Poesie personali


Scritta da: Dari909
in Poesie (Poesie personali)

A te

Candida candela a forma di cuore
si lascerà spegnere dalle tue parole
così ventose

Ventricoli di cera raffreddata
dai spifferi delle tue chiacchiere
così soffici

soffi così arrendevoli
smorzano ogni luce che è in me
designandomi a te

Disegnerò nuvole così rosa
che il tramonto non oserà più
abbozzare la sua prosa
per chi guarda lassù

Surrogherò il cielo
con il pavimento della nostra stanza
e non ne avremo mai abbastanza
o metteremo il parquet

Che vita sarà
cambieremo i feriali con i giorni di festa
e non guarderemo stelle perché ciò che resta basta
e ciò che basta resta

Biondo o rasta testa la mia densità
danzerò più leggero camminando sull'acqua
la mia anima d'aquilone senza vento volerà
e quei rami alti non faranno più paura.

E come disse un principe piccolo
in principio parlando del picco d'amore per te
è il tempo che ho perduto con te
che ti fa così importante per me.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Dari909
    in Poesie (Poesie personali)

    E poi

    E poi, e poi, e poi
    e poi cosa farai?
    E poi, e poi, e poi
    e poi, cosa farò?

    Correrò sulla tua schiena
    schivando la luna che mi fissa
    brillerò di luce propria
    e poi aspetterò

    il tempo piove su di noi
    che diluvio magnifico
    sta arrivando il sole
    e poi non dimenticherà

    l'orologio assassino
    suona la tua serenata
    ammira la tua pistola
    che poi non sparerà

    un arcobaleno che invidia
    la fantasia dei tuoi tanti colori
    ci sarà altro tempo per noi
    e poi risponderà

    a mille domande mai fatte
    raggi di luce non ti colpiscono
    come vetro ti attraversano
    e poi capirai

    che hanno paura di non distinguersi
    di confondersi
    distinguiti
    e poi slacciati

    dal paracadute che ti tiene sospesa
    in vita, precipita
    senti l'aria che lima la tua pelle
    e poi saprai cosa farai

    e poi e poi e poi.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Dari909
      in Poesie (Poesie personali)

      Ascoltami umano

      Ascoltami umano
      ascoltami e poi
      zittiscimi, scavalcami
      colpiscimi e poi saltami

      Pareti di cristallo
      per avide parole
      hai mai visto il sole?
      Hai mai visto il sole?
      Perché, se non l'hai visto mai
      potrai
      in una notte buia
      scambiare la luna
      per una stella così luminosa
      che poi quando saprai mai
      cosa vuol dir la luce

      Ascoltami umano
      ascoltami e poi
      zittiscimi, scavalcami
      colpiscimi e poi saltami

      Ostentatore saccente
      di parole a forma di cuore
      hai mai visto un fiore?
      Hai mai visto un fiore?
      Perché, se non l'hai visto mai
      potrai
      in un deserto ghiacciato
      scambiare steppa
      per un prato fiorito
      e confonderai il profumo della vita
      con le spine di un'ortica

      Ascoltami umano
      ascoltami e poi
      zittiscimi, scavalcami
      colpiscimi e poi saltami

      Associazione culturale
      della mondanità
      hai mai visto la felicità?
      La felicità
      non la vedremo mai
      cercheremo tesori da recuperare
      nella tua unica oasi di piacere
      e scambieremo
      bicchieri di tristezza
      con bottiglie
      di desiderio

      Ascoltami umano
      ascoltami e poi
      zittiscimi, scavalcami
      colpiscimi e poi saltami
      sapone meticoloso
      non laverà le mani dal tuo peccato
      hai mai visto gli occhi tuoi?
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Dari909
        in Poesie (Poesie personali)

        Prati d'Irlanda

        Sui verdi prati d'Irlanda
        una bambina gioca a rincorrer le farfalle,
        dall'alto di una collina
        un cinquantenne la scruta
        come se fosse suo papà,
        non si può sempre rincorrere la felicità.

        Ci si deve abituare a se stessi
        non ci si può sempre odiare.
        Bisogna condividere così tanto tempo
        con le nostre pelli.

        Un cavallo senza sella
        sbarra la strada alla nostra fanciulla.
        Ho sempre avuto bisogno degli occhiali da vista
        per veder la vita mia meno sfocata.

        L'alcool è stato creato per renderci felici,
        ma è anche normale che
        quando si torna al reale
        non si ha più voglia di restare.
        Voglio bere fino a che non vien sera
        Voglio bere fino a chiamarti Sara.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: beppexo
          in Poesie (Poesie personali)

          678

          Cado, le nuvole ormai non mi reggono più;
          cado, e la pioggia mi guarda dall'alto;
          il cielo mi rifiuta, tutto arde.

          Atterro... la pelle si squarcia, le ginocchia s'incrociano;
          il dolore mi trafigge con i suoi uncini e non si dissolve;
          aumenta, il leggero ghiaccio caduto dal cielo si colora, tutto tace.

          Avvolto dal nulla il mio corpo trema, le mie labbra gelano;
          la solitudine stringe il paesaggio in una morsa aspra
          lasciando agli alberi solo un leggero sospiro di morte.
          Composta mercoledì 23 dicembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Lilyth71
            in Poesie (Poesie personali)

            Al mio uomo

            Vedo il tuo sorriso sulle labbra di ciascun uomo
            ma non esistono labbra piene come le tue...
            Il tuo sguardo mi accarezza dagli occhi di tutti gli uomini
            ma non esistono occhi profondi come i tuoi...
            Mi stringi a te con le braccia di altri uomini
            ma non esistono braccia forti come le tue...
            Mi ami con l'amore di ogni uomo
            ma non esiste amore profondo come il tuo...
            Composta mercoledì 23 dicembre 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Blu Finch
              in Poesie (Poesie personali)

              Nessun pianto

              Se riuscissi a piangere
              potrei sentire la sofferenza.
              Se riuscissi a sentirti
              potrei piangere senza soffrire.

              È nato un fiore
              dentro il mio cuore, ma
              ne ho strappato un petalo
              mentre era nelle tue mani.

              Non riesco a piangere...
              un ronzio nella mia testa
              tormenta il mio cuore e...
              il fato che ho creato.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Brunason
                in Poesie (Poesie personali)

                Rovinoso sfacelo

                Come un comandante sconfitto
                con la sua armata,
                mi aggiro tra i caduti,
                sparsi sui campo di battaglia.

                Cumuli di rovine,
                memorie passate,
                feriscono gli occhi,
                rossi di pianto.

                Le mani infiacchite
                affondano nelle tasche.
                I piedi ormai stanchi
                indugiano tra i detriti.

                Odo grida lontane,
                lamenti dolenti.
                Cado in ginocchio.
                E piango.
                Composta sabato 17 dicembre 2005
                Vota la poesia: Commenta