segna un limite
basta riempire la fine di queste giornate
tristi e stancanti
con questa certezza positiva...
domani è un nuovo giorno.
Importante è iniziare a credere...
che se vogliamo possiamo cambiare quello che non ci piace.
Non si potrà
mai ascoltare
Il cadere
di una neve
d'inverno
tra le coincidenze
dei nostri incroci,
vissute nel battito
di un attimo.
Fiocchi
di emozioni sciolti
all'apparire
del primo sole.
Tra i ciottoli sparsi
e rami spezzati
delle nostre
antiche esistenze.
Nel ricordo
di sensazioni identiche.
Umori
e sussulti vissuti
nello scorrere
di un tempo,
ora riposano
nell'attesa
di un alito
intrigante.
Lacrime lente, scintillanti al riflesso della Luna
inondano con premura il mio viso,
quasi a cercare di rendere il loro scorrere meno amaro.
Rivoli umidi, solitamente testimoni di momenti difficili,
si insinuano tra i saliscendi della mia pelle,
come ad accarezzarmi teneramente.
Perline quasi perfette, si stagliano tra le mie ciglia,
miracolo della natura, in esse si rispecchia
tutto ciò che mi circonda... perline dannatamente fragili:
devo fare piano o al minimo battito, si tufferanno anch'esse
a perdifiato sulle mie umettate guance.
La voce di un Angelo sta pronunciando il mio nome:
è come un bagno di note celestiali,
profumo di infiniti, leggeri petali di rosa
sparsi su di me, impegnati in una vorticosa danza,
quasi tenendosi allegramente per mano.
Solo ora mi rendo conto di quanto stia accadendo,
e del perché i miei occhi stiano brillando anche al buio:
non sono lacrime di tristezza quelle che ora festeggiano
intorno al mio estasiato sorriso.
Quell'Angelo sei tu, Amore, e con quel tenero "Ti amo tanto"
sussurratomi come una tiepida brezza estiva,
nel cuore di questa notte magnifica,
hai saputo donarmi un irrefrenabile fremito di gioia;
il mio Cuore ti sta ancora ringraziando a suo modo:
attraverso i miei occhi e le mie labbra,
in un tripudio di felicità mista ad amore.
Sono sola in questa notte, sola con pensieri che sconvolgono l'anima
con silenzi che fanno rumore, con ombre nelle tenui luci dei fanali
aspetto te e il cuore sussulta, al minimo movimento, al minimo suono
soffro e l'angoscia mi assale, solo tu puoi far svanire il mio tormento
ed alleviare la mia paura, riportami la pace, la notte dolce e tranquilla
che induce al riposo, ai sogni, ai desideri, come quando eri con me tutte le sere.
Ridammi la mia notte di pace, di suoni ovattati e penombre
torna da me presto, non ce la faccio, le ore passano e il mio cuore si stringe
solo quando i tuoi passi risuoneranno per le scale, la porta si aprirà e tu apparirai
solo allora tornerò a respirare e a vivere
fino a quando un'altra notte mi vedrà ancora ad aspettarti...
bambino mio.
Svanisce l'essenza
di questa esistenza,
persiste la paura di me,
dei miei abissi,
dei pensieri incompiuti
che pesano come macigni,
di speranze infinite,
travestite da sogni spezzati.
Se restare è morire,
nella mente affiora il pensiero di fuggire,
da me stesso,
dal solito viso riflesso nello specchio,
da questi occhi che non hanno più anima,
da questi giorni,
che non fanno più notizia.
E nella mente solo lei,
madre di un amore straziato,
odiato,
disperato,
mai vissuto.
E nella notte mi addormento,
aggrappato alla speranza
che altri occhi guardino,
una nuova alba sorgere.
Scintilla di giallo e cobalto il cielo
Nell'inchino del sole dormiente.
T'affacci sull'orlo della mia distrazione:
l'impeto del tuo sorriso più maestoso d'una fanfara.
Se m'accosto alla frangia sfilacciata dei miei pensieri
Sbigottisco,
abbattuta dal loro mulinante tergiversare.
Catene fluorescenti di parole e risa
La tua voce:
se ti guardo un istante negli occhi
sbigottisco,
rapita dalle sinfonie che
il tuo sguardo sa costruire.
E mi soffermo, ripiegando la
Tenda di un'emozione fugace,
sui binari di
un'inattesa, rettilinea constatazione:
questo è amore.
Nell'inchino del sole dormiente
Il cielo giallo e cobalto
Scintilla anche di me.