Poesie personali


Scritta da: Phoebe Gazzo
in Poesie (Poesie personali)

Il principe azzurro

Parole, parole senza senso dette solo per ricevere un sorriso,
un sorriso a volte anche falso,
ma quando si ama la persona accanto,
basta poco per farla emozionare!
Digli la verità! Digli: lo sai cosa penso?
Digli: penso che sei l'azzurro del cielo,
che tu sei il blu del mare di notte,
che tu sei l'arcobaleno dopo la pioggia
che tu sei unico e speciale!
Tutto questo solo per farti capire che
tu sei la linfa che scorre dentro di me!
Senza di te io non vivo!
Sappi che io ti amo con tutta l'anima!
E immediatamente lui si avvicina,
mi prende il viso e mi sussurra:
ecco questo è tutto quello che ti volevo dire!
Mi hai appena rubato le parole dal cuore,
come hai fatto, chi ti ha dato la chiave del mio cuore?
E mi bacia! Un bacio romantico,
infinito come l'universo, bello come il tramonto!
E non penso ad altro che a te! Ormai sei dentro me!
Gli occhi ormai non guardan che te,
il tuo dolce viso è stato copiato nel mio cuore
e sei diventato l'unica ragione della mia vita!
Quando sento un uccellino che canta,
e una leggera brezza sulla mia pelle,
apro gli occhi e scopro che era solo un sogno, un bel sogno!
I sogni infondo un po' di verità ce l'hanno!
Quindi ti continuerò a sognare fino a quando
Il mio principe azzurro mi porterà con sé!
Composta martedì 22 dicembre 2009
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    Scritta da: Phoebe Gazzo
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti regalo un sorriso

    Oggi c'è qualcosa di speciale nell'aria,
    il sorriso non si cancella dal mio viso!
    Voglio regalare un sorriso a tutti!
    Un sorriso ai bimbi che mi guardano
    con il viso all'insù pieni di stupore.
    Un sorriso a tutti quelli che stanno soffrendo d'amore,
    pensando di non uscire mai da quel labirinto di solitudine!
    Un sorriso alla mia famiglia,
    per dirgli ancora una volta grazie per quello che fanno per me.
    Un sorriso alle mie amiche
    che non smettono mai di regalarli a me quando sono giù!
    Un sorriso ai vecchietti che si tengono per mano,
    regalandogli ancora gioia di vivere malgrado la loro età!
    Un sorriso ai miei nemici, facendogli capire che
    Malgrado tutto nel mio cuore li ho già perdonati!
    Un sorriso a tutti gli stranieri,
    regalandogli un benvenuto che molti gli hanno negato,
    e una speranza per il futuro augurandoglielo più roseo!
    Fare stare bene gli altri, fa star bene anche a me,
    vivo per la gioia altrui, per regalare sorrisi a spiriti affranti
    e a persone respinte solo per il colore della pelle!
    Fino a quando un corpo sarà formato da un cuore,
    quella è una persona che come noi
    ha gli stessi bisogni e gli stessi sentimenti.
    Quindi come noi hanno lo stesso diritto
    di stare sulla terra e vivere felicemente!
    Se un giorno i pregiudizi umani finiranno,
    allora si vivrà tutti in pace!
    In un mondo dove il bianco e il nero
    si terranno per mano regalando sorrisi!
    Composta lunedì 21 dicembre 2009
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      Scritta da: RB
      in Poesie (Poesie personali)

      Arcobaleni

      Al Vero andrà il cuore
      e il tuo passaporto.
      Due metri di terra
      copriranno il tuo passato
      e la pioggia laverà il tuo diritto
      e la mia clandestinità.
      Non mi chiamerai più ladro
      quando l'oblio avrà avvolto
      la mia disgrazia
      e la tua avidità.
      Non mi chiamerai più diverso
      quando i destini si saran baciati
      e avremo alfine uno stesso paese,
      uno stesso colore.
      Soli attenderemo novembre
      per sentire l'alito caldo
      e le fiammelle nuove.
      E dal più triste irreversibile nero
      stilleremo lacrime ancora fresche
      sulla nostra cecità d'un tempo, vanità di umane ore,
      votate al disprezzo delle differenze,
      indifferenti al Sole, dell'umanità innamorato,
      che per essa va creando meravigliosi arcobaleni,
      cromatiche inani felicità.
      Composta sabato 24 ottobre 2009
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        Scritta da: Francesco Gatto
        in Poesie (Poesie personali)

        Solo te

        La vita non è semplice
        è come una giungla piena di introversie
        ma qualcosa c'è che te la migliora
        qualcosa più grande che te non conosci
        o che è sempre dentro te
        nn sai cos'è
        ma lei c'è
        lei c'è...
        ora ho capito cos'è
        è vero hai ragione
        è stupendo
        la vita ora è lei
        semplice come lo sai anche te
        ora che ci siamo incontrati
        non posso più dimenticarti
        con te tutto cambia
        ora sono qua e
        ho capito che te ci sei
        solo te ci sei
        ma ora qualcosa è cambiato
        la vita sta cambiando
        usciti da quel nido
        si scopre il mondo
        ed ho capito che non ci sei solo te
        ma c'è altro
        altro che senza te
        non so affrontare
        sto bene solo con te
        non voglio più niente senza te
        sono perso nella giungla senza te...
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          Scritta da: Matteo Salomone
          in Poesie (Poesie personali)

          Sessantotto

          Hai una bandiera in mano
          e il viso segnato
          di chi sa rubare la poesia
          di una lacrima
          Hai il tempo dell'uomo
          e la bellezza della donna
          Sei l'essenza di ciò che rappresenti
          Fragile nella tue vittorie
          Fiera nel tuo dolore
          Mi parli di libertà
          Orgoglio
          Coraggio
          Sei immortale e senza colori
          Bianco nell'anima
          Nero di un cuore avvelenato
          E una musica lenta
          suonerà ancora
          e un vento dolce
          mi racconterà di te.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Fuoco Selvaggio

            Sul campo di battaglia vi erano più morti che vivi
            Giacevo a terra moribondo
            Ferito da quel dolore immondo
            e ti guardavo, mentre tu morivi.

            La morte allieva sofferenze o le peggiora
            Crea enormi emozioni o le uccide
            è lei che ti comanda, è lei che decide
            Vorresti uscirne, o riviverla ancora.

            Quel che era un fuoco selvaggio
            Quel che sembrava svanire nel nulla
            Quel che appariva come un miraggio
            è un dolore che parla e che urla.

            Il sentimento che sentivo
            Mi faceva sentire risorto
            Avrebbero dovuto vedermi vivo
            Ed io ero vivo, ma mi fingevo morto.
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              Scritta da: wolfetta
              in Poesie (Poesie personali)
              È buio.
              Cammino
              senza sapere la mia meta,
              cammino.
              Niente riesce a fermarmi,
              supero ogni ostacolo
              e cammino.
              È buio
              e mi fermo,
              mi giro.
              Tu sei li,
              che mi fissi intensamente
              coi tuoi occhi scuri
              che mi ipnotizzano.
              Ormai sono in te, cado nel baratro dei tuoi pensieri,
              urlo, ma nessuno mi sente.
              Mi sveglio
              e capisco che Tu non esisti,
              o meglio
              esisti,
              ma sei solo
              il riflesso dei miei occhi.
              Composta sabato 19 dicembre 2009
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                Scritta da: jdm
                in Poesie (Poesie personali)
                Un cielo stellato fa da scenario a questo mondo
                c'è chi sceglie di promuoverlo a protagonista
                decidendo così di adornare il palcoscenico della propria vita
                in modo da poter ricercare
                la propria esistenza, i propri sogni ed i propri ricordi
                in quelle celestiali luci,
                così estremamente lontane,
                ma anche incredibilmente vicine
                nel momento in cui
                abbiamo bisogno di loro,
                così deboli all'occhio umano,
                ma allo stesso tempo così eterne
                paragonate alla nostra mortalità.
                Altri invece lasciano che tutto questo
                agisca solamente
                come la più immensa delle comparse,
                presente, ma non determinante
                per il corso della loro storia
                senza pensare che al termine dei loro giorni
                entreranno anche loro a far parte
                di questo infinito cast di comparse
                cercando, solamente allora,
                un posto da protagonisti.
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                  Scritta da: Patrizia Vinale
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Corpi vuoti

                  Pezzi di legno bruciato
                  ora fumano la vita che rimane,
                  viziati dal tempo
                  scherniscono i fragili
                  assopendo i loro corpi non-amati.

                  Troppa debolezza in loro,
                  si mostrano da Pelide
                  col piede in vista.

                  Li ho visti sul Monte Pelio
                  e come Chirone li ho cresciuti
                  guarendoli da questa malattia.
                  Composta sabato 19 dicembre 2009
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