Poesie personali


Scritta da: Francesca Zangrandi
in Poesie (Poesie personali)
Un giorno un bimbo vide un vecchio pieno di catene che sorrideva e dunque disse:
"Ma perché ridi se sei imprigionato?"
Il vecchio "Cosa ti fa credere che lo sia?" "Beh, le tue catene"
"Figliolo... non sono le catene a rendere prigionieri, io, in realtà, sono più libero di te".
Il bimbo rise "No, io sono libero".
Il vecchio mosse il capo "Te ne andresti via di casa per andare chissà dove?" Il bimbo ci pensò "No" "Perché?"
"Perché ho la mamma e il papi" Il vecchio "Vuoi tanto bene alla mamma e il papi?" Il bimbo "Sì, tanto".
Il vecchio sorrise di un sorriso triste
"Beh, io sono andato via di casa e ho perso tutte le persone care e ora mi sono incatenato per sentirmi prigioniero, perché la tua libertà...
bimbo... quella che credi che lo sia, è solo una catena invisibile che ti lega alle cose più belle di questo mondo.
E quando le perdi, come è successo a me, cerchi un modo per sentirti come prima;
perché senza catene sei solo libero di ucciderti."
Composta mercoledì 16 dicembre 2009
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    Scritta da: Elisa Ercolani
    in Poesie (Poesie personali)

    Bellezza

    La bellezza è come un soffio che sfugge al mistero
    è un istinto sublime
    non è razionale ma inebriante passione!
    La bellezza è un fiore,
    è una donna che si nasconde timida dietro ad una lacrima.
    È pericolosa, è come un dolce inganno che si consuma dietro l'illusione di possederla.
    La bellezza è della donna...
    la rende minuziosamente elaborata come l'intreccio di un pizzo.
    La bellezza
    è un fianco appena nudo,
    è il profumo della pelle,
    è il sospiro di piacere fuso ad una smorfia adirata!
    La bellezza è in una posa...
    la bellezza è un'eterna certezza che riposa nel cuore delle donne.
    Composta mercoledì 16 dicembre 2009
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      Scritta da: Angelo Panico
      in Poesie (Poesie personali)

      La tua casa è un tappeto di ricordi

      Uno sugardo al tuo arredamento...
      la tua casa è un tappeto di ricordi
      foto del passato... immagini ricorrenti
      vecchi ricordi riaffiorano... e destano la mia attenzione
      ho una strana sensazione di disagio... noto con piacere
      il frutto del passato che mette le sue radici in un presente
      formato si di cartacee convinzioni... ma pur sempre ricordi...
      in qualunque angolo della casa mi nascondessi sentivo
      di essere osservato... giudicato... e spogliato
      volevo scappare... volevo evadere... ma la prigione dei tuoi ricordi
      mi teneva inchiodato lì... quasi prigioniero di una curiosità
      dannevole... potevo percepire la presenza di un fantasma...
      come la mia ombra mi seguiva... tentando invano di calpestarla...
      non facevo altro che rendermi ridicolo...
      estirpare ricordi dalla mente... e fonderli per poi miscelarli
      con un presente... presente a tutti... ma non per tutti...
      stupide convinzioni... il presente... il passato... il futuro...
      abbelliscono la mia mente... come ritratti di ricordi esposti su pareti di indifferenza
      adornate da cornici di stupide convinzioni...
      mi affaccio... mi espongo così tanto... che nonostante il mio baricentro sia superato
      non cado... non tremo... non crollo... è pericoloso...
      non si può sfruttare e sfidare la gravità... inevitabilmente ti trascinerà giù...
      come il vento che ti accarezza il volto prima della tempesta... come dita
      che sfiorano i tuoi lineamenti prima di esplodere in reazioni violente...
      come occhi pronti a giudicarti e non sempre e solo a guardarti
      sensazioni... è per questo e grazie a questo che scrivo: vivo!
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        Scritta da: edoelestorie appese
        in Poesie (Poesie personali)

        S fizioso profumo d'estate che fu...

        S fizioso profumo d'estate... che fu!

        S ibilava il vento senza confine
        s 'alzava la sabbia fra l'ombreggio
        s palmandola delicata e fine
        s ull'ambrate pelli a tatuaggio

        s 'intrecciavano destini la nel turbine
        s torie dell'estati all'arrembaggio
        s piritose le nostre trame birichine
        s trumenti d'anelito e di coraggio

        s trizzavamo l'occhio a signorine
        s foggiando fantasie come foraggio
        s farfallando sul miele d'una vergine
        s ussurandole amore come omaggio

        s farzoso il tempo ch'ora è ruggine
        s foglio i ricordi di quel vagabondaggio
        s ulle note di quell'eterna canzone
        s apore di Sale... dove ora veleggio

        s 'ospirando lieve mi viene il magone
        s entendo i profumi di questo mio viaggio
        s volazzando nel tempo dell'illusione
        s enza mai venir meno nell'essere saggio.
        Composta martedì 17 ottobre 2006
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          Scritta da: Angelo Panico
          in Poesie (Poesie personali)

          Tra sogno e realtà

          Tra sogno e realtà
          le nostre volontà si sposeranno in una fisica concezione
          ed i più puri dei sentimenti poseranno i loro sguardi tesi all'infinito...
          pensiero di un cieco che ha conosciuto l'udito per sentirsi apprezzato...
          il gusto per trarne godimento l'olfatto per ricordare...
          le attenzioni che mi sai dare!
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            Scritta da: armanda66
            in Poesie (Poesie personali)

            Il vento

            Io sono il vento...
            fuggo nella notte
            rincorro i gatti randagi...
            io sono il vento...
            apro le finestre
            ed entro nelle case...
            passo sulle pagine dei libri,
            io sono il vento
            spettino le belle donne
            e le sorprendo mentre
            camminano per strada...
            io sono il vento...
            ti porto il ricordo
            di un profumo
            che poi svanisce,
            e non sai da dove proviene...
            io sono il vento
            ascoltami nel silenzio...
            abbracciami e immagina
            che il mondo sia dentro di me...
            Composta giovedì 17 dicembre 2009
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              Scritta da: Marco
              in Poesie (Poesie personali)

              Per... l'oblio

              Gentile la pioggia
              batte su le membra fresca
              scroscia come cachinni umani
              in realtà d'un sogno d'angoscia

              drogato dal vivere
              appassisco nel pergolato
              di archetipi demoni
              nutrendomi di passiflora

              felice più di sempre
              mi dissolvo ancora
              percorrendo trasparente
              l'oblio infinito.
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