Poesie personali


Scritta da: Prisca Amaro
in Poesie (Poesie personali)

Sale, zolfo e vino

Untore di sale, zolfo e vino.
Pregiato morso sbilenco, sanguini
amabilmente sproporzionata è la
tua vita: oliosa e opprimente.
Principalmente triste, fondamentalmente arrabbiato.
Lievita inculcato nelle menti contorte
umane da far rabbrividire:
gela il sole.
Fazzoletto usato, strappato da un'anima
irrilevante, accusatore ingiusto:
sporca è la tua vita insozzata
dalle parole taglienti.

Untore di sale, zolfo e vino.
Soffocante morso catapultato, urli
precipitevolissimevolmente irreale è la
tua forma: mutevole e minuscola.
Principalmente triste, fondamentalmente arrabbiato.
Scosso dallo sciame d'api in cui sei finito
moscone che vedi tutti rincorrere il miele e tu che cerchi:
gela il sole.
Immondizia lacerata, strappata dal possessore
presente, netturbino comprensivo:
sporca è la tua vita insozzata
dalle parole taglienti.

Untore di sale, zolfo e vino.
Grossolano morso rovesciato, piangi
dolorosamente perfetto è il
canto tuo: singolare e stonato.
Principalmente triste, fondamentalmente arrabbiato.
Miscelato lucente nei condotti
animali che fa sogghignare:
gela il sole.
Penna bagnata, stappata dal copricapo
ingrato, malvivente strambo:
sporca è la tua vita insozzata
dalle parole taglienti.
Composta domenica 4 gennaio 2009
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    Scritta da: Prisca Amaro
    in Poesie (Poesie personali)

    Trottolindermentacol

    Il calzino spaiato con l'ago se ne stava
    lì fermo seduto a guardare quel somaro
    di suo cugino intento ad essere vaporizzato,
    mentre il pane da congelare attendeva il microonde.

    Le forchette avrebbero ballato il valzer
    coi signori coltelli, ma i cucchiai,
    tracotanti, fecero mettere il muso
    e intanto vacillando il ragù si sentì pronto.

    Mastro cuscino però sforbiciò per il lungo
    e nel largo ci lasciò quella beota di sedia a dondolo,
    che pervenne nel voler far scoccare i suoi fulgidi braccioli,
    i quali avrebbero voluto cantare con La Voce.

    Tavolino, abbarbicato a se stesso,
    se ne andava a zonzo per la via principale,
    ritmicamente batteva i talloni che risuonavano
    preoccupati per quello che era tutta la casa.

    Il triciclo, fuori luogo, ruotò su se stesso e,
    da bravo ballerino quale era sempre stato,
    fece l'ingresso teatrale; sfigurati dalla sua audacia
    il teatro cambiò rotta.
    Composta domenica 20 aprile 2008
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      Scritta da: Kop
      in Poesie (Poesie personali)

      Poco per volta

      Poco per volta
      sublimo minuscoli cambiamenti
      inconsci.
      Poco per volta
      viene a mancare un
      gesto,
      come il tempo che inesorabile,
      attimo per attimo
      sgretola le pietre;
      odierne rovine.
      In un lampo
      tutto è mutato.
      I nostri incontri
      fuggiaschi?
      Poco per volta.
      Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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        Scritta da: Don Juan
        in Poesie (Poesie personali)
        C'è della poesia in un'altalena sospesa a mezz'aria,
        c'è poesia in una carezza lenta, in un bacio leggero.
        C'è della poesia nel profumo delicato della pelle,
        c'è poesia negli occhi lucidi di chi ama e non sa dirlo.
        C'è della poesia nel contatto vorace di due amanti
        che ardono nelle fiamme della passione.
        Vive la poesia in ogni angolo di vita,
        fluttua nell'aria aspettando che un rapace poeta
        ne rubi il senso e sporchi un foglio bianco.
        Germoglia nel cuore di chi vive
        con gli occhi di chi nasce ogni giorno,
        è l'appiglio ultimo di chi scivola
        inarrestabile nel vuoto dell'apatia,
        la stella più luminosa nella buia notte
        del viandante smarrito.
        Composta domenica 20 dicembre 2009
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          Scritta da: jdm
          in Poesie (Poesie personali)
          Bambini che giocano con armi,
          uomini che uccidono altri uomini,
          tempesta di luci esplosive,
          nessun elmetto vi proteggerà.
          Ragazzi mandati a morire
          da politicanti
          comodi nelle loro poltrone
          sicuri dietro alle loro lussuose scrivanie;
          spediscono i vostri figli
          in posti sconosciuti
          ad ammazzare persone che nemmeno conoscono.
          Soldi...
          donne...
          droga...
          tutto questo vale una vita?
          Nessuna lacrima di una madre
          le riporterà a casa il proprio figlio.
          Il nostro futuro sta morendo
          in un conflitto
          che tanto ricorda la corsa all'oro (nero),
          tutto oscurato da menzogne
          e falsi ideali.
          Tutto il sangue di una generazione
          non basterà a placare
          la loro sete di potere
          e di ricchezza.
          L'ultima guerra
          finirà solamente quando
          non sarà rimasto più nessuno
          per poterne iniziare un'altra.
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            Scritta da: Catone appassito
            in Poesie (Poesie personali)

            La necropoli

            Esseri pii che andate
            per adempiere al vostro uffizio
            soffermandovi a leggere epitaffi
            che stimolano la vostra compassione,
            consolatevi.
            Essi giacciono dimentichi
            delle bassezze della vita
            e delle illusioni che per anni
            vanamente inseguirono.
            Ora, dal Regno dei Cieli,
            ci osservano e sorridono
            d'un sorriso ironico.
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              Scritta da: Prisca Amaro
              in Poesie (Poesie personali)

              Fumo freddo

              Camminano nella nebbia,
              somiglianti a pupazzi di neve rigidi.
              Ciondolano in uno stridente silenzio
              i rami degli alberi spogli.
              Non c'è che il barlume dell'essere umano.

              Camminano, coi passi improntati
              nella neve compatta.
              Sentono freddo ed il sangue si racimola
              sotto le unghie.
              In un fumo freddo si dissolvono i pensieri.

              Dalle narici si espande,
              brioso sole ammalato che spunti dalle nubi.
              E in un attimo di gelo si odono le campanelle.
              È festa, ed il solo fumo freddo
              aleggia sulla porta.
              Composta domenica 20 dicembre 2009
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                Scritta da: Francesca Minio
                in Poesie (Poesie personali)

                Essenza

                L'essenza che mi avvolge è molle
                e tenue, ha il respiro dei tuoi occhi
                Quando dipanano nei tuoi pensieri
                e la vaghezza delle tue mani
                Quando si muovono.
                Ha la profondità del mare
                e il viavai delle onde
                Ha l'orizzonte indiscriminato
                Della vastità vorace e
                La malinconia della tua assenza.
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