Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Oltre il portone

Non ho molto da chiedere
all'anno che s'appresta
a farla da padrone
è... giovane
e
non conosce ancor
la situazione.

Ma mi rivolgo a quello che
ha già un piede
oltre il portone.

Porta con te questi bagagli
ricolmi dell'ipocrisia
dell'uomo

gli abusi... le ingiustizie
e
lega tutto
con i lacci del perdono

raccogli per le strade
i muri di cartone

e apri gli occhi
a chi non vuol vedere
"l'altro"
vivere... l'emarginazione.

Accatasta sulle spiagge
le carcasse dei barconi
che han visto vita
remare
a fianco della morte
correndo dietro a un sogno
che troppe volte
vestiva un'illusione

brucia
dissolvendo
in fuoco e fumo
la
discriminazione.

E
tutti quei conteiner
lasciati arrugginire
all'acqua
ai
quattro venti

li puoi riempir
di quelle mine
lasciate sulla terra
che ancora mietono
poveri innocenti.

Usa grandi sacchi di juta
quelli... intrecciati fini
e
porta via le cattiverie
dei malvagi
che usano violenza
sulle
donne... e sui bambini
e
quelli pieni d'ideali
che poi
si sfogano
sui poveri animali.

Ci sono molte cose
ancora
che dovresti portar
via... ma

lo so... sei vecchio
e
il tuo respiro
non sa celar
l'affanno

ma prendi tutto questo
e
lascia dietro te
un immenso prato verde
dove raccoglieremo
nuovi frutti
tutti... insieme
al nuovo anno.

Buon Anno a tutti.
Composta mercoledì 30 dicembre 2009
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    Scritta da: Simona Valvo
    in Poesie (Poesie personali)

    Quello che vorrei dirti

    Parole rose all'interno dal logorio della convenzione
    Come secchi bucati perdete i sentimenti da tutte le parti.
    Carrozze senza cavalli
    Di un pensiero che vorrebbe galoppare libero,
    Non lo recherete mai a destinazione.
    Ricorro allora alla comune gestualità, patrimonio comunista perché uguale a
    tutti e per tutti.
    Ma dietro un gesto, un abbraccio, un sorriso, si nasconde il germe dell'ambiguità
    e assieme a lei la fatica dell'interpretazione,
    Sforzo pseudo razionale con cui l'uomo si illude di capire la realtà
    Come fare dunque a dimostrarti che è vero ciò che sento?
    Semplice e difficile al contempo:
    credici... credimi.
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      Scritta da: ametista
      in Poesie (Poesie personali)

      A volte

      A volte mi chiedo,
      che senso ha continuare a pensarti.
      A volte mi chiedo,
      che senso ha continuare a cercarti.
      A volte mi chiedo,
      che senso ha continuare a sperare.
      A volte mi chiedo,
      che senso ha continuare ad amarti.
      Intanto il tempo scorre,
      intanto il tempo passa,
      i giorni si rincorrono,
      i mesi si ammucchiano,
      gli uni sugli altri,
      trasformandosi in anni.
      E guardandogli mi chiedo,
      che senso ha continuare,
      continuare ad aspettarti.
      L'amore non ha senso,
      non ha spiegazione,
      e non conosce il tempo,
      ti colpisce, ti stordisce,
      ti prende e ti rapisce,
      ti fa vedere il paradiso,
      e ti brucia nell'inferno,
      e vorresti davvero,
      non averlo mai incontrato,
      a volte.
      Composta martedì 29 dicembre 2009
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        Scritta da: Lilyth71
        in Poesie (Poesie personali)

        A Renata

        Mamma sono diverse notti
        Che ti sento piangere,
        stai tanto male?
        Ti prometto
        Che non farò più i capricci.
        Mamma non ti ho sentita piangere
        per diversi giorni
        ma adesso piangi di nuovo
        io non ho fatto nulla.
        Sei molto bella mamma
        quando sorridi,
        ti guardo e sono felice.
        Ma sei sempre triste
        piangendo dici
        che non mi vedrai mai.
        Perché dici questo?
        Sono vicina a te mamma
        perché continui a piangere?
        Dici che mi hai persa
        che il Destino mi ha portata via.
        Sai mamma ora
        ho capito cosa vuoi dire,
        un angioletto mi ha spiegato
        che anch'io sono come lui.
        Composta martedì 29 dicembre 2009
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          Scritta da: Matteo Salomone
          in Poesie (Poesie personali)

          L'inferno e il mio paradiso

          Qui è
          sabbia e terra e sterpi
          l'ocra rincorre il rosso
          e un verde consumato
          taglia rocce vuote
          spezza il terreno arido
          e vive
          l'orizzonte profuma di confine
          Oltre è il vuoto
          Un passo ancora
          e l'infinito ti è fatale
          Un largo fiume grigio
          scivola nel mio paradiso
          Vecchie linee bianche
          ne seguono il corso
          Ed una centrale ribelle
          si spezza ed affoga
          ma sempre riprende il suo viaggio
          Il vento è l'unica vita
          che sento sulla pelle
          Danza con la sabbia
          la spinge con forza
          la rincorre e la respira
          sempre con forza
          Non c'è spazio per dolcezze qui
          Qui è l'inferno e il mio paradiso
          Mi abbandono al lento fiume
          e il mio sguardo scavalca l'infinito
          Grosse terre bianche
          alla deriva
          nel mare di un altro mondo
          è un navigare selvaggio
          Inquieto e furibondo
          Le terre si spezzano
          e pesanti cadono dal cielo
          Qui nel mio paradiso
          e si dissolvono
          in una polvere che profuma di vento
          e ancora lui danza
          e ancora l'ocra divora il rosso.
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            Scritta da: Dari909
            in Poesie (Poesie personali)

            Polveroso insanguinato settembre

            È caduta la torre di babele
            ed è al trono il papa nero,
            altro non è che un
            polveroso insanguinato settembre
            la verità è nella bugia meno amara.

            Sorridiamo allo specchio
            ma come ci dovremmo spaventare
            Dio guarda come siamo diventati
            ci hai lasciati liberi di scegliere
            Dio guarda come siamo diventati

            non sono sicuro di essere libero di scegliere.

            Mostrate ora al mondo
            i vostri finti sorrisi
            ora che intelligenza fa rima con felicità
            ed io sono così stupido, stupido, stupido
            malinconia malattia terminale

            di cui non si può morire.

            Sei mia figlia e mia madre
            torturatemi, lei mi tortura
            uccidetemi, prima che lei non mi uccida
            ma non seppellitemi,
            lì sotto ho così paura.
            Composta martedì 29 dicembre 2009
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie personali)

              Lasciami sparire

              Non mi guardare
              non mi pensare
              non mi sussurrare
              non mi dire addio
              non mi dire ciao
              lasciami sparire piano
              allontana il tuo cuore dal mio
              allontana la tua vita dalla mia
              allontana l'orgoglio da me
              parla di te e distruggi
              l'innocenza che c'è nei tuoi occhi
              ammira la violenza
              e colpiscimi forte
              non mi dire ti amo
              perché ho paura
              non mi dire ti voglio
              perché il mio cuore non sopporta
              dimmi ti odio per favore
              dimmi che mi odi
              fammi morire e togli
              l'amore dalle mie mani
              cancella la verità
              accetta la falsità e
              santificà cosa sono
              non dimenticare la sofferenza
              che ti ho procurato
              e cancellami dalla tua vita
              subito senza che me ne accorga.
              Composta martedì 29 dicembre 2009
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                Scritta da: Antonio Prencipe
                in Poesie (Poesie personali)

                Vado giù

                Ho navigato nel mare
                ho perso un tramonto
                ho incontrato la solitudine
                mentre l'ombra del cielo
                non mi veniva più addosso
                guardando la luna
                chinai la testa e
                sprofondai nell'abisso
                della mia follia.
                Ho cercato la salvezza in un abbraccio
                in un saluto
                in un sospiro
                ma niente
                la mia anima vagava
                in un mondo che non era più suo
                volevo gridare, piangere, chiedere aiuto
                ma decisi di cadere
                cadere giù dove non cresce niente
                dove non arriva nemmeno il sole
                dove la pioggia a paura d'entrare.
                Restai li persi ogni logica
                ogni amore, conobbi la sofferenza
                in quell'inferno e niente senbrava più bello.
                Composta martedì 29 dicembre 2009
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Un nuovo inizio

                  In un posto dove l'amore regnava sovrano,
                  in uno scontro senza pause,
                  credevo che avrei vinto,
                  che il mio calore avrebbe sconfitto il tuo gelo.
                  Ed ora io non so più amare,
                  adesso non riesco più a credere,
                  a credere che esista davvero.
                  Hai vinto tu la guerra,
                  il calore, l'amore è stato inutile.
                  Adesso tutto è cambiato,
                  le mie mura sono più solide
                  e il mondo è più grigio,
                  ma il freddo, in questa terra è rimasto,
                  e dall'alto guardo il mio regno, piccolo e forte,
                  che vorrebbe poter ricominciare senza te.
                  Composta domenica 20 dicembre 2009
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