Poesie personali


Scritta da: MIRIAM DE MICHELE
in Poesie (Poesie personali)

La mia arte

La mia arte si realizza su un pezzo di carta
e questa non è una frase fatta.
Di giorno la mia mente non riposa,
ma vive di pensieri
e continui progetti.
Lascio gli altri in pace,
ovunque siano,
io sono figlia di una dimensione diversa,
magari un po' persa,
che cerca di dare una spiegazione a ogni cosa,
e vive sperando di poter fare qualcosa.
Composta sabato 27 giugno 2009
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    Scritta da: GISY
    in Poesie (Poesie personali)

    Altrove

    In mancanza di un figlio forse è meglio l'esilio.
    Da lontano una voce, io che fisso la croce.
    Il mattino la sveglia per un cuore che veglia
    è una spina negli occhi, è l'inferno che tocchi.
    Una cella sta stretta ad un cuore che aspetta.
    Una cella è il padrone per un cuore in prigione.
    Nella voce del coro io che canto da solo.
    Nella voce del vento io che rubo scontento.
    La mia anima è in panne dopo tante condanne.
    La mia anima grida mentre accetto la sfida
    del mio corpo recluso, del cervello che uso
    per riuscire a scontare questi anni da fare.
    Dopo tanto fuggire ora sto qui a subire le mie pene col mondo,
    il disagio profondo del mio essere in gabbia,
    mentre esplode la rabbia
    del mio essere errore
    mentre il mondo va altrove.
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      Scritta da: GISY
      in Poesie (Poesie personali)

      Né zucchero né sale

      Essere sospesi tra la luna e il mare.
      Scoprire di non contare veramente niente per nessuno.
      Riscoprire la bellezza delle piccole cose,
      di essere solo il contorno e non il piatto principale.
      E assaporare che è buono, che va bene così.
      Né zucchero, né sale, forse origano, basilico.
      Per nulla indispensabile.
      Pazientare al sole come i pomodori messi ad essiccare.
      Parlare meno, ascoltare di più.
      Addormentarsi dopo un giorno di lavoro.
      Svegliarsi il mattino presto perché c'è tanto da faticare
      per guadagnarsi il pane.
      C'è ancora tanto da imparare.
      Non aspettarsi nulla dagli altri.
      Proprio nulla.
      E assaporare che è bello,
      che va bene così.
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        Scritta da: Giuseppe Amato
        in Poesie (Poesie personali)

        L'infinito

        L'universo è infinito
        ed io son piccolo
        le stelle son immense
        ed io da solo
        il sole luccica lassù
        ed io son in disparte
        le nuvole piangono
        e si fan sentire
        io invece
        son soltanto
        un piccolo uomo
        la cui lacrima
        non è sentita da nessuno
        è un pianto disperato e malinconico
        gli uccelli sorridono al mondo intero
        ed io malinconico
        ascolto il silenzio
        il loro soave cinguettio
        aspettando qualcuno
        aprire la sua porta.
        Composta nel 2009
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          Scritta da: MIRIAM DE MICHELE
          in Poesie (Poesie personali)

          La fragilità

          Il pianto e la gioia sono una parte di me,
          sono fatta di mare,
          che si agita in me
          e son fatta d'amore,
          di raggi di sole.
          C'è una parte nascosta
          che non voglio pensare,
          non è fatta di mare
          né di raggi di sole.
          È la parte più buia,
          lì si sentono i lupi
          e non voglio conoscere quel luogo a me ignoto,
          perché lì non si sente l'odore del mare,
          né i raggi di sole lo vanno a scaldare.
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            Scritta da: GISY
            in Poesie (Poesie personali)

            Alla stazione

            Ho guardato la tua pelle scura ed i tuoi occhi neri.
            Ho visto il tuo sguardo perdersi in chissà quali pensieri.
            Eri lì, seduto su una panchina che non era la tua,
            di una città che non ti apparteneva,
            in un Paese lontano.
            I tuoi occhi forse cercavano il mare o le braccia di tua moglie,
            ma incrociavano solo sguardi indifferenti che tu non guardavi.
            Eri lì, seduto su quella panchina perché non potevi essere altrove.
            E allora ti stringevi un po' di più nel giubbotto per riscaldare il cuore.
            Un treno prima o poi sarebbe arrivato
            e tu lo avresti preso per scendere in un'altra stazione che non era la tua,
            di una città che non ti apparteneva, in un Paese lontano.
            Ma i pensieri, i progetti, le illusioni, le speranze, i sogni,
            la forza e la volontà per realizzarli... quelli sì che ti appartenevano.
            E potevi portarli dovunque.
            Nessun luogo te li avrebbe tolti.
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              Scritta da: lilyth
              in Poesie (Poesie personali)
              Ti vidi,
              una strana luce ti accompagnava
              accecata ti guardavo
              scintillava la mia catena
              perché ancora piacevole
              era il giogo,
              un'ora d'aria mi davi
              e a me bastava.
              Mi hai nutrito di briciole alimentando la mia fame
              illudendo la mia fede
              azzittendo il mio cuore
              che sottovoce ti urla"liberami da questo inganno, liberami da te...
              Composta venerdì 18 dicembre 2009
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                Scritta da: SweetNovember
                in Poesie (Poesie personali)

                Adesso

                Nei tuoi sguardi felici
                vorrei perdermi,
                aggrappandomi,
                felino.

                Tra le tue braccia sicure
                vorrei sciogliermi,
                graffiandomi,
                dentro.

                E come unica goccia di mare
                scivolare dolce
                sul tuo petto ardente
                evaporando
                in nuvole di passione
                per poi ricadere
                come la prima pioggia
                di primavera
                sul tuo corpo
                e cospargerlo di tenebre
                e baci.
                Composta martedì 15 febbraio 2005
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