Poesie personali


Scritta da: MARYLUKE
in Poesie (Poesie personali)

Ricordi...

Una canzone che scompare
Nella fiamma di un camino.
Ricordi che si mescolano
Alla cenere che il focolare
Ha voluto donarmi
In una qualsiasi notte insonne.
Aver paura di pensare
Per non dover piangere.
Cancellare quella track
Non è possibile.
Si fa sentire per ricordarmi che esiste
Un passato.
Un amore non contraccambiato
Una piacevole abitudine,
Un amore destinato a finire...
Ma io cambio canzone
e penso al presente
Sorridendo
Osservo mia figlia che dorme
e gioca con gli angeli
Mentre aspetto il mio amore
Aggiungendo legna nel camino...
Non c'è più la cenere
Ed il passato è un dolce ricordo.
Non mi vergogno di piangere...
Ma sorrido...
Composta lunedì 19 ottobre 2009
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    Scritta da: Maria Daniela
    in Poesie (Poesie personali)

    Eva

    Seduta sola,
    sulla terra nuda,
    come unica coperta
    la sua nuda pelle,
    come unica vita
    la sua breve vita,
    come unica speranza
    la sua esile speranza,
    come unico amore
    il suo fragile amore.
    Si è alzata,
    è stata rivestita,
    ricreata,
    è stata nuovamente plasmata,
    ha riacceso la sua speranza,
    ha rafforzato il suo amore,
    ha creduto
    nel suo Creatore.
    È nata la nuova donna,
    la nuova Eva.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Amare il creato

      Teneri germogli s'alzano in volo
      all'ondeggiare del tiepido vento.
      Sussulti di gioia,
      odo uccelli fra le fronde.
      Cinguettii strani, vocalizzi,
      di diversi tipi alati.
      La natura si manifesta
      nella sua semplice visione,
      l'allegro saltellare,
      il baldo dialogare,
      il furbo scondi ramo,
      il giusto movimento di foglia,
      la gioiosa contentezza di richiami
      l'udir da posti lontani,
      il profumo di erbe tagliate,
      sentori di fiori recisi,
      alte passano le rondini
      in volo tra l'azzurro del cielo
      e il bianco di soffici nuvole.
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        Scritta da: MARYLUKE
        in Poesie (Poesie personali)

        A Melissa

        Anni sfuggono sulle nostre esistenze.
        Se ne vanno senza mai voltarsi.
        Noi ad inseguirli.
        Persi nel lungo vagabondare della vita.
        Ormai tutto è troppo distante.

        Un altro anno è sopraggiunto.
        Uguale a tanti altri.
        Immutabile e insolito.

        - Melissa -

        l'anno nuovo è arrivato.
        Transiterà anche questo.
        Tra un anno.
        Ma questa volta sarà lei
        a cambiare le ventiquattrore al mondo.
        Composta giovedì 1 gennaio 2009
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          Scritta da: MARYLUKE
          in Poesie (Poesie personali)

          Per Melissa

          Sarà lei l'ingenuità del futuro
          in un modo sbagliato.
          Tra favola e realtà.
          Ma si preparerà agli ostacoli della vita.
          Perché sarà lei a credere in un domani migliore.
          Noi genitori la vedremo nascere.
          Imparare a camminare e cadere
          ma anche a rialzarsi.
          Imparare a piangere
          ma anche a ridere.
          Imparare ad arrendersi ma anche lottare.
          Noi continueremo ad osservarla nel grande viaggio della Vita.
          E sarà lei
          la nostra guida.
          Perché sarà lei,
          - Melissa -
          ad avere fiducia
          nelle chimere e nei desideri del futuro.
          Sognando e Vivendo.
          Composta martedì 21 aprile 2009
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            Scritta da: lillalalli
            in Poesie (Poesie personali)

            Ascoltami

            Or giunge al cor tuo
            e più forte or si sente,
            quel che io vorrei dirti col pensier mio...
            con la mi amente.
            Mescer vorrei... i nostri pensieri,
            cangiare in nostra vita
            i desideri.
            Ascoltai un dì la tua storia
            Di triste magia... clamor... vittoria.
            Soffermati e mèco cammina nel desio
            Ove or ti guido io.
            Perché mi chiami?
            Taci!
            E nel profondo silenzio... ascoltami.
            Composta martedì 15 dicembre 2009
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              Scritta da: lillalalli
              in Poesie (Poesie personali)

              Al Vento

              Al tardo bruno
              un ode al vento,
              al me nessuno...
              al me momento!
              Costì fugace lo pensiero
              va sciacquando al dì straniero.
              Di via sentiero ambrato...
              già sogna, incontanente
              un sogno mai sognato.
              Sussurro al fato
              il mio gran destino
              il me che ha sempre amato,
              german com'è bambino.
              Bramosa l'anima perduta,
              che ridonda,
              oprando ad opre muta.
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                Scritta da: lillalalli
                in Poesie (Poesie personali)

                L'anima

                Quanto ti amo!
                E tanto credo in me, che non mi do alcun prezzo e,
                alcuna stima a me posso appropriare,
                perché io credo di migliorare di giorno in giorno.
                E l'ardore sento che in cor mio s'accresce,
                io sono il vulcano, sono la lava... sono il magma incandescente,
                insorgo a lapilli
                e straripo come mare che infuocato
                si avvale della propria irremovibile compattezza.
                E la mole che mi è a collo tengo,
                mi inarco, m'allungo, combatto ciò che è dolore...
                o fo modo che il mio volere,
                fia che il male... m'appaia come il bene.
                E mi dilanio per sentir se vivo...
                se io sono umano;
                nulla m'abbatte e nulla m'è fatale.
                Mi ergo come il monte che sovrasta la terra
                e carezza il cielo
                e guardo ove l'orizzonte mi illumina la strada
                per seguire gli argini del mondo.
                Sono il ciclope della natura
                forte... impetuoso;
                son l'aligiero amore,
                sono tutto intenso come potenza... e tenerezza.
                E su fili sonori d'un'arpa io danzo... io parlo... io vivo

                (ora, io conosco me...)
                Composta mercoledì 16 dicembre 2009
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                  Scritta da: merè
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Astore in volo

                  Darvi corpo di astore
                  e le sue veloci ali
                  in questi monti
                  di rovesciate nuvole
                  io, che sento ora
                  il suo richiamo.

                  Allontanando
                  come maestrale
                  da voi il dolore,
                  aprendo le vene
                  ridenti
                  come gocce d'aria.

                  A te, figlia,
                  danzatrice di perle
                  e di luna,
                  d'incanto i tuoi occhi
                  lucenti
                  fermi in fiorite domande,
                  darti ali d'amore
                  che ti smuova, ribelle,
                  ma della tua dolcezza,
                  ché la vita si fruga
                  anche nei selciati
                  di cento strade.

                  A te, figlio,
                  giocoliere del tempo,
                  che colori lieve
                  i sentieri da seguire,
                  mago piccolo e gioioso,
                  farti capire
                  che, sognando
                  i colori sono d'acqua
                  e di cielo,
                  ma la terra è àncora
                  ed il fuoco segue
                  spaventati limiti.

                  Darvi ali di astore
                  perché il mare è grande
                  da contraddire
                  e, a volte, per riposare,
                  si trovano solo
                  rocce di dura ossidiana.

                  Allora tu
                  danzatrice gioca,
                  e tu giocoliere danza:
                  quando la primavera
                  albeggia
                  e il crepuscolo apre
                  l'inverno,
                  ché il volo dell'astore
                  sfiora morbido
                  l'arcobaleno.
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