Poesie personali


Scritta da: albiconlai
in Poesie (Poesie personali)

Poesia alla bella sconosciuta

Cara sconosciuta di cui ignoro il nome
Potrei provare ad essere sdolcinato e assai banale
Nel dire che i tuoi occhi luccicano come stelle
e la tua bocca appare come un tenero spicchio di luna
Che il tuo viso sembra un pan di stelle
e la tua figura bella come nessuna.
Potrei parlare per ore del tuo dolce profumo speziato
Ma il tempo finirebbe e io avrei appena iniziato.
Potrei guardare per giorni quel tuo sguardo delicato
Ma la tua magia non finirebbe che lasciarmi incantato.
Potrei ascoltare per anni la tua voce, rapito,
Ma con te arriverei a conoscere l'infinito.
Potrei adorarti come fossi il mio dolce angelo
Ma per volare con te non basterebbe l'altezza del cielo.
Insomma potrei dire, fare, pensare cento cose o forse più
Ma io resterei fermo qui e li sempre tu
a farti guardare e far sognare, me, un'anima semplice
Nel mio sogno tuo eterno complice...
Composta giovedì 3 settembre 2009
dal libro "parole senza fine" di
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    Scritta da: Rita S.
    in Poesie (Poesie personali)

    Benvenuto 2010

    Avere un anno migliore...
    come tanti desideriamo...
    basterebbe agire col cuore
    e fare di noi quel che siamo,
    senza coprirci di inutili inganni...
    e poi respingiamo i soprusi
    lottiamo contro i tiranni
    spingiamo via tutti gli abusi,
    guardiamo a chi ha meno di noi
    e facciamo qualcosa per loro,
    scordiamoci chi prima o poi,
    pensando sempre a sé solo,
    soffrire ci fa, e con anima fiera
    e nuove, belle intenzioni reali
    andiam verso la primavera
    coi sogni vestiti di splendide ali.
    Composta venerdì 1 gennaio 2010
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      Scritta da: Violina Sirola
      in Poesie (Poesie personali)

      Trasgressioni (la cultura dei padri)

      La campana annuncia la gloria
      del padre sull’altare. Lui crea
      il paradiso, la merce proibita
      punisce:
      lascia la croce al figlio
      La campana annuncia l'epifania
      per sorridere a pasqua: non risorge
      il crocifisso.

      Ai piedi del calvario
      sono negozi
      accesi, la merce annebbia
      l'anima: un'arma
      - un'esplosione -
      Nell'ombra una siringa
      carica di mistero.

      Lassù
      il canto è libero
      la parola è sorriso
      si può girare
      l'angolo
      senza più fili
      - tesi -
      Non c'è crocifisso.
      Composta nel 1990
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        Scritta da: libera mente
        in Poesie (Poesie personali)

        Vita

        Morte, inizio e fine, ricordi.
        Intensi, dolci, riflessivi.

        Vita, paura, amore, speranza, ottimismo, presa di coscienza.

        Momenti sprecati, attimi non valorizzati, parole mai dette, emozioni soffocate.

        Ambizione, volere e potere.

        Vivere intensamente, non rimpiangere niente, non rinnegare, non aver paura d'amare.

        Parole e idee sono in grado di cambiare il mondo.

        Così iniziò la nostra avventura... un momento, la paura...
        Solo noi e le nostre anime, pure, immense.
        Eravamo lì, in quel momento, in quella frazione di tempo.
        Quell'attimo nuovo.
        Il cielo e le stelle nostre, una calda brezza ci circondava di lieve tepore.
        Il mare in lontananza... l'amarezza che avanza, il senso di vuoto, ricordi, accordi e discordi.
        Chiuse gli occhi e non pensò più... succhiò la vita fino al midollo, vi si immerse totalmente, gustando il bello dell'attimo fuggente.

        Natura fugace, imprevedibile, inafferrabile, inconcepibile, paurosamente meravigliosa.

        Il nostro scorrere, divenire lento, troppo veloce per il tutto.

        Passano minuti, oppure anni... e poi la vita ti risponde, e a volte sorprende.

        Altre volte ti butta in basso, altra prospettiva, tutto diverso, cupo, offuscato da paure, delusioni, tremori.

        Anche questo è vita.

        Ritrovare sempre la forza. Adattarsi alle situazioni, arrampicarsi su pareti in pendenza mordendo l'essenza.

        Dimostrare sempre, e ancora una volta che non tutto è perduto. Che non tutto è finito. Che non tutto è morto. Che tu sei qui, ora. Pronto a contribuire a questo potente spettacolo.

        Risalire, alzarsi in piedi. Gridare. Piangere. Comprendere. Sorridere. E piangere.

        Andare avanti, allontanarsi, guardare l'insieme. Cosa vedi?

        Musica.

        Vedo musica.

        Ascolto il cuore... ma il cuore non parla più, è stanco, amareggiato, illuso, è ribelle, incazzato, controcorrente. È lui. Non è voi, è lui.

        Ideologie di massa, stereotipi da valorizzare, conformismo consumista, potere ai potenti, denaro veritiero...

        Voi siete pazzi fratelli...

        Non vi accorgete della bellezza della semplicità?

        Non fissate anche voi l'orizzonte?

        La vita. Com'è piena la vita.
        Composta giovedì 24 dicembre 2009
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          Scritta da: Gaetano Toffali
          in Poesie (Poesie personali)

          Sono in un cielo sconosciuto

          Sono in un cielo sconosciuto
          E lascio scriversi le parole
          Sperando la magia
          Che mi spieghino di me.

          Ho le mani che sorridono
          Nella bocca e gli occhi chiusi
          È quando mi sento bene
          Che so scrivere di te.

          Che sei
          Bella come lo è l'amore
          Quando piume svolge al sole
          Nella vela sente il vento
          E coriandola parole

          Non c'è ragione alla gioia
          Non è che tu ci sei
          Tutto è pura speranza
          Ma è cielo aperto in me.
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            Scritta da: Matteo Salomone
            in Poesie (Poesie personali)

            Museo Icaro Applauso

            Statue dipinte di cenere umana
            Inutili meravigliose ali di cera
            Occhi di pietra
            fissano il tempo congelato
            e un cuore di ghiaccio
            batte la roccia in silenzio
            Fiotti di lava
            scavano braccia e gambe
            e un grido sordo
            rompe labbra senza fiato
            Dove una ferita esangue
            Ride il rumoroso rispetto

            prego lor signori di andare avanti.
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              Scritta da: orange
              in Poesie (Poesie personali)

              Le scarpe rosse

              Ho comprato le scarpe rosse... un bel rosso
              rosso vermiglio
              odoran di pelle appena conciata
              le guardo di lato... il tacco sottile... perfette!
              Le portero "a passeggiare in città"
              accendo d "invidia il marciapiede
              grigio e noioso
              lascio le tracce d'un rosso vivo
              e se... il sole offendo? Potrebbe sbiadire il rosso
              vermiglio... lasciandolo spento... per carita"
              le metto al sicuro dentro un sacchetto
              di tela scura!
              No... ho deciso... le porto la sera
              la luna è stanca... distratta
              le portero "a ballare un valzer veloce
              le faccio volare... volare... volare...
              più in alto
              e spero che nessun piede maldestro
              ferisca le scarpe... rosso vermiglio.
              Composta giovedì 10 aprile 2008
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                Scritta da: Calogero
                in Poesie (Poesie personali)

                Testamento

                Vorrei parlare con te
                e raccontarti tutto come un tempo
                quando a passi incerti
                vi avviavo nei sentieri della vita
                e tu mi insegnavi
                a vincere il dolore e la paura.

                Dirti che non capivo la tua guerra
                che mi narravi accanto al focolare
                nelle sere d'inverno

                Nei miei giochi d'allora
                c'erano solo eroi di cartapesta
                che dopo inseguimenti e finte morti
                si alzavano da terra come attori
                intenti a recitare sulla scena.

                All'ombra della pergola in cortile
                un giorno mi porgesti le tue scarpe
                una consumata dall'uso l'altra no
                (sulle giogaie del Carso
                gamba e piede e cuore avevi lasciato)
                e mi dicesti: (fisso lo sguardo
                a penetrarmi l'anima)
                "... ecco... - ora tocca a te correre"
                Composta venerdì 25 dicembre 2009
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