Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Com'è grande la vita

La vita è una ardita partita
Sentita come una sfida accanita,
una gita in salita,
che addita una meta ambita.

Se è capita non resta appassita
Né sfinita quando è avvilita.
Pur s'è appiattita, è recepita
Come sortita da una mente perita.

Dalla terra uscita, di bellezza vestita
Con Grazia acquisita, dal Cielo è guarnita.

Può essere ordita con le proprie dita.
Se da colpe è intristita, non appena pentita
e davvero contrita, ritorna pulita.

A volte è atterrita
Ma se a Dio s'affida
Non andrà mai smarrita.

La corrida è finita e la gioia piena avvertita;
felice è la dipartita se con Dio è gestita la Vita.
Composta venerdì 1 giugno 2007
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    Scritta da: lilyth
    in Poesie (Poesie personali)
    Il mio urlo è muto
    e muta è la tua voce,
    nessun eco produce il mio grido
    nessuna risposta alleggerisce la mia pena,
    stridono i miei denti
    si dimena il mio spirito...
    tutto tace, ed ormai stanca
    trovo pace nel tuo silenzio...
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      Scritta da: Paolo Melotto
      in Poesie (Poesie personali)

      Diapason

      Ingenuo corpo celeste.
      Tenue scia luminosa
      Ammaliante ombra

      Archetipo enigma
      Risplendono le vibrazioni giungendo al cuore
      Risuonano le immagini in infinite echo

      Si mescolano tra di loro, formando un corpo pieno di vita
      Diapason malefico di suoni e ricordi
      Onde ininterrotte di pensieri lasciati liberi

      Giungerai alla fine prima o poi?
      Sentirai la magica risonanza tutt'attorno
      Inarrestabile e indistruttibile.

      Petali quelli che si posano sulle tue dita.
      Porpora che Non lascia traccia di se
      Sovrana follia, dolce sentimento

      La bestia prende possesso del corpo senza vita
      Il re combatte per il suo onore perduto
      Il giullare continua la sua danza senza fine

      Lacrime, come speranze in un giorno di pioggia.
      Scendono passando per la valle segreta
      Le lune proseguono, formando un quadro più grande

      Alla stregua di una canzone
      Cantate amici miei, per il giorno del funerale.
      Avanti, morite con me

      Tutto sembrerà più imponente.

      È tutto qua.
      Se tu cerchi il significato.
      È solo un quadro più grande.
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        Scritta da: Davide Bidin
        in Poesie (Poesie personali)

        Miracolo Estatico

        Cangianti lembi azzurri
        Ammiro nel bagliore
        Di mille candele
        Anche tra la nebbia più greve
        Nulla non mi farebbe vedere

        Il tuo sguardo

        Ciò che rende... te
        Le parole non posson definire
        Ciò che un'emozione... sola
        Può far capire
        Il mare in cui mi trovo è tuo

        Il tuo azzurro

        Qualcosa di eterno
        Nella sua fragile essenza
        Il piacere ch'è semplice
        Provo in quest'attimo di estasi
        Contemplo l'infinito

        Le tue stelle

        Rispecchiano il mio tetro volto
        Ch'è immobile impietrito
        è rivolto solo a te
        Con la titubante accettazione
        Dell'omonimo innamorato

        Quando mi getto
        Negli occhi tuoi
        Anche il Destino m'invidia
        Non può veder
        La magia che da te

        Si fa sorgente pel mio dolente cuore

        i tuoi miracoli d'amore.
        Composta venerdì 18 dicembre 2009
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          Scritta da: anacleto
          in Poesie (Poesie personali)

          Il ritmo del mondo

          Ascolto musica, cerco conforto da queste parole e ritmi,
          che percepiti in un primo momento dal mio organo di senso vengono istantaneamente elaborate dai centri nervosi a lui connessi, e trasformati alla mia percezione in dolci vibrazioni.

          Si espandono attraverso lo stesso tessuto e vanno a stimolare ogni singola cellula del corpo, attivando in essa una danza ancestrale.

          Si trasforma da un singolo e solitario movimento in una grande vibrazione che si manifesta all'esterno è diventa il ritmo del mondo.
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            Scritta da: Rita S.
            in Poesie (Poesie personali)

            Lasciami entrare

            Lasciami entrare
            in quel mondo, il tuo mondo
            desolato e ammantato,
            eppur vivo,
            intriso di gesti incompresi,
            di urla frenate
            e di frasi spezzate.
            Ti guardo da rupe scoscesa:
            immagini amate e sofferte
            le danze rituali,
            le corse ribelli e affannate,
            il ritmo e le mani, le tue,
            a tracciare grovigli e disegni
            accennati e poi impressi nell'aria,
            simili a oscuri ricami,
            come inespressi richiami.
            E gli occhi sfuggenti,
            perduti, profondi,
            che gridano al mondo
            paure e misteri insoluti.
            I grigi fantasmi e fantasmi di luce accecante,
            le ombre incalzanti nel buio che cala
            accompagnano te, accompagnano me...
            è il tuo essere puro,
            con tenacia racchiuso
            in duro e spesso cristallo
            sì duro a scalfire,
            che liberare vorrei.
            È il tuo essere tanto ostinato,
            così vulnerabile
            a forze cangianti ed ostili
            del vivere avverso,
            che tanto addolcire vorrei.
            Sull'isola delle tue pene,
            luogo dei tanti pensieri,
            spingerei le mie vele
            con vento a favore o contrario,
            in bonaccia o tempesta,
            lì approderei
            armata d'amore e di rabbia,
            ed è lì che io porterei
            tutte le fragili mie verità.
            Composta giovedì 17 dicembre 2009
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              Scritta da: anacleto
              in Poesie (Poesie personali)

              Questo bel viaggio

              Come fa luce, così fa buio
              l'alba e il tramonto non si trascurano.
              Sempre uguale è questo bel viaggio, sta a te saperlo trovare.
              Sempre amore e compassione mi accompagnano per sere buone
              a volte allegro, a volte triste, tanto so chi mi accudisce.
              Solo da noi dipende, possiamo elevarci o trascurarci.
              L'unica forza che ci può aiutare è l'amore del nostro cuore.
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                Scritta da: Angelo Panico
                in Poesie (Poesie personali)

                Urlerò al vento

                Urlerò al vento speranzoso che esso possa farsi portatore dei miei desideri e delle mie angosce... così da poter abbattere la vergognosa distanza che c'è tra noi.
                Un vento soffice come apparenti nuvole,
                un vento che possa sfiorarti il volto quasi accarezzandotelo,
                avvolgerti in esso protettore e svelatore dei miei più reconditi e insani desideri!
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                  Scritta da: patrizia64
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Buon Natale

                  Non c'è bisogno del Natale per diventare più buoni...
                  ma questo già lo sappiamo. È sempre il momento giusto per poter cambiare quello che non ci piace della nostra vita
                  è sempre il momento giusto per costruire la pace, per infondere negli altri l'amore,
                  per comunicare con un sorriso la speranza e poter dire con lo sguardo:
                  "non preoccuparti ce la farai e se ti senti solo, se hai paura di non farcela, camminiamo insieme".
                  Accorgiamoci delle lacrime di chi cerca di nasconderle
                  e gioiamo delle vittorie altrui,
                  dei traguardi raggiunti, toccheranno anche a noi
                  se solo lo vogliamo e lo decidiamo.
                  Che sia sempre Natale per tutti,
                  ogni giorno.
                  Composta mercoledì 16 dicembre 2009
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