Poesie personali


Scritta da: Francesco Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Molte cose non so fare. Molte cose vorrei saper fare. Molte cose non vorrei essere...
una cosa però la so fare ed è pensare.
Pensare come in un miraggio il mare.
Pensare con nostalgia vederci limonare
pensare che la nostra storia non può tramontare.
Pensare che in realtà forse io non sappia amare.
Pensare a qualcosa da poterti regalare.
Pensare che in questo momento mi sono messo a divagare
di cose che a nessuno può importare
ma rileggendo queste parole
penso che senza te passerò le giornate senza sole.
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    Scritta da: David Kumada
    in Poesie (Poesie personali)

    Preghiera di un naufrago

    Il respiro profondo delle onde chiare
    quell'abbraccio pesante che vorrei evitare
    mi respinge forte se lo sto a assecondare
    s'addolcisce beffardo se intendo lottare

    Ho navigato su oceani di sentimenti e di genti
    che mai una volta ho saputo domare
    sotto cieli ed occhi
    azzurri o in tempesta;
    fra odori lontani di terre e nature diverse
    salpavo,
    sempre alla ricerca
    di quei sorrisi al mio ritorno.

    Ma ora è tempo
    d'abbandonare a questi flutti le mie mani
    sperando forse
    d'essere ancora vivo - e in salvo - domani...
    Composta domenica 20 dicembre 2009
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      Scritta da: Paolo Bau'
      in Poesie (Poesie personali)

      Cerca di ascoltare

      Cerca di ascoltare
      quel che non riesco a dire
      cerca di capire
      perché non lo riesco a fare

      ma ogni parola che conosco
      è troppo piccola nel significato
      per racchiudere in sé
      l'immenso di quel che provo

      Ogni parola che dico
      è troppo limitata nel suono
      per dire in sé
      tutto quel che sento

      Ogni parola che leggo
      è sempre troppo avara di colori
      per mostrare in sé
      ogni cosa che in te vedo

      Non ho parole per dire
      quel che vorrei farti ascoltare
      non ho parole da scrivere
      per quel che vorrei farti sapere

      ma cerca di ascoltare
      cerca di vedere
      cerca di capire,
      sarà così facile per te
      vedere di me
      tutto quel che già sai
      anche se non te l'ho mai detto.
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        Scritta da: Paolo Bau'
        in Poesie (Poesie personali)

        La colazione

        È troppo grande quel letto
        ed è troppo comoda quella coperta

        Da troppo tempo non ha pieghe,
        quel cuscino di fianco

        Ho troppo tempo in quel bagno
        e c'è troppo spazio, tra i profumi,

        e c'è quel troppo silenzio nel tutto
        che neanche la televisione accesa riesce a spegnere

        Preparerò una colazione per due
        due cucchiai, due tazze, doppio latte
        due tovaglioli, due brioches

        Si, lo so, quando torno stasera
        la seconda tazza starà ancora così

        Qui ad aspettarmi stupita
        cercando di capire, di intuire

        Ma non c'è altro da intuire
        e nulla da giustificare

        Solo che...
        è così giusto questo momento
        così sincero questo preparare per due
        che è giusto darci vita
        anche solo...
        per l'illusione di un momento.
        Composta sabato 8 agosto 2009
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          Scritta da: Pier Luigi Lando
          in Poesie (Poesie personali)
          Inesorabile avanza il giorno,
          rendendo al circostante le forme delle pure essenze
          già dissolte nel buio della notte, svelando la realtà di ieri,
          con la speranza del meglio, ma pure con il timore
          del "peggio che non ha mai fine"!
          Altrettanto inevitabile, e a volte troppo duro,
          l'impatto all'emergere della consapevolezza!
          Ma a rendere più o meno sgradevole l'incontro con il reale
          è, spesso, il conseguente dissolversi dell'immaginario onirico
          e, ancor di più, dei "cari inganni"
          d'onde, ieri, anelante, ti pascevi di speranza.
          Se un tale ricorrente evento a te risultasse troppo crudele
          e, per questo, volessi por fine al deludente gioco,
          dovresti uccidere la genitrice di ogni cocente delusione,
          eliminare la fonte d'onde scaturisce ogni illusione:
          la Speranza
          ma allora dovresti pure tener conto
          che ti priveresti di questo essenziale propellente della vita!
          Fin tanto che la speranza,
          incontrastata albergherà in fondo al tuo cuore,
          perennemente riuscirà ad allettarlo,
          giacché a dispetto di ogni precedente,
          negativa esperienza, come la mitica salamandra dura a morire,
          essa rinascerebbe sempre dalle ceneri di ieri,
          perché la tua vita a barcamenarsi prosegua
          nell'eterno gioco delle illusioni
          e conseguenti delusioni!
          Composta lunedì 15 aprile 1996
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            Scritta da: cico
            in Poesie (Poesie personali)
            È soltanto un soffio fra i tuoi pensieri
            ma rimani incantata
            a guardare le mie labbra
            che ti incoraggiano.
            Tuttavia è la mia mano che ti cerca
            a distoglierti e
            prima che tu ricongiunga
            la linea della comprensione,
            è il mio bacio,
            volo di farfalla,
            a posarsi sul colore dei tuoi occhi.
            Indietreggia il tuo respiro
            ma non respinge
            tanta tenerezza.
            Ed è così che
            il tuo sorriso
            si apre alle mie parole,
            che ora sì, sincere,
            ti confidano il mio sentimento.
            Mentre la tua carezza
            si posa sulla mia mano
            riesco a intravedere il pensiero più bello
            che fuggito dalla tua mente
            abbraccia il mio desiderio.
            Composta martedì 9 giugno 1981
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              Scritta da: randomwalk
              in Poesie (Poesie personali)

              Ninos de rua

              Fanciulli corrono sporchi di vita
              nel loro mondo coperto di fango;
              regalando sorrisi traditi dagli occhi
              troppo intenti a frugare nel nulla che passa.
              In una terra bruciata dalle illusioni
              e popolata di cuori ormai già adulti,
              un arcobaleno sbiadito si alza a fatica
              verso nuvole cariche di neri presagi
              quasi fosse la mano incerta di un bimbo
              che aspetta invano almeno un abbraccio.
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                Scritta da: randomwalk
                in Poesie (Poesie personali)

                Il mare d'inverno

                Un soffio pungente di tramontana
                adagia le onde sulle rive deserte
                per cancellare ogni traccia
                del vocio dei bagnanti,
                tramontato nel cielo
                dell'ultimo sole d'autunno.
                C'è solo una piccola barca
                immersa nel nero del mare
                che si lascia cullare paziente
                dal brontolio delle acque,
                mentre brevi striature di uccelli
                scarabocchiano il cielo
                accarezzando leggere
                la linea sottile di un orizzonte lontano.
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                  Scritta da: randomwalk
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Incubi

                  Grido il silenzio di vuote risposte
                  a bianchi soffitti che nascondono il cielo;
                  vibra il respiro tra mura sempre più strette
                  che riflettono ombre di pensieri appannati,
                  quand'ecco apparire i tanto attesi fantasmi
                  scordati dal tempo nei vocio dei ricordi.
                  Fuggo allora lo sguardo di chi non c'è più,
                  cercando rifugio negli squarci profondi
                  tracciati nel solco di antiche paure
                  da una mente ormai priva di ogni emozione
                  che cerca al di là di due occhi sbarrati
                  la calma illusoria che accompagna l'oblio.
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                    Scritta da: giosc
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Buco nero

                    Dico letto, sì, dico letto

                    letto candido, letto ad acqua
                    letto di foglie e, letto di morte...

                    porta il riposo a questa faccia di cera
                    assuefatta e nevrotica, sobillata ma nera

                    la mia depressione sì, sei un tale rifugio
                    da chi mi vorrebbe, inarrivabile e fiera

                    ma sono malata... dentro e nel centro
                    mi sento sicura, svegliar me non intendo...

                    società avanzata la nostra, non sei donna né uomo,
                    sei solo individuo... bè, non fare collette

                    analizza e sfrutta, plasma ed insulta
                    non esser d'accordo, con gli altri del gruppo

                    ma, se da sola vuoi stare, non ti lamentare
                    se qualcun ti consiglia di andarti a infilare

                    nel primo lettino, di quel mago di niente
                    che getta consigli e che si riempie le tasche

                    non son più nel letto, ho rivisto il mio amico
                    quello africano, di vent'anni di meno

                    niente fragole e champagne al suo matrimonio
                    ma una folla di amici cantano e ballano insieme

                    mi confida che non sa cosa sia il buco nero
                    e questo mi basta ad uscire di nuovo...
                    Composta giovedì 17 dicembre 2009
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