Poesie personali


Scritta da: Piero Tenna
in Poesie (Poesie personali)

Amore Sportivo

Amore, perdonami, ho mille pensieri.
Si, certo, io t'amo, ma non come ieri...
Ho il cuore spezzato, un forte dolore,
l'orgoglio ferito, un fremito al cuore.
Non posso scordare l'affronto subito,
il rigore tirato all'ottavo minuto,
la beffa tremenda, ma non meritata,
che ha fustigato, l'ardore Granata:
la fede nel Toro, da tutti sentita,
la squadra migliore al mondo esistita.
Perdonami amore se t'amo di meno:
è assurdo, infantile, persino osceno
alternare il pallone alle tante virtù
d'una moglie stupenda, come sei tu.
Domenica, cara, il derby giochiamo,
contro li juventini, e vedrai, lo vinciamo.
Se la sorte, benigna, questa volta sarà,
dopo canti e schiamazzi, in centro città,
torno subito a casa, e non uscirò più,
per amarti di nuovo, come meriti tu.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie personali)

    L'amore che ti fotte

    Profumavi d'amore e con
    l'amore che respiravi,
    l'amore che donavi,
    l'amore che ti faceva male,
    l'amore che ti diceva no,
    l'amore che ti riscaldava,
    l'amore che ti rendeva incosciente,
    l'amore che ti faceva odiare,
    l'amore che ti faceva sperare,
    l'amore che ti faceva vivere,
    l'amore che ti ha portato via dalla vita mia.
    Quell'amore mi ha fottuto il cuore
    quell'amore si è perso tra le stelle
    quell'amore è volato al cielo
    con te.
    Composta lunedì 21 dicembre 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Copenaghen

      Elaboreremo silenziosi pensieri,
      silenziose paure,
      sul nostro pianeta moribondo
      sui nostri cuori straziati.

      Ancora una volta avete vinto voi
      padroni dell'oro,
      ancora una volta avete
      schiacciato la speranza.

      Sulle nostre ossa spezzate,
      sul pianeta morente
      avete innalzato il vostro
      mausoleo di sangue e d'oro,
      di lacrime e putrefazione.

      Annegherete nel vostro sangue
      maledetto, maledetti dai vostri figli.
      Composta nel dicembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Emanuela Ingenito
        in Poesie (Poesie personali)
        C'è un mondo che non si apre,
        Un mondo che vive in disparte
        che tante grida riempiono di suono e
        che la mente stenta a comprendere.
        È un fiore malato, stanco di sbocciare:
        è già stanco, prima ancora di vedere la luce.
        E tra le case e le strade,
        tra i pensieri e le vene
        non c'è più spazio, né tempo:
        un eterno attimo mi culla
        tra le sue ali di illusione
        e sono una funambola
        Sospesa tra le gente e
        La morte,
        tra i mari e le vette: ed
        il cuore è in tempesta
        tra quest'attimo eterno
        e il tempo che verrà domani,
        tra quest'attimo eterno
        e ciò che mai più tornerà.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: coccinell@
          in Poesie (Poesie personali)

          Voce del verbo amare

          Semplice come parlare,
          necessario come respirare.
          Difficile come ascoltare,
          intenso come il sapore della cioccolata invernale.
          Lieve come la felicità.
          Graffiante come il dolore.
          Leggero come il volo di un sogno,
          stretto come il morso di un abbraccio.
          Libero come l'anima,
          prigioniero di se stesso.
          Gelosia intrinseca,
          passione di un tocco esperto.
          Paura come rischiare,
          coraggio di lasciarsi andare.
          Tempo da regalare,
          rispetto da non dimenticare.
          Ballare in punta di piedi,
          saper restare seduti ad osservare.
          Leggere tra i pensieri,
          scrivere insieme le emozioni.
          Aspettarsi.
          Arricchirsi delle differenze,
          compensare le mancanze.
          Fantasticare seriamente.
          Mistero come quello che nasconde una continua ricerca.
          Rovescio come diritto.
          Ragione come istinto.
          L'inutilità del superfluo, la profondità del necessario e tutto ciò che credi non debba mancare.
          Sostantivo amore.
          Voce del verbo amare.
          Composta venerdì 18 dicembre 2009
          Vota la poesia: Commenta