Poesie personali


Scritta da: Marco
in Poesie (Poesie personali)

L'(in)essere

Spettro d'un ombra
contorce mani
che non son mani
vortica nella vita sorda

popolata d'un creato evanescente
dove poggiano vuoti vertiginosi
nello scorrere del tempo impotente
in giorni sempre più erosi

nella cacofonia vitrea
passeggiamo solcati da venti
involgendo il desiderio
nella astrusa esistenza spuria.
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    Scritta da: dadorotto
    in Poesie (Poesie personali)

    In riva ad un sogno

    È tornata l'estate
    e con lei le lunghe notti
    passate in riva al mare
    a guardare la luna
    a sognare un mondo diverso
    persi nel silenzio della notte
    immaginando grandi amori

    Ora eccomi qua
    con qualche anno in più
    e tu?
    E tu chissà dove sei
    tu ed i nostri segreti

    è tornata l'estate
    con le sue calde notti
    ma non gli stessi colori
    le raganelle a cantare alle stelle

    è tornata l'estate
    c'è ancora spazio nel mio cuore
    c'è sempre un pensiero per te
    ho sempre la voglia di vivere
    come allora e anche di più
    in riva ad un sogno
    che non andrà mai a dormire
    per fortuna è tornata l'estate
    proprio ora
    quando tutto sembra non avere più tempo.
    Composta lunedì 11 settembre 2000
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      Scritta da: dadorotto
      in Poesie (Poesie personali)

      Aspettando l'aurora

      Aspettando l'aurora
      con i piedi immersi nell'acqua
      prima o poi arriverà
      con la faccia distrutta
      l'occasione migliore
      per portarti con me
      via da qui
      e sarà così strano
      io che ti tengo la mano
      salutare la gente
      dal finestrino del treno.
      Aspettando l'aurora
      io mi specchio nel mare
      prima o poi arriverà
      anche un raggio di sole
      a scaldare la nebbia
      dell'anima mia.
      Che pace mi da
      il dondolare lento
      delle onde
      e non ho più voglia
      di pensare per pensare
      l'incoscenza che avanza
      con l'odore del sale.
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        Scritta da: dadorotto
        in Poesie (Poesie personali)

        Aiutami madre mia

        Aiutami madre mia
        fai che vada via
        questo fiato di nostalgia
        aiutami madre
        ad attraversare
        questo mare di notte
        buio nero, maldestro
        che non mi riesce
        di ricordare.
        Ti prego madre
        toglimi via questo peso
        dal cuore
        peso che mi fa male
        che non ho la forza di portar
        accompagnami madre
        ancora un po'
        soltanto un poco
        prendimi per mano
        fai che non mi perda
        dentro vicoli cechi
        fermo davanti al mio riflesso.
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          Scritta da: BlueSky14
          in Poesie (Poesie personali)
          Pianti, disperazione, urla e poi tanto dolore
          è questo che davvero ti regala l'amore?
          Basta davvero così poco per farti crollare?
          Dov'è finita tutta la rabbia e la potenza che prima volevi urlare?
          Se non ti merita, perché ci devi stare così male?
          Fallo uscire dalla tua vita o per la tua vita lui sarà fatale!
          Non serve a niente piangere se è fatto così
          quella che in realtà deve cambiare sei tu, adesso via di qui!

          Litigi, insulti, urla e poi una risata fittizia
          è questo che davvero ti regala l'amicizia?
          Le persone che fanno qualcosa che per te è sbagliato
          non capisco perché ti devono far sentire così frustrato
          Non vedi che loro di te se ne sbattono?
          Se sei forte capirai che anche i tuoi sentimenti per loro muoiono...
          ma non ti vedranno, non lo faranno ugualmente
          e solo così riuscirai a capire chi in questo mondo vale veramente!
          Il mio ultimo urlo rimbomba ancora dentro di me
          una lacrima scende ma non ne capisco il perché...
          Non è più rabbia, non è tristezza, non è dolore
          è solo una lacrima che non ha neanche più colore.

          Adesso voglio solo urlare
          urlare questa rabbia che non riesco a soffocare
          continuare ad urlare fino a stare male e poi ancora urlare
          perché vivo in un mondo che non riesco a cambiare!
          Tutto questo mi fa sentire inutile, piccola e impotente
          ma prima o poi esploderò sotto gli occhi della gente
          ed il mio urlo arriverà in cielo e poi molto più in su
          ma raggiungerà anche tutti i cuori delle persone quaggiù...

          Non bisogna mai perdere la speranza che il domani sarà diverso,
          e magari lo cambierai anche tu, urlando insieme a me quest'ultimo verso...
          Composta giovedì 17 dicembre 2009
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            Scritta da: Daniela Terranova
            in Poesie (Poesie personali)

            Liberi di danzare

            Con dolce musica dai profumi orientali,
            l'atmosfera si pregna di tante emozioni,
            e colora i pensieri di nuove sensazioni.
            L'anima dipinge la sua tela di speranza,
            e libera il corpo con le movenze della danza.
            Estasiati dai suoni, il mondo intorno tace
            e gli occhi brillano di nuova luce.
            Cadono i muri e si allargano i confini
            e al cielo ci si sente più vicini.
            E così quell'ombra di tristezza,
            si dissolve in una fresca brezza.
            Una danza di sentimenti, sogni e desideri
            che rende gli altri e noi stessi più veri...
            e quest'armonia di serena creatività
            gioiosamente comunica vita.
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              Scritta da: Daniela Terranova
              in Poesie (Poesie personali)

              Arrivederci

              Il cambiamento, prima slancio,
              poi arriva il bilancio...
              e come un abile ragioniere,
              tiri una riga tra il dare e l'avere.
              Non tutto però si può catalogare,
              a volte si può solo vivere, sperimentare.
              Difficile trovare le parole, ma quelle vere nascono dal cuore,
              che esprime i sentimenti più sinceri,
              che affiorano e affollano i pensieri.
              Conoscere persone è come un pugno,
              ci sono quelle che lasciano il segno,
              ma tu ora per me sei come un sogno.
              Avrei voluto fermare il tempo,
              solo per un momento
              e chiudere le porte, e chiudere il pensiero,
              sentirti per me solo.
              Avrei voluto fermare il tempo,
              solo per un momento,
              vivere un'altra vita,
              che non toccasse il domani,
              sentire le tue mani.
              E quando col tuo sguardo mi penetravi dentro,
              spariva il mondo intorno.
              E le tue parole,
              scendevano nel cuore,
              ma non poteva esserci il sole... su di noi.
              Due mondi diversi,
              diametralmente opposti,
              due voci in differita,
              due strade in una vita
              quel bivio che non prenderesti mai.
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